Fabrizio Giannini – Commento al Vangelo di domenica 22 Ottobre 2023

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Buoni Cristiani e onesti cittadini.” Non è uno slogan ma ciò che dovremmo essere. D’altronde, il messaggio evangelico non si scosta molto dalla legge civile. Le dieci parole educano i figli di Dio a vivere nel rispetto suo e del prossimo.

La leggi dello Stato a loro volta, indicano quali sono le regole per condividere onestamente la cosa pubblica con gli altri cittadini. In ambedue i casi, a meno che non si viva in una dittatura, il libero arbitrio consente di osservare o meno la legge. Quella del Signore, esordisce con l’amore che si deve a Lui e prosegue immediatamente con l’altra che addirittura viene definita simile alla prima e cioè quella di amare il prossimo come se stessi.

Dice Gesù che da questi due comandi dipendono tutta la Legge e i Profeti. In queste ultime domeniche, abbiamo assistito continuamente alle domande insidiose  rivolte a Gesù dai rappresentanti di questo o quel gruppo religioso e attraverso le parabole delle scorse settimane, abbiamo capito quanto è difficile la pacifica convivenza tra gli uomini.

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Gli interessi, anche quelli più esili, finiscono per diventare l’unica ragione di vita e regolano i comportamenti in maniera tale che ognuno possa avere quel benessere solo materiale il quale consente di vivere con la regola “non ti disturbo e tu non mi disturbare”. E’ ormai normale comportarsi così e non dovrebbe esserlo per il cristiano.

Ma allora come convive quest’ ultimo con la polis? San Paolo in Rm 13- 1,7, ricorda che occorre prestare obbedienza leale alle autorità dello stato. Guai se non fosse così. Il Cristiano non si pone il problema dell’osservanza delle leggi civili perché basa il suo comportamento sulla legge divina, quella che si erge sull’ amore e il rispetto.

Gesù, come scrivevo prima, veniva incitato dai vari politici dell’epoca a dare una risposta, la quale, qualunque fosse stata, lo avrebbe fatto emergere come traditore del popolo che aspettava il Messia e voleva uscire dalla dittatura romana, oppure come un sovversivo anti romano. Egli capisce bene le intenzioni. Non è un politico e non vuole farsi propaganda elettorale. Non ne ha bisogno.

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Cristo, liberatore della coscienza ottusa dell’uomo, nella moneta che gli viene presentata, vede non un dio ma Cesare ivi impresso, al quale erano affidate le sorti della polis, e in quella polis il cristiano bene o male doveva viverci, così, lo invita a pagare il tributo. Poi però, prosegue dicendo di dare a Dio ciò che è di Dio.

E di Dio è l’ uomo! Come scriveva Benedetto XVI°: “Dio ha creato il mondo per iniziare una storia di amore con l’uomo. Egli lo ha creato perché ci fosse l’amore”. In poche parole, Dio vuole che l’uomo, dirigente o semplice cittadino, renda allo stato quanto dovuto al fine della crescita del bene comune, ma gli chiede a sua volta, di rendere a fratelli e sorelle, l’amore col quale è stato creato.

E’ l’unica “tassa” che vuole da lui. Questo lo renderà, concludendo così come ho iniziato, “buon Cristiano e onesto cittadino”.

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Mt 22, 15-21 | Fabrizio Giannini 35 kb 1 downloads

Ventinovesima domenica del tempo ordinario – 22 ottobre 2023 …
Chi è Fabrizio Giannini-Diacono

Fabrizio (Assisitente diocesano dell’ Apostolato del Mare) è diacono permanente dal 2015, faceva il comandante sulle navi ed ora lo è sulla piattaforma petrolifera a Civitavecchia. Cerca di coniugare vita familiare (Moglie una Figlia di 28 anni ed un Angelo in cielo che aveva 7 anni) e di ministero nel migliore dei modi e crede che questo sia uno di quelli per portare la parola di Dio a tutti i fratelli.


Foto di Mirosław i Joanna Bucholc da Pixabay