Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 9 Ottobre 2022

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Guarigione e Salvezza.

Il Vangelo e la prima lettura di questa Domenica si soffermano molto su questi due elementi evidenziandone la profonda differenza.

Sia nella prima lettura ( 2 Re 5, 14-17 ) che nel testo di Luca si parla di lebbrosi che vengono โ€œ purificati โ€œ.

Naaman il Siro dopo essersi immerso sette volte nel Giordano a seguito delle indicazioni ricevute dal profeta Eliseo, i dieci lebbrosi mentre andavano a presentarsi ai sacerdoti in ossequio a quanto aveva loro prescritto Gesuโ€™.

Tutti questi uomini ricevono un dono immenso: la guarigione dalla loro malattia fisica, la lebbra.

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Il lebbroso, in quanto contagioso, era costretto a vivere fuori dai villaggi e non poteva avvicinarsi a nessuno, come sottolinea anche il testo di Luca in cui si legge che i lebbrosi โ€œ si fermarono a distanza โ€œ da Gesuโ€™ e, per farsi sentire, gridarono a gran voce:ย  โ€œ Gesuโ€™, Maestro, abbi pietร  di ย  ย  ย  ย  ย  ย  ย  noi โ€œ.

Essere guariti dalla lebbra significava quindi essere reintrodotti nella vita sociale, rientrare nella comunitร , tornare, in altre parole, a vivere.

Lโ€™aver ricevuto questo grande dono avrebbe dovuto, spontaneamente, portare i guariti a ringraziare la persona per mezzo della quale cioโ€™ era stato possibile.

E qui, invece, avviene la differenza.

Naaman il Siro esprime il suo grazie riconoscendo la grandezza di Dioย  ( โ€œ Ecco, ora so che non c’รจ Dio su tutta la terra se non in Israele โ€œ ) e decidendo che, da quel giorno in poi, avrebbe offerto sacrifici ed olocausti solo al Signore e non ad altri dei.

Dei dieci lebbrosi guariti da Gesuโ€™ uno solo TORNA INDIETRO per ringraziarlo.

Il testo sottolinea anche che colui il quale ringrazia era โ€œ un samaritano โ€œ.

Che vuol dire tutto cioโ€™?

Dio ci guarisce dalle nostre โ€œ lebbre โ€œ, che sarebbero i nostri peccati.

Eโ€™ venuto proprio per questo sulla terra.

Cristo รจ quindi Redentore.

Ma, dopo averci guariti, vuole anche salvarci.

Ora, se con la sua venuta ci ha redenti tutti, per salvarciโ€ฆโ€ฆ. ci vuole la nostra collaborazione.

Cristo, infatti, oltre ad essere Redentore, รจ anche Salvatore ma...ci lascia liberi.

Significa che ci offre la cd. โ€œ Salvezza oggettiva โ€œ, cioรจ la possibilitร  di salvarci.

Per salvarci veramente, e, quindi, per conseguire la cd. โ€œ Salvezza soggettiva โ€œ, dobbiamo volerlo.

Ecco, i โ€œ nove โ€œ che non tornano indietro simboleggiano i tantissimi che, pur essendo stati redenti, non hanno interesse a conseguire la Salvezza, non ritengono necessario โ€œ tornare indietro, ringraziare e rendere Gloria a Dio โ€œ.

Quel TORNARE INDIETRO รจ la chiave di volta.

Eโ€™ la presa dโ€™atto che fino ad oggi il peccato ha avuto la meglio su di me ma che cโ€™รจ qualcuno, che รจ Dio, che ha eliminato il mio peccato e mi ha offerto la possibilitร  di โ€œ tornare indietro โ€œ, di iniziare un nuovo cammino.

Se non faccio questo โ€œ cammino di ritorno โ€œ verso Dio la Salvezza che Lui mi offre non la otterrรฒ perchรฉ, consapevolmente, la sto rifiutando.

Non pensiamo, noi che frequentiamo chiese, che ci sentiamo โ€œ intimi โ€œ con Cristo, che questo rischio di โ€œ non tornare indietro per ringraziare il Signore โ€œ non ci riguardi.

Il testo รจ chiarissimo: solo il samaritano torna, solo quello che sembrava il piuโ€™ lontano.

Cristo, allora, ci sta ammonendo e ci sta dicendo: proprio tu, che credi si seguirmi, stai rischiando di non conseguire la Salvezza che sono venuto ad offrirti.

Stiamo quindi attenti e verifichiamoci in quanto, se ci siamo accontentati della โ€œ guarigione โ€œ, senza che questa ci abbia introdotti nel โ€œ cammino di ritorno โ€œ verso la Salvezza, NON CI SALVEREMO.

La Salvezza dipende infatti da come viviamo su questa terra, come ci dice brillantemente lโ€™apostolo Paolo nella seconda lettura ( 2 Tm, 8-13 ) in cui leggesi:ย  Se moriamo con Lui, con Lui anche vivremo; se perseveriamo con Lui anche regneremo, se lo rinneghiamo pure Lui ci rinnegherร  โ€œ.

Piuโ€™ chiaro di cosiโ€™!!!

Buona Domenica e โ€œ buon cammino di ritorno โ€œ a tutti.

A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.