Alla fine della nostra vita, quando ci verrร chiesto conto di come lโavremo spesa, un evento potrebbe sorprenderci: โIn quel giorno molti mi diranno: โSignore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome?
E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demรฒni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?โ. Ma allora io dichiarerรฒ loro: โNon vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate lโiniquitร !โ. La possibilitร di trascorrere unโintera vita tra preghiere, pratiche religiose e vari ambienti ecclesiali e non ottenere che un disconoscimento da parte del Signore, dovrebbe essere come un campanello dโallarme che fa indirizzare la nostra attenzione su ciรฒ su cui stiamo costruendo realmente la nostra vita.
Cosa sto utilizzando come fondamenta della mia vita? Sabbia o roccia? Apparenza o concretezza? Le folle erano stupite dellโinsegnamento di Gesรน perchรฉ le Sue non erano solo parole e quando si vive nella concretezza, รจ evidente anche agli altri. Nessuno รจ esente dalle maschere, dalla logica dellโapparenza e dalle sole parole.
Quante volte questo riguarda me per primoโฆ ma noi cosa desideriamo? Ecco, se nel nostro cuore cโรจ il desiderio di costruire sulla Roccia, affidiamo questo desiderio al Signore e mettiamoci tutta la nostra buona volontร . Non sarร semplice perchรฉ costruire qualcosa comporta sempre fatica, ma Dio guarda al cuore prima ancora che al prodotto delle nostre azioni e non lascia mai indietro un figlio che desidera vivere da tale.
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AUTORE: Fabrizio Francesco Campus
FONTE: Sito web
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