fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 2 Dicembre 2024

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Il centurione che chiede a Gesรน di guarire il suo servo ci offre un potente esempio di fede e docilitร . Spesso noi, al contrario, facciamo fatica ad affidarci completamente agli insegnamenti di Gesรน.

Tendiamo a voler controllare ogni aspetto della nostra vita, a fare affidamento solo sulle nostre forze e capacitร , sui nostri ragionamenti e sui nostri calcoli. Ci convinciamo di poter risolvere tutto da soli, senza bisogno di aiuto. In questo modo, perรฒ, ci chiudiamo alla grazia di Dio e alla sua azione nella nostra esistenza.

Il centurione invece riconosce umilmente la sua inadeguatezza di fronte a Gesรน. Non pretende nulla, ma si affida totalmente alla sua parola, credendo che basti una sola parola di Gesรน per guarire il servo. Questa fede semplice e potente colpisce e stupisce lo stesso Gesรน.

Per fidarci di piรน di Gesรน, dovremmo innanzitutto riconoscere i nostri limiti e la nostra fragilitร . Accettare di non poter controllare tutto, ma di aver bisogno dell’aiuto di Dio. Dovremmo poi coltivare un atteggiamento di umiltร  e apertura, pronti ad accogliere la parola di Gesรน anche quando ci sembra difficile o contraria alle nostre idee.

Infine, potremmo esercitarci ad affidargli concretamente le nostre preoccupazioni e i nostri problemi nella preghiera, credendo che la sua parola ha il potere di trasformare la nostra vita, proprio come ha guarito il servo del centurione.

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