In questa seconda domenica dโAvvento la liturgia ci propone il brano evangelico con cui inizia il vangelo di Marco, lโevangelista che ci accompagnerร durante lโanno.
Il primo versetto ci svela il โ tema โ di tutto il testo: โ Inizio del Vangelo di Gesuโ, Cristo, Figlio di Dio โ.
Lโautore ci dice quindi che si parlerร della โ buona notizia โ che viene a portare a noi Gesuโ, il figlio di Dio.
La venuta di Cristo deve essere adeguatamente preparata, necessita di un messaggero.
Questo compito รจ affidato a Giovanni il Battista.
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Come svolge questo ruolo il precursore?
Gridando nel deserto: โ Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri โ.
Gridare nel deserto.
Questa frase, nel linguaggio comune, significa โ parlare a vuoto โ, โ parlare senza ricevereย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ascolto โ, come avviene a chi grida in un luogo deserto.
E cosiโ Giovanni diventa lโicona dei profeti di tutti i tempi, di coloro che, con impegno, svolgono la missione a cui tutti, in quanto cristiani, siamo chiamati: annunciare Cristo.
Le grida di Giovanni e di tutti i suoi successori, spesso, perรฒ, si perdono nel vuoto, nel deserto, perchรฉ il mondo รจ distratto da altro, รจ immerso nella sua materialitร e bolla tutti i profeti comeย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย โ strambi personaggi โ che, in fondo in fondo, โ non hanno nulla da fare โ e possono โ perdere il loro tempo โ ad annunciare la venuta di un qualcuno cheโฆ.non risolve i problemi pratici della quotidianitร !!!
Che strani i profeti.
Gridano, non curano il loro look ( โ era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle intorno ai fianchi โ ), non si godono i piaceri della vita, tra i quali quelli del cibo ( โ mangiava cavalletteย miele selvatico โ ).
Perchรจ tutto cioโ?
Per annunciare Cristo.
Che vite sprecate.
Che idioti.
Eppur ci sono.
E meno male.
Se ci liberassimo dagli stereotipi del pensiero comune tutti comprenderemmo che grande fortuna รจ incontrare, sulla propria strada, un โ Giovanni il Battista โ, una persona sobria nellโaspetto ( โ era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle intorno ai fianchi โ ) e nei comportamentiย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ( โ mangiava cavalletteย miele selvatico โ ), che, con tenacia ( โ grida โ ), ci guidi in un cammino di โ conversione โ, che ci faccia aprire gli occhi sul nostro โ modo malato โ di vivere e ci faccia riflettere sui nostri personali sentieri da โ raddrizzare โ per poterci preparare ad accogliere Cristo e a farlo divenire il nostro miglior compagno di viaggio.
In questo Avvento, pertanto, riflettiamo sulle nostre vite e pensiamo a chi รจ stato, รจ, o potrebbe essere il nostro personale Giovanni il Battista e a quali sono gli aspetti del nostro agire che piรน vanno โ raddrizzati โ al fine di non perdere la strada diritta che conduce a Cristo.
Qual รจ dunque la nostra strada storta?
Ci curiamo troppo dellโestetica?
Diamo troppa importanza al cibo? ( Questโultima domanda รจ particolarmente appropriata in questo periodo in cui molte persone, con foga compulsiva, quasi come fossero affamate, acquistano di tutto per preparare pranzi natalizi esagerati che avranno, come unico effetto finale, lo spreco di cibo e…il mal di pancia ).
Lโimpegno per ciascuno sia, pertanto, quello di โ raddrizzare โ il proprio personale percorso per poter esclamare veramente: โ Eโ Natale โ, la mia vita รจ โ nata di nuovo โ.
Buona Domenica e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
