HomeVangelo del Giornofra Stefano M. Bordignon - Commento al Vangelo del 18 Febbraio 2024

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 18 Febbraio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 1,12-15

A volte le persone confondono la tentazione con il peccato, ma è un errore, la tentazione fa parte della vita in modo inevitabile, fa parte del nostro modo di essere. Il peccato è invece qualcosa che può e deve essere evitato perché il peccato è qualcosa che fa male a noi e agli altri.

Perfino Gesù subì la tentazione, per quaranta giorni nel deserto venne tentato da satana. La tentazione non è una sconfitta, ma è semplicemente il campo di battaglia della lotta tra bene e male.

Un altro errore comune è quello di pensare che le tentazioni stiano fuori di noi, per esempio se abbiamo la tentazione di impadronirci delle ricchezze di qualcun altro, pensiamo che siano le ricchezze altrui a tentarci, oppure pensiamo che sia la bellezza di una determinata persona a tentarci, ma anche in questo caso ci sbagliamo.

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La tentazione non sta nella ricchezza che sta davanti a te ma nella avidità che sta dentro di te; la tentazione non sta nella bellezza di una persona che vedi ma in quello che suscita nel tuo cuore. Come disse san Paolo: tutto è puro agli occhi di chi è puro.

E allora come è accaduto che anche Gesù sia stato tentato da Satana? Questa è la tentazione che avviene attraverso l’inganno, quando viene posto nel nostro cuore un proposito che apparentemente è buono ma che in realtà si oppone alla volontà di Dio. Trasforma queste pietre in pane! No, non lo farò, non di solo pane vive l’uomo di ogni Parola che viene da Dio.

Non spaventiamoci dunque delle tentazioni, ma impariamo da Gesù a sconfiggerle e a trasformarle in strumento di vittoria contro il male.

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