HomeVangelo del Giornofra Stefano M. Bordignon - Commento al Vangelo del 16 Marzo 2024

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 16 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 12, 20-33

Il Vangelo ci testimonia in varie occasioni che le autorità di Gerusalemme cercavano di mettere le mani su Gesù e non ce la faceva. Naturalmente alla fine ce l’hanno fatta, grazie al tradimento di Giuda, ma tutti i tentativi precedenti erano falliti.

In una circostanza perfino le guardie andarono per arrestarlo, ma dopo averlo trovato e ascoltato, tornarono indietro dai capi dei sacerdoti dicendo di non averlo catturato perché: mai un uomo ha parlato come lui. Si percepisce che le persone, tutte le persone fossero consapevoli della grandezza di Gesù Cristo, ma alcune erano talmente determinate ad eliminarlo, che non si curavano affatto del fatto che lui fosse una persona giusta, che parlava con verità.

Non importa, doveva essere ucciso perché era d’intralcio alla loro politica religiosa. E questo tipo di atteggiamento lo abbiamo anche noi, anche se non cene accorgiamo; infatti, la difesa dei nostri interessi ci acceca.

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Capita spesso, anche quando si dialoga con qualcuno, se una persona mette in discussione il nostro punto di vista noi, anziché accettare la sua critica, che mostra la fragilità del nostro pensiero, cerchiamo in ogni modo di difendere quello che avevamo detto. Siamo più propensi a difendere il nostro pensiero e il nostro mondo, che ad accogliere una critica che ci metta in discussione.

E questo si ripercuote anche nella nostra crescita spirituale, che si blocca quando ci mettiamo in difesa, mentre cresce quando ci apriamo ad un confronto aperto e onesto con quelle parole del Vangelo che ci mettono in crisi.

Non sopprimiamo le parole del Vangelo che ci mettono in difficoltà, perché sono proprio quelle le parole più importanti, che ci aiutano ad avvicinarci a Gesù.

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