HomeVangelo del GiornoFabrizio Morello - Commento al Vangelo del giorno, 6 Febbraio 2024

Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 6 Febbraio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 7, 1-13

Tradizione.

E’ la parola piu’ ricorrente nel testo odierno.

E’ un termine che, in sé, ha un’accezione positiva.

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Tradizione deriva infatti dal latino “ traditio “, consegna; è un qualcosa che ci viene consegnato da chi ci ha preceduto e che abbiamo il compito, a nostra volta, di custodire e di consegnare a chi verrà.

La tradizione apre però anche ad un pericolo: alla rigidità.

Si è sempre fatto cosi’, è tradizione, perché dovremmo cambiare?

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Questo modo di ragionare è pericoloso perché impedisce alle persone di crescere in qualsiasi campo, compreso quello della fede.

Vediamo i farisei del testo odierno che chiedono a Gesu’: “ Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure? “, che, in altri termini, equivale a dire: “ perché non fanno come si è sempre fatto? “.

A questa loro domanda il Signore risponde apostrofandoli come “ ipocriti “, cioè falsi.

Ma cosa avevano fatto di male questi uomini, che volevano solo attenersi ad un’usanza, ritenendola giusta?

Avevano trasformato la tradizione in un totem, in un qualcosa di intoccabile e, addirittura, la avevano utilizzata come modalità per aggirare la legge che, a parole, dicevano, di osservare.

Avevano cioè falsificato l’essenza della tradizione.

E a noi, allora, cosa vuol dire questo testo?

Che dobbiamo essere aperti.

Dobbiamo senza dubbio rispettare la nostra memoria, anche tramandarla, ma, al contempo, non dobbiamo farci da lei ingabbiare.

Gesu’ ci viene a dire, in altro passo del Vangelo, che il “ vino nuovo “ va versato in “ otri nuovi “.

Se restiamo un “ otre vecchio “, completamente ancorato al “ si è sempre fatto cosi’ “, rischiamo seriamente di perderci la bontà del “ vino nuovo “, quello portato da Gesu’ , e la nostra vita, un po’ come accadde agli sposi delle nozze di Cana, rischia di restare “ senza vino “, cioè senza gioia.

Sta quindi a noi capire come introdurre nella tradizione elementi di novità e, soprattutto, la “Grande Novità “ che è Cristo Gesu’.

Diversamente continueremo ad “ onorare con le labbra il Signore “ restando “ con il cuore lontano da Lui “.

E’ il modo perfetto per perdersi “ il bello della vita “.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.

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Mc 7, 1-13 | Fabrizio Morello 37 kb 0 downloads

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