Ieri abbiamo visto che, a seguito dellโincontro di Maria con la cugina Elisabetta, il figlio che questโultima portava nel grembo ha โ sussultato di gioia โ.
Dicevo che il โ sussulto di gioia โ รจ quello che si ha quando si incontra Cristo.
E oggi la gioia esplode, deflagra nel cantico di ringraziamento piรน bello di tutto il Vangelo, il Magnificat.
Maria ci dice quali sono gli innumerevoli motivi per cui, ogni giorno, dobbiamo ringraziare il Signore.
Dio guarda la nostra umiltร , dote indispensabile per riconoscerlo ed accoglierlo.
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Dio รจ misericordioso nei confronti di coloro che lo temono, cioรจ che hanno paura di perdere lโalleanza con lui, il rapporto con lui a causa del loro peccato; a questi uomini Dio dice: non temere, qualunque sia il tuo peccato, la miseria del tuo cuore, se ti converti la mia misericordia supera la tua miseria e ti fa ritornare nelle mie braccia quale figlio amato.
Dio โ cambia le gerarchie โ, rovescia i potenti, innalza gli umili; chi รจ potente, di quella potenza del mondo, รจ in realtร , debole, perchรฉ chiuso, ego-centrato, lontano da Cristo.
Dio ricolma di beni gli affamati e manda i ricchi a mani vuote. Gli affamati di parola, di senso, di bellezza, di desiderio di eternitร sono ricolmati di tutto cioโ; quelli che sono giร ricchi dei loro beni materiali restano a mani vuote, non sperimentano lโamore, lโapertura, ma solo la chiusura, lโarroccarsi triste intorno a beni che non li renderanno nรฉ felici nรฉ sicuri nรฉ, soprattutto, SALVI.
Come Maria, quindi, ringraziamo sempre Dio per quanto opera in noi ed intorno a noi.
Per ringraziarlo, perรฒ, dobbiamo avere occhi per vedere cioโ che lui fa.
Li abbiamo?
A ciascuno, come sempre, la sua risposta.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
