HomeVangelo del Giornofra Stefano M. Bordignon - Commento al Vangelo del 16 Febbraio 2024

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 16 Febbraio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 9, 14-15

Perché dovremmo digiunare? Mettiamo subito le cose in chiaro, nessuno deve digiunare, il digiuno non è un dovere ma una scelta che possiamo fare liberamente. È vero che la Chiesa insegna che il Mercoledì delle Ceneri (inizio della quaresima) e il Venerdì Santo, bisogna digiunare, ma questo ha valore come cammino di conversione solo per chi ne comprende il valore, altrimenti non serve a nulla.

Sono molte le cose che potrei dirvi sul digiuno e chissà, magari dedicherò un approfondimento a questo tema. Come prima cosa direi questo: prova a digiunare, e poi ne capirai il valore. E con questo voglio dire che il digiuno non è un esercizio intellettuale, qualcosa che deve per forza essere compreso e razionalizzato.

Per esempio, nel libro di Giona, si dice che nella città di Ninive fecero digiuno anche gli animali. Il digiuno è una forma di conversione primordiale, capace di smuovere qualcosa che sta dentro di noi, nel profondo. Noi siamo talmente abituati a filtrare ogni cosa con i nostri ragionamenti che attraverso giri di parole riusciamo a difendere o a distruggere qualsiasi scelta.

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Se vuoi puoi dimostrare che la guerra è cattiva e puoi anche dimostrare che la guerra è buona e giusta, puoi spiegare che è giusto aiutare un povero e puoi anche spiegare che non bisogna dare soldi ai poveri. Insomma, se ascolti le parole di una persona vedrai che riuscirà sempre a giustificare le proprie azioni, qualsiasi esse siano.

Ma il digiuno, ti riporta alla verità di un fatto incontestabile: hai mangiato o non hai mangiato del frutto dell’albero di cui ti avevo detto di non mangiare? Questa è la domanda che Dio fece ad Adamo nel giardino dell’Eden. Non nasconderti dietro i tuoi discorsi, sei pronto o no a rinunciare a qualcosa per seguire Gesù? Se sei pronto fammelo vedere con i fatti, perché alle parole ormai non ci crede più nessuno.

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