Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 4 Ottobre 2020

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La pagina evangelica di questa Domenica, come sempre di unโ€™attualitร  mostruosa ( non cโ€™รจ niente da fare, il Vangelo ha parlato, parla e parlerร  agli uomini di tutti i tempiโ€ฆ.basterebbe questo per essere credenti!!! ), ci offre interessantissimi spunti di riflessione.

Gesuโ€™ racconta una parabola โ€œ ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo โ€œ, cioรจ alle autoritร  religiose e politiche; questa frase, tradotta allโ€™attualitร , sta a significare che Cristo, oggi, dice questa parabola a noi โ€œ se-dicenti โ€œ cristiani e non a coloro i quali sono lontani dalla Chiesa.

La simbologia utilizzata dal testo รจ di facile comprensione: Dio รจ colui il quale pianta la vigna nel suo terreno e noi tutti siamo i contadini a cui la dร  in โ€œ affitto โ€œ.

Mi soffermerei su questโ€™ultima parola.

Lโ€™ โ€œ affitto โ€œ, come tutti sanno ( anche se, nella pratica, lo dimenticano!!! ), รจ un contratto con il quale un soggetto, che si chiama โ€œ proprietario โ€œ, CONCEDE IN GODIMENTO, dietro pagamento di una somma di denaro o di una parte dei frutti che si ricaveranno, un terreno ad unโ€™altra persona, che si chiama โ€œ affittuario โ€œ.

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Lโ€™affittuario, pertanto, non รจ il proprietario, che fa cioโ€™ che vuole con il bene, ma solo colui il quale ha, temporaneamente, in godimento, un bene, al fine di farlo fruttare nellโ€™interesse suo e del padrone.

Il grande problema, dai tempi di Gesuโ€™ ad oggi, รจ che gli โ€œ affittuari โ€œ si ergono a โ€œ proprietari โ€œ, e, pertanto, violando lโ€™intesa con il โ€œ padrone โ€œ, non si accontentano di โ€œ godere โ€œ del bene e di una โ€œ parte dei frutti โ€œ che da esso si ricavano ma, per ingordigia e superbia, vogliono impossessarsi del bene senza rendere nulla al padrone.

Da cioโ€™ nascono tutte le ingiustizie del mondo.

Pensiamo al nostro pianeta.

Eโ€™ un terreno che il Signore ha affidato in gestione a tutti.

Se ognuno si comportasse da โ€œ contadino diligente โ€œ vi sarebbero frutti per tutti.

Se, al contrario, come avveniva tanti ani fa e come avviene tuttora, i ricchi, i potenti, depredano la terra senza unโ€™ottica prospettica, pensando solo a sfruttarla per soddisfare la loro smodata sete di ricchezza, ecco che tanti altri โ€œ contadini โ€œ, individuabili nei poveri del mondo, restano senza frutti.

Non dobbiamo perรฒ pensare che questa โ€œ ingordigia โ€œ appartenga solo alle nazioni potenti, alle multinazionali, in quanto questo modello di comportamento viene pedissequamente mutuato anche da tanti โ€œ se-dicenti โ€œ cristiani che, nellโ€™esercizio del loro compito, qualsiasi esso sia, mirano solamente ai propri interessi, sfruttando il piรน possibile le situazioni a loro vantaggio e disinteressandosi di ogni scelta che possa portare benefici anche agli altri.

Sia di monito a questo comportamento il bellissimo testo letto Domenica scorsa, tratto dalla seconda lettera di San Paolo Apostolo ai Filippesi ( 2, 1-11 ), in cui lโ€™apostolo delle genti dice: โ€œ Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri โ€œ.

Quello indicato da Paolo deve divenire il โ€œ modus vivendi โ€œ del cristiano, che collima perfettamente con la figura del contadino delineata da Cristo nella odierna parabola, cioรจ quello di un uomo che custodisce ( e non depreda ) la vigna e ne trae frutti per se ed ANCHE per gli altri.

Sia questa, pertanto, la nostra logica; ripensiamo ai nostri comportamenti, dettati spesso dalla presunzione di essere โ€œ padroni โ€œ, che ci fa talmente ciechi da eliminare quelli che possono essere gli ostacoli sulla strada dellโ€™accaparramento totale dei frutti, spingendoci fino ad uccidere anche โ€œ il figlio del Padrone โ€œ, cioรจ Cristo.

Lโ€™uccisione di Cristo, la scristianizzazione, รจ il frutto inevitabile di una societร  malata, che sostituisce alla logica della custodia quella del possesso avido.

Stiamo attenti, leggiamo anche i nostri tempi alla luce di questa pagina evangelica: un piccolo virus basta a sconvolgere questo delirio di onnipotenza e ci invita ad una radicale conversione che, laddove non attuata, porterร  ad una conseguenza inevitabile: โ€œ a voi sarร  tolto il regno di Dio โ€œ.

Buona Domenica e buona โ€œ conversione โ€œ a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

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