Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 22 Ottobre 2022

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Oggi Cristo parte da due fatti di cronaca per poi darci, attraverso una parabola, un importante insegnamento.

Gli episodi narrano di uomini morti in modo improvviso e violento come “ alcuni galilei il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici “ o come “ le diciotto persone su cui crollo’ la torre di Siloe “.

In Israele si pensava che questi uomini fossero “ piu’ peccatori “ degli altri per aver meritato questa sorte.

Gesu’ smonta questa radicata convinzione e “ sposta lo sguardo “ sulla necessità di conversione.

Cristo vuole dirci che gli eventi della vita possono, improvvisamente, portarci alla morte.

I “ 18 morti sotto la torre di Siloe “ sono “ le 43 vittime del ponte Morandi “ , i tanti uomini che, ogni giorno, vengono investiti per strada.

Si potrebbe continuare all’infinito con questi esempi.

Il messaggio è che non siamo padroni del nostro tempo e, quindi, dobbiamo “ fare in fretta a convertirci “.

Lui con noi ha pazienza, è come quel vignaiolo della parabola che dice al padrone di aspettare prima di abbattere l’albero di fichi che da tre anni non porta frutto.

Cristo ci “ zappa intorno “ e “ ci dà il concime “, cioè la sua Parola, i sacramenti, per aiutarci, per tutto il tempo della nostra vita su questa terra, a convertirci.

Certo, se nonostante cio’ continueremo a “ non dare frutti “, arriverà, inevitabile, il momento del taglio.

Non sarà stata però “ colpa del Dio cattivo e vendicativo “ ma conseguenza di una nostra libera scelta.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.

A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.