Gesรน ci parla di una generazione che non รจ mai contenta: โVi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.โ
Gesรน denuncia lโincapacitร di saper riconoscere il bene, la veritร , la voce di Dio che parla in modi diversi.
Anche oggi viviamo in un mondo che sembra non accontentarsi mai. Tutto viene criticato: se qualcuno parla di giustizia, รจ troppo idealista; se parla di misericordia, รจ troppo buono; se รจ severo, รจ rigido; se รจ gioioso, รจ superficiale. In questa confusione rischiamo di perdere il gusto della veritร e di lasciarci trascinare dal giudizio facile, senza ascoltare davvero.
Ma il Vangelo ci invita a un atteggiamento diverso: a non restare spettatori che giudicano, ma persone che si mettono in gioco. A non guardare la vita come un pubblico che applaude o fischia, ma come discepoli che cercano di capire dove Dio ci sta parlando, anche attraverso chi รจ diverso da noi.
La sapienza โ dice Gesรน โ si riconosce dai suoi frutti. Allora chiediamoci: cosa sto portando nel mondo? Lamentele o amore? Critiche o fiducia? Oggi possiamo essere quella piccola luce che, invece di giudicare, costruisce.
Lasciamoci guidare dalla sapienza del cuore, che non discute per avere ragione, ma agisce per fare il bene.
- Pubblicitร -
