Zaccheo era un uomo ricco, potente, ma anche disprezzato da tutti. La sua vita sembrava piena, eppure dentro di lui mancava qualcosa. Forse non sapeva nemmeno esprimere bene quel bisogno, ma sentiva che Gesรน poteva dargli una risposta. Per questo, con un gesto quasi buffo e infantile, sale su un albero, pur di non lasciarsi sfuggire lโoccasione di vederlo passare.
Ed รจ proprio lรฌ, tra i rami, che avviene lโimprevedibile: Gesรน alza lo sguardo, lo fissa, lo chiama per nome. Non si limita a salutarlo, ma con una sorprendente libertร gli dice: โOggi devo fermarmi a casa tuaโ. ร una dichiarazione dโamore, un invito diretto, senza condizioni. In quellโistante la vita di Zaccheo cambia: da uomo chiuso e ripiegato su se stesso, diventa capace di apertura, e di gioia.
La vicenda di Zaccheo mi ricorda la vita di Charles de Foucauld. Anche lui, in gioventรน, ha rincorso i soldi, i piaceri, le emozioni di una vita superficiale. Sembrava avere tutto, ma il cuore restava vuoto. Poi, a un certo punto, il Signore ha incrociato il suo sguardo. Lo ha chiamato nel profondo e Charles ha capito che non poteva piรน vivere solo per se stesso. Ha lasciato ogni ricchezza, ha scelto la via della semplicitร e si รจ fatto fratello tra i fratelli, soprattutto i piรน poveri.
Il messaggio รจ chiaro e riguarda ciascuno di noi. Nessuno รจ escluso dallo sguardo di Gesรน: Lui non si ferma alle apparenze, non si lascia condizionare dai giudizi della gente. Ci chiama per nome, ci cerca con tenerezza e ci invita a lasciar andare ciรฒ che ci appesantisce. La vera gioia non nasce dal possedere, ma dallโaprirsi a Dio e dal donarsi agli altri.
Allora oggi possiamo fare come Zaccheo e come Charles: lasciare che lo sguardo di Gesรน incontri il nostro, accogliere la sua voce, e permettere che la nostra vita si trasformi in un dono.
- Pubblicitร -
