Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 29 Marzo 2022

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Ieri ci eravamo soffermati sul verbo โ€œ scendere โ€œ, dicendo che lโ€™uomo, per vivere, deve โ€œ scendere โ€œ, cioรจ deve essere umile, riconoscere che โ€œ sopra โ€œ รจ โ€œ il posto di Dio โ€œ.

E oggi il Vangelo ci dร  una conferma di cioโ€™ iniziando proprio con il dire che Gesuโ€™ โ€œ saliโ€™ a Gerusalemme โ€œ.

Se lโ€™uomo deve โ€œ scendere โ€œ, Cristo โ€œ sale โ€œ.

E dove va?

A Gerusalemme, in un luogo ove trovasi una piscina, chiamata, in ebraico Betzatร , sotto i cui portici โ€œ giaceva โ€œ un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.

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Gesuโ€™ si trova di fronte una moltitudine ferma, immobile.

Tra questa folla nota un uomo che โ€œ giaceva โ€œ liโ€™ da trentotto anni, quindi, probabilmente, da sempre!!!

Gli chiede, a bruciapelo: โ€œ Vuoi guarire? โ€œ

Sembra una domanda assurda.

Potrebbe mai rispondere NO a questa domanda una persona che รจ inferma da quando รจ nata?

Eppure, paradossalmente, sembra sia possibile.

Quellโ€™uomo, infatti, non risponde immediatamente SI ma cerca una โ€œ scusa โ€œ, un โ€œ pretesto โ€œ, per giustificare il suo โ€œ essere malato โ€œ.

Dice a Gesuโ€™ che nessuno lo immerge nella piscina quando lโ€™acqua si agita.

Quellโ€™uomo ci assomiglia molto.

Spesso anche noi โ€œ giaciamo โ€œ nelle nostre esistenze senza esserne veramente protagonisti.

Preferiamo โ€œ lamentarci โ€œ dei nostri problemi, attribuiamo le colpe dei nostri fallimenti agli altri che non ci aiutano ( โ€œ nessuno mi immerge nella piscina โ€œ ) ma non facciamo un passo per cambiare le cose.

Gesuโ€™, oggi, ci dice: Luigi, Teresa, Pasquale, Rosalia, smettila di lamentarti, smettila di dare le colpe agli altri ma โ€œ Alzati, prendi la tua barella e cammina โ€œ.

ALZATI

Se stai steso, se giaci, sei solo in cerca di โ€œ assistenzialismo โ€œ ma non puoi vivere una vita degna di questo nome.

PRENDI LA TUA BARELLA

Prendi cioโ€™ che ti tiene steso o su cui ti piace essere steso e buttalo via.

Eโ€™ un passaggio duro in quanto รจ difficile lasciare stare la โ€œ nostra routine โ€œ, il nostro โ€œ ho sempre fatto cosiโ€™ โ€œ, arrivando alla paradossale scelta di preferire la โ€œ barella โ€œ, che ormai conosciamo, al โ€œ paio di scarpe โ€œ necessarie per iniziare a CAMMINARE, a fare il nostro percorso.

Camminare puoโ€™ essere molto piuโ€™ rischioso rispetto a stare stesi ma rende vivi.

Se non ci muoviamo mai, che vita รจ?

Siamo giร  morti!!!

Il malato del testo evangelico accoglie lโ€™invito di Gesuโ€™ pur senza sapere chi fosse quellโ€™uomo che gli aveva parlato cosiโ€™.

Lโ€™adesione alle parole di Cristo produce il grande effetto: โ€œ allโ€™istante guariโ€™ โ€œ.

Che significa?

Che non avrร  piuโ€™ avuto problemi nella sua vita?

Assolutamente no.

Lโ€™adesione a Cristo, la risposta al suo invito, non toglie i problemi della quotidianitร  anzi, certamente li moltiplica perchรฉ chi vive in adesione al Vangelo รจ posto ai margini della societร . Dona, perรฒ, un qualcosa che nessun bene terreno puoโ€™ dare: Libertร  e senso.

Guarire รจ quindi scoprire che le nostre vite hanno senso se camminiamo sulla strada del Maestro.

Oggi ciascuno si faccia la domanda: โ€œ Voglio guarire? โ€œ.

In relazione a come risponderร  sceglierร  se continuare a โ€œ giacere โ€œ o se โ€œ iniziare a camminare โ€œ.

Buona giornata e, spero, buon cammino a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.