Oggi, in questa XVII Domenica del Tempo Ordinario, la liturgia ci propone il notissimo episodio della โ moltiplicazione dei pani e dei pesci โ, che lโarguto e simpatico Paolo Curtaz definisce โ il miracolo sbagliato di Gesuโ โ.
La folla fraintende completamente il significato del โ segno โ dato da Cristo al punto tale che questโultimo โ รจ costretto โ a fuggire, a โ ritirarsi di nuovo sul monte, lui da solo โ.
Vediamo da dove nasce questo โ clamoroso fraintendimento โ.
Partiamo da un dato โ incoraggiante โ: la folla segue Gesuโ perchรฉ โ vedeva i segni che compiva sugli infermi โ.
Lโoperato di Cristo era evidente.
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Tutti, pertanto, lo seguivano.
La folla, in questo caso, testimonia un โ desiderio di bellezza, un desiderio di Salvezza, una fame di senso โ.
Riconosce che Gesuโ รจ diverso dagli altri โ predicatori โ, comprende che i suoi โ segni โ sono differenti perchรฉ in grado di โ guarire gli infermi โ.
Dovโรจ allora il problema?
Il problema sta nel fatto cheโฆ..la folla non vuole โ collaborare โ, non si vuole impegnare, vuole che faccia tutto Gesuโ.
La โ moltiplicazione dei pani e dei pesci โ, da essa letta in modo distorto, la rafforza nel proprio convincimento, portandola a fare il seguente ragionamento: โ Questo Gesuโ non solo guarisce gli infermi ma ci fa anche mangiare gratis. Dobbiamo farlo re โ.
Cristo, invece, con quel โ miracolo โ, voleva dire tuttโaltro.
Al centro del racconto cโรจ un โ ragazzo senza nome โ che, mettendo a disposizione il poco che aveva ( โ cinque pani e due pesci โ ), consente a Gesuโ di operare, di โ saziare โ la folla.
Il fulcro del brano non รจ quindi il โ miracolo in sรฉ per sรฉ โ ma lo โ strumento necessario โ affinchรฉ il miracolo avvenga: la partecipazione dellโuomo.
Quel โ ragazzo โ รจ senza nome perchรฉ Cristo vuole che il suo nome sia il mio, il tuo, quello di ciascuno.
Vuole che ognuno di noi metta a disposizione, con generositร , quei โ cinque pani e due pesci โ, cioรจ quello, tanto o poco, che ha, per consentire, ogni giorno, il ripetersi di quel miracolo.
Questo รจ il messaggio vero che Gesuโ voleva dare.
Nessuno deve esimersi dal suo contributo.
Nessuno deve pensare di avere โ poco โ da offrire.
Metti a disposizione quel tuo โ poco โ, โ rendi grazie a Dio โ e vedrai cheโฆ.la somma di tanti โ pochi โ faย โ tanto โ, fa โ Regno โ, fa โ saziare in abbondanza โ tutti.
Eโ questa la logica di Dio, รจ questa la logica che, come cristiani, deve guidarci.
E allora, forza, non limitiamoci ad โ aspettare il miracolo โ ma rendiamolo possibile con il nostro agire.
Buona Domenica e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.



