Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 26 Marzo 2021

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Gesuโ€™ disse loro: โ€œ Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre; per quale di esse volete lapidarmi? โ€œ

Niente da dire: Il Maestroโ€ฆ.se la va proprio a cercare; i giudei vogliono lapidarlo e lui li provoca!!!

A questo punto esce fuori, perรฒ, il pensiero autentico dei suoi persecutori: โ€œ Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perchรฉ tu, che sei uomo, ti fai Dio โ€œ.

Il punto chiave รจ sempre lo stesso: i Giudei non riescono a fare il salto, a comprendere che Gesuโ€™ non รจ solo un โ€œ bravโ€™uomo โ€œ ma Dio stesso.

Le opere da lui compiute non sono state sufficienti a convincerli della sua natura divina.

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E..allora, Gesuโ€™ prova, ancora una volta, a farli riflettere, utilizzando parole, a loro note, contenute nella Sacra Scrittura.

Dice Cristo: โ€œ Non รจ forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dรจi โ€œ? Ora, se essa ha chiamato dรจi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non puรฒ essereย  annullata -, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perchรฉ ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perchรฉ sappiate e conosciate che il Padre รจ in me, e io nel Padre โ€œ.

Gesuโ€™ fa un chiaro richiamo al Salmo 82, ove Dio, rivolto ai giudici terreni, usa le seguenti espressioni:ย  โ€œ Io ho detto: ” Voi siete dei, siete tutti figli dell’Altissimo”. Eppure morirete come ogni uomo, cadrete come tutti i potenti โ€œ.

Gesuโ€™ voleva pertanto dire ai Giudei, che se le scritture definivano โ€œ dei โ€œ degli uomini mortali, i giudici, perchรฉ avevano un potere di emettere sentenze, non vi era motivo di dare del โ€œ bestemmiatore โ€œ a lui che, per mezzo delle opere compiute, aveva loro dimostrato di essere Dio.

Maโ€ฆ.. il tentativo di spiegazione non riesce, tanto รจ vero che, come dice il testo: โ€œ cercarono nuovamente di catturarlo โ€œ.

Cosa dice a noi questo brano?

Che siamo ancora increduli.

Anche noi non riusciamo a fare in pieno il cammino che ci porta a riconoscere Gesuโ€™ come โ€œ Figlio di Dio โ€œ, come colui che รจ nel Padre e il Padre รจ in lui.

Ci fermiamo, purtroppo, allโ€™umano di Gesuโ€™.

Ci emozioniamo, pertanto, dinanzi alle tante belle opere da lui compiute, lo consideriamo un personaggio importante dellโ€™umanitร , uno a cui, magari, conferire โ€œ un premio Nobel per la pace alla memoria โ€œ ma…Dio no, non puรฒ essere.

Siamo ancora ciechi.

Il percorso di guarigione ci deve portare a riconoscere lui, la sua presenza, negli eventi della nostra vita quotidiana, che non sono casuali, ma sono input per la nostra guarigione, laddove opportunamente interiorizzati e meditati.

Ci puoโ€™ aiutare, in questo nostro cammino, il versetto del Vangelo di oggi, giร  sopra riportato, in cui Gesuโ€™ cita il salmo 82.

Ho giร  accennato che gli โ€œ dei โ€œ erano i โ€œ giudici terreni โ€œ ma, ora, voglio pensare a quelle parole come riferite a noi tutti.

La Sacra Scrittura chiama DEI โ€œ coloro ai quali viene rivolta la parola di Dio โ€œ.

A chi รจ rivolta la parola di Dio?

A noi.

Pertanto se la facciamo nostra, la interiorizziamo, anche noi saremo โ€œ dei โ€œ, nel senso che avremo la possibilitร  di riconoscere che Gesu non bestemmia quando dice che โ€œ il Padre รจ in me ed io nel Padre โ€œ ma afferma la VERITAโ€™, che รจ lui stesso, la sua Parola.

Nutriamoci quindi della Parola e la nostra cecitร  sarร  svelata, dandoci la possibilitร  di vedere Gesuโ€™ negli accadimenti della nostra vita e di riconoscerlo come nostro Salvatore.

Allora saremo DEI.

Buona giornata e buona meditazione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

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