Fabrizio Giannini – Commento al Vangelo di domenica 28 Maggio 2023

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Perché Gesù soffia sugli Apostoli e dona loro lo  Spirito Santo raccomandando di perdonare i peccati? Comincia col far vedere le mani e il fianco. Ma perché? Voglio capirci di più. Credo che mostri le mani forate dai chiodi per far capire che si deve perdonare fino a rimetterci la vita, poi fa vedere il fianco squarciato dalla lancia perché ne è uscito sangue ed acqua e da li è scaturita la Chiesa, quindi essa stessa è frutto di perdono smisurato, poi dona lo Spirito perché si possa avere la forza di fare come lui, cioè perdonare sempre, sempre, sempre. Si, credo sia la più logica spiegazione.

Ma tutto questo ci basta oggi per essere suoi veri testimoni?. Eppure gli elementi ci sono tutti. Il Battesimo ci ha resi figli di Dio liberandoci dalla morte eterna, la Confermazione, attraverso i doni dello Spirito Santo, ci ha resi capaci di confermare gli impegni presi a nostro nome da Papà e Mamma. Tutto questo (e tanto altro), ci fà appartenere ad una grandissima famiglia che ha un nome e cognome: CHIESA e AMORE, però quant’è difficile farvi parte. Nessuno ci caccia, per carità, ma quante volte ce ne allontaniamo. Nonostante Cristo sia ritornato al Padre donando lo Spirito e raccomandando di perdonare, noi ci distacchiamo perché non riusciamo a rimettere i peccati.

Cristo ci usa quotidianamente misericordia e col Sacramento della riconciliazione (attraverso i suoi Ministri) perdona ciò che ci fa scappare di casa. Ma il nostro pentimento e il proposito di ravvedimento quanto durano? Entriamo nel confessionale pronti a umiliarci e chiedere scusa ma spesso ne usciamo e dopo un po’ ricominciamo, che so…a pretendere le scuse degli altri. Il peccato ci perseguita? No, spesso siamo noi che lo inseguiamo per accaparrarcelo, e lo facciamo perché la strada che ci propone è più semplice da percorrere. Quanto è difficile perdonare! Ma guardiamo come siamo ridotti.

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Dov’è quella carità che tutto copre, spera, sopporta?….dov’è Dio? Famiglie divise dove fratelli e sorelle non si parlano, figli che non rispettano i genitori, coppie che si tradiscono come niente fosse, gente disposta a tutto pur di avere un pizzico più degli altri…e potrei continuare all’infinito…e allora  mi chiedo ancora dove sei Dio? Ma c’è, sta sempre con me! e continuamente mi mostra quelle mani bucate dai chiodi che altro non sono tutte le cose che ho elencato poc’anzi.

Sta qui a farmi vedere che esisto perché  è da quello squarcio del suo costato che sono nato! Sta qui per dirmi che lui mi perdona sempre e mi dà la possibilità, con la forza dello Spirito, di perdonare. Mi ricorda che io per primo, seppur peccatore, sono stato amato senza se e senza ma. Allora devo imparare anche io ad amare senza se e senza ma. Mi accorgerò di esserne capace quando sentirò che la pace, la stessa augurata da Gesù agli Apostoli, avrà invaso il mio cuore. A quel punto allora, anche un altro invasore mi avrà conquistato: LO SPIRITO SANTO!

Chi è Fabrizio Giannini-Diacono

Fabrizio (Assisitente diocesano dell’ Apostolato del Mare) è diacono permanente dal 2015, faceva il comandante sulle navi ed ora lo è sulla piattaforma petrolifera a Civitavecchia. Cerca di coniugare vita familiare (Moglie una Figlia di 28 anni ed un Angelo in cielo che aveva 7 anni) e di ministero nel migliore dei modi e crede che questo sia uno di quelli per portare la parola di Dio a tutti i fratelli.


Foto di Manuel da Pixabay