Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 22 Ottobre 2021

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“ Ipocriti “

“ Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini dinanzi al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione: Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo “.

Sembra che Gesu’ oggi…sia particolarmente nervoso!!!

Prima ci offende, chiamandoci “ ipocriti “, poi ci “ terrorizza “ descrivendoci tutto quello che ci accadrà se “ non troveremo un accordo “ con il nostro avversario.

Perchè tanta durezza?

Come sempre….per amore.

Un Padre, a volte, ha necessità di essere severo per il bene dei figli, per invitarli a “ cambiare rotta “.             

Cosi’ fa anche Gesu’ con noi.

Non ci offendiamo subito, quindi, se ci chiama “ ipocriti “, cioè falsi, bugiardi, perché….ha ragione.

Spesso lo siamo.

Siamo bravissimi a valutare i segni del tempo metereologico ( “ Arriva la pioggia “, “ Farà               caldo “ ) ma “ facciamo finta “ di non sapere “ cosa sia giusto o meno “ per autogiustificarci delle nostre mancanze.

Siamo “ ipocriti “.

Gesu’ ha ragione,

E, pertanto, da buon Padre, ci dice di abbandonare questo atteggiamento di “ doppiezza “, che ci porta a fare cose diverse da quelle che “ sappiamo essere giuste “… facendo finta di non saperlo.

Il Maestro ci invita all’autenticità, all’essere veri, ad avere consequenzialità tra pensiero ed azione.

Se il pensiero è pulito lo sarà anche l’azione.

Se il primo è “ inquinato “, è sedotto dalle “ tentazioni peccaminose “, dalla bramosia che deriva dall’avere, dal potere e dal piacere, anche la seconda sarà perversa.

Gesu’ ci chiede, pertanto, di liberarci dalla falsità, di ESSERE VERI.

Qual è lo strumento di “ purificazione “?

Come sempre la preghiera, la lettura della Parola, che ci fa assumere, giorno dopo giorno, il modo di pensare e di agire di Cristo.

Quando potremo dire che stiamo veramente “ divenendo autentici “?

Quando ci “ accorderemo “ con il nostro avversario perché non lo percepiremo piu’ come tale ma come povero peccatore bisognevole di perdono come noi.

Allora potremo andare insieme a Lui incontro al Padre che, certamente, ci accoglierà nel suo abbraccio Misericordioso.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.