Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 10 Maggio 2023

223

✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Gv 15,1-8

Rimanere.

E’ il verbo al centro del Vangelo di oggi.

E’ un verbo che rimanda alla stabilità, alla costanza, all’impegno.

Oggi sembra un po’ desueto.

Nella cd. “ società liquida “, ove tutto è a tempo, il termine “ rimanere “ viene allontanato perché richiede sforzo e, soprattutto, tempo.

Meglio vivere tante cose fuggenti piuttosto che sceglierne poche, pochissime, e restare in esse.

Si pensa che, cosi’ facendo, la vita sia piu’ piena ma, in realtà, la si trasforma in qualcosa di non definito, alla ricerca spasmodica di un qualcosa di nuovo che dia l’illusione di sentirsi piu’ vitali.

Rimanere invece definisce una persona: sono padre, sono medico, sono sacerdote e porto avanti il mio impegno anche dinanzi alle difficoltà.

Chi fugge dal rimanere tende inoltre ad isolarsi.

Solo chi resta in un matrimonio, resta in una famiglia religiosa, resta in un lavoro, e si impegna, puo’ veramente conoscere il marito/moglie, gli altri membri della comunità, i vari aspetti della sua professione e, anche quando è difficile, cresce, perché trae linfa, vita, insegnamenti, da quel rimanere.

Chi non sa rimanere in una relazione, in un lavoro, certamente non sarà in grado di rimanere nella            “ relazione delle relazioni “, che è quella con Dio.

E cio’ produce i guai peggiori perché porta “ alla noia e non alla gioia “, porta a divenire una pianta sterile che non produce frutti.

Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano “.

Ecco la differenza tra rimanere in Dio e recidere il legame vitale con il Creatore.

Nel primo caso si porta frutto, cioe’ si è generativi di vita e si vive un’esistenza piena, nel secondo si finisce per “ gettarsi via “ e, consequenzialmente, per “ essere gettati via “.

Che questa pagina sia un forte richiamo a non tranciare mai il rapporto vitale con il nostro Signore.

Impegniamoci, in questo mese di Maggio, dedicato, da sempre, alla Madonna, in cui ogni parrocchia offre molteplici occasioni, a rafforzare il nostro legame con Cristo dedicando tempo alla preghiera, alla partecipazione alla Santa Messa e alla recita del meraviglioso Santo Rosario.

Buona giornata e buon “ rimanere in Dio “ a tutti.