Devo ammettere che quando il Vangelo si ripropone negli stessi passi a distanza di breve tempo, mi trovo un poโ in crisi. Eppure so che ha unโinfinitร di cose da dirmiโฆ Ma gran parte della fede si gioca sullo sguardo che si ha sulle cose e su Cristo stesso. E lโampiezza dello sguardo, credo sia direttamente proporzionale allโapertura del cuore. Oggi mi sento di soffermarmi su una frase in particolare, che Gesรน pronuncia verso la fine di questo passo: โSe non altro, credetelo per le opere stesse.โ.
Guardando alle opere che il Signore ha compiuto e compie, รจ difficile non esserne attratti. Ma una cosa รจ esserne attratti, unโaltra รจ rimanere in Lui. Come lo riconosciamo questo? Dalle opere che compiamo a nostra volta, da cosa coltiviamo nel cuore. Ci sono situazioni in cui ciรฒ che coltiviamo nel nostro cuore viene fuori e ci fa accorgere che cโรจ un poโ di tutto. Sta a noi, allora, scegliere cosa potare e cosa no.
Ci sono cose che, se tagliate, non portano semplicemente a una mancanza ma diventano il principio di una nuova vita, di uno sguardo nuovo, di un cuore piรน aperto, di un cristianesimo autentico. In Paradiso cโรจ un posto anche per noi ed รจ da qui che siamo chiamati a essere pronti per occuparlo e poter cosรฌ vedere il Volto del Padre nella Sua pienezza.
AUTORE: Fabrizio Francesco Campus
FONTE: Sito web
SITO WEB
CANALE YOUTUBE
PAGINA FACEBOOK
TELEGRAM
INSTAGRAM
TWITTER
- Pubblicitร -
