โ Non รจ retto il modo di agire del Signore โ.
Rinveniamo oggi, nella prima lettura ( Ez 18, 25-28 ), questo versetto, che racchiude un modo di pensare molto comune.
In tanti credono infatti, con notevole dose di arroganza, che sia Dio ad errare nellโagire e non gli uomini!!!
Questa idea nasce spesso dal fatto che, dinanzi ad alcune ingiustizie a cui si assiste, sembra sempre che โ a farla franca โ siano i disonesti, gli imbroglioni, mentre alle โ persone per bene โ va sempre tutto storto.
E allora la nostra natura umana ci porta a dire: ma Dio che fa, non ci vede???
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Ed invece il Signore oggi ci porta a riflettere proprio su questo.
Ci pone la seguente domanda, che si rinviene sempre nella prima lettura: โ Non รจ retta la mia condotta o piuttosto non รจ retta la vostra? โ
E, per โ aiutarci a rispondere correttamente al quesito โ, racconta, sempre nel testo di Ezechiele, la differenza tra il โ giusto โ che, ad un tratto, si allontana dalla giustizia e si โ converte al peccato โ, e il โ malvagio โ che, al contrario, si converte dalla malvagitร alla rettitudine, mentre, nel testo evangelico, racconta la storia dei due figli che, allโinvito del Padre ad โ andare a lavorare nella vigna โ, rispondono uno โ Si โ e lโaltro โ No โ, con la differenza che il primo, nonostante la risposta positiva, non ci va, ed il secondo, invece, si pente e ci va.
E, sempre nel testo evangelico, Gesuโ fa una domanda ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo, che, oggi, rivolge a ciascuno di noi: โ Che ve ne pare โ?
Fabrizio, Rita, Luigi, Maria, chi dei due figli ha fatto la volontร del Padre, il primo o il secondo?
E tu chi sei? Quello che dice โ si โ e poi non va alla vigna o quello che dice โ no โ e poi, pentendosi, ci va?
Ecco quindi la chiave per capire perchรจ la condotta di Dio ( e non quella degli uomini ) รจ retta: si salva chi si pente, chi prova dolore per il male compiuto e si converte, rimettendosi sulla strada della giustizia.
Pentimento e conversione sono quindi le parole chiave dei testi di questa Domenica.
Tutti siamo peccatori, nessuno รจ โ giusto โ totalmente.
Per โ riorientarsi โ sulla strada del Signore รจ quindi necessario, in primo luogo, pentirsi.
Ognuno di noi รจ chiamato a confrontarsi con la veritร di sรฉ stesso, a riconoscersi come โ non giusto โ e a pentirsi del male compiuto, dei peccati commessi.
Dal pentimento nasce poi la โ conversione โ, che รจ il desiderio di fare una vera e propria โ inversione ad U โ della propria esistenza.
E nessuno deve cadere nella โ diabolica tentazione โ di pensare di non poter fare piuโ nulla per convertirsi dal proprio peccato.
Per quanto infatti questโultimo possa essere grande, il Signore, per tutta la durata della nostra vita terrena, ci dร sempre lโopportunitร di โ convertirci โ.
Ce lo dimostra il testo evangelico ove Gesuโ dice ai sacerdoti e agli anziani del popolo: โ i pubblicani e le prostitute vi passeranno davanti nel regno dei cieli โ.
Pubblicani e prostitute, cioรจ persone che, allโepoca, erano considerate grandissimi peccatori, i primi perchรฉ rubavano denaro e le seconde perchรฉ davano luogo a condotte immorali, saranno preferiti, avranno possibilitร maggiore di entrare nel Regno dei Cieli rispetto ai sacerdoti, a coloro i quali si occupavano delle cose di Dio.
Perchรจ?
Perchรจ i primi โ hanno creduto a Giovanni โ, si sono convertiti, hanno dato una svolta alla loro vita, i secondi, invece, sono rimasti solo alla pronuncia, con la bocca, del loro โ Si โ, ma non vi hanno mai dato fattivo seguito, mai si sono veramente impegnati a convertire le loro vite.
E allora oggi questo monito viene a me, a te.
Ognuno รจ chiamato ad esaminarsi e a comprendere se รจ un uomo che ha detto: โ Si Signore โ ma poi non รจ mai andato nella vigna o รจ uno che ha detto โ no โ a Cristo ma poi si รจ pentito.
Se dovessimo scoprire di far parte del novero dei primi, le letture di questa Domenica sono perfette per darci una scossa e per indurci, immediatamente, a pentirci e aโฆ.โ correre a lavorare nella vigna โ.
Buona Domenica e buona riflessione a tutti.