fra Marin Berišić – Commento al Vangelo del 27 Marzo 2020 – Lc 1, 26-38

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“Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere?” Chi cerca di uccidere nostro Gesù nel nostro cuore.

È vero che viviamo in un tempo difficile e possono essere tante cose che vogliono uccidere Gesù dentro di noi. Le nostre paure, le nostre idee, i nostri pensieri possono chiudere le porte a Cristo. Il desiderio di Cristo è il nostro bene, la nostra salvezza e oggi possiamo andare oltre le nostre paure, i nostri pensieri e dire di sì a Cristo.

“Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia.” Ecco un altro rischio. L’abitudine a tutto ciò che viviamo, desiderando le cose meravigliose che ci stupiscono. Gesù ci invita a non pensare a un Dio che dà solo i miracoli, solo le sensazioni, ma pensare a un Dio che si manifesta nella nostra vita, qui ed ora.

A un Dio che parla nel silenzio, a un Dio che parla nella piccolezza, a un Dio che parla in questo tempo di prova. Abbiamo questo tempo davanti a noi e possiamo abitarlo. Nessuno può dire di non avere tempo.

Spalancate le porte a Cristo!

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