Anche questa domenica siamo sulle sponde del Giordano, e siamo dinanzi alla testimonianza di Giovanni Battista. Azzardando unโespressione, possiamo dire che siamo al cospetto della โprofessione di fedeโ di Giovanni.
Di solito quando si menziona tale manifestazione, si ricorda sempre Simon Pietro a Cesarea di Filippo (Mt 16, 16: ยซTu sei il Cristo, il Figlio del Dio viventeยป, in sinossi con Mc 8, 29 e Lc 9, 20. Nota curiosa come in queste tre somme professioni, prima che Pietro prenda la parola, viene risposto a Gesรน che la gente crede che lui sia proprio Giovanni Battista). In realtร i Vangeli sono pieni di testimoni che rendono โprofessione di fedeโ su Gesรน, primo fra tutti il demonio (cf. Mc 1, 24: ยซChe cโentri con noi, Gesรน Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dioยป). Possiamo ricordarne tre proprio nel Vangelo secondo Giovanni: Natanaele (Gv 1, 49: ยซRabbรฌ, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re dโIsraele!ยป); Marta (Gv 11, 27: ยซSรฌ, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondoยป) e Tommaso (Gv 20, 28: ยซMio Signore e mio Dio!ยป).
E un quarto testimone รจ proprio lโodierno Giovanni Battista (si precisa che il Vangelo secondo Giovanni รจ โcostruitoโ tecnicamente come un grande processo a Gesรน).
Che lo Spirito Santo renda la nostra testimonianza priva di ogni vergogna.
Data la premessa or ora proposta, la parola che sceglieremo questโoggi viene quasi da sรฉ: TESTIMONIร.
Essa si trova al versetto 32 (ยซemartรนresenยป), e, sotto altra coniugazione, al versetto 34 (ยซho testimoniatoยป, in greco ยซmemartรนrekaยป): il verbo in questione, ovvero da cui derivano le forme coniugate presenti nel testo evangelico, รจ ยซmarturรจoยป.
Come al solito, per rendere piรน comprensibile il percorso e lo sviluppo del discorso, segniamo le tappe del nostro tracciato.
Primo punto
Non crea problemi il verbo in esame, ovvero ยซmarturรจoยป, che si traduce cosรฌ come lo ascoltiamo o leggiamo: ยซtestimoniare/attestareยป. Ma se proseguiamo, come al solito, nello scavo del termine, possiamo estrapolare notevoli espressioni di senso.
Secondo punto
Il verbo ยซmarturรจoยป รจ espressione del sostantivo ยซmร rtusยป che significa logicamente ยซtestimoneยป, ma di particolare interesse รจ proprio la sua radice (ยซsmaratiยป) che intende ยซricordarsiยป: non รจ difficile la connessione tra il ยซtestimoneยป (che รจ colui che ricorda) e il ยซricordareยป (che รจ esercizio proprio del testimone).
Direttamente connesso a ยซmร rtusยป รจ lโaggettivo latino (facilmente riscontrabile anche in italiano) ยซmemorยป, che significa ยซmemore/che_ricordaยป. Tuttavia รจ interessante ascoltare il greco e lโebraico che vibrano sotto ยซmร rtusยป (una nota: i Vangeli, nel loro testo originale, sono tutti scritti in greco, ma si puรฒ ritenere che essi, con buona possibilitร , derivino da scritti precedenti in ebraico; รจ certo, comunque, che rispecchiano palesemente lโambito semitico a cui appartenevano i relativi redattori, nonchรฉ la vicenda raccontata).
1-Ebbene, partiamo dal greco.
Nel nome ยซmร rtusยป รจ presente il verbo ยซmimnรจskoยป ovvero ยซricordareยป, e, in conseguenza di ciรฒ, anche un sostantivo fondamentale per noi: ยซmnemรจionยป che significa ยซsepolcroยป (Cf. Sepolcro โ Smettiamola di dirci: โBuona Pasquaโ): non รจ forse vero che il ยซsepolcro vuotoยป รจ il supremo ยซtestimoneยป della Risurrezione, in quanto ci ยซricordaยป la definitiva vittoria del Signore Gesรน sulla morte?
2-Ma da qui, occorre scendere ancora.
Il greco ยซmimnรจskoยป respira il verbo ebraico ยซzakร rยป, che significa ยซricordarsiยป: ma ยซzakร rยป non รจ un semplice ยซricordare/far_tornare_alla_menteยป, poichรฉ da esso viene il sostantivo ยซzikkarรฒnยป ovvero ยซmemorialeยป, che significa ยซmemoria_attualizzanteยป (il ยซmemorialeยป, infatti, รจ quando il fatto ricordato viene reso presente; รจ attualizzare lโevento di cui si fa memoria, in modo che lo si renda contemporaneo e partecipato, cosรฌ come ne parteciparono i primi che lo sperimentarono).
Ecco, allora, chi รจ il testimone di Cristo: รจ colui che non solo fa memoria del Signora, ma lo rende presente e sperimentabile (una nota curiosa: Giovanni Battista รจ figlio di Zaccaria; il nome di questโultimo viene proprio da ยซzakร rยป).
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Terzo punto
Dalla stessa radice di ยซmร rtusยป viene il sostantivo greco ยซmรจrimnaยป.
Esso significa ยซpensiero/curaยป, ma anche ยซansietร /affannoยป.
Interessante al tal proposito รจ il termine latino che deriva da ยซmรจrimnaยป, ovvero ยซmoraยป, che, come in italiano, significa ยซritardoยป, ma vale anche ยซostacolo/impedimentoยป.
A ben riflettere sembra tutto un poโ paradossale: chi ha ยซpensieroยป di una cosa, o su una cosa, come puรฒ ยซritardareยป? Ma รจ altrettanto vero che gli ยซaffanniยป (ovvero i ยซpensieri esasperatiยป) sono ยซostacoliยป alla puntualitร (ovvero portano al ยซricordarsi [se va bene] in ritardoยป).
Quarto punto
Per dare sviluppo al discorso aperto al punto precedente, occorre analizzare un altro termine greco legato a ยซmร rtusยป e ยซmรจrimnaยป, che รจ precisamente lโaggettivo ยซmรจrmerosยป che significa ยซpieno_di_cureยป, ma anche ยซmolestoยป.
ร un poโ lo stesso discorso del punto precedente: troppe attenzioni generano morbositร .
Ebbene, possiamo, quindi, riscontrare delle criticitร legate allโessere testimoni, ovvero alla testimonianza, anche in connessione con il Signore Gesรน?
Certamente si!
Ne individuiamo solo tre.
1-se il pensiero, il ricordo, verso il Signore รจ motivo di ansia, di affanno, esso non รจ piena testimonianza: significa che viene prima ยซioยป, non ยซDioยป. Seguire Gesรน e i sui precetti non รจ un dovere, da quale scaturisce una retribuzione, ma รจ immensa gioia che viene da una nostra libera scelta;
2-se la cura, il ricordo, verso il Signore รจ invasamento (eccitazione/esaltazione), esso non รจ piena testimonianza: significa che viene prima ยซmioยป, non ยซDioยป. Seguire Gesรน e i sui precetti non รจ una esclusiva di pochi, ma รจ ยซcattolicitร ยป (dal greco ยซkatholikรฒsยป ovvero ยซuniversaleยป);
3- se il pensiero, la cura, il ricordo verso il Signore, รจ considerato un ostacolo al piacere (ma quale piacere cโรจ fuori dal Signore!) della vita, un impedimento al godersi la vita, bisogna stare bene attenti coi tempi: il Signore non bada al ritardo, nรฉ fa pagare una mora a chi lo abbraccia alla fine, fosse anche lโultimo istante, lโultimo respiro, perchรฉ se lโuomo non si ricorda di Dio, Dio si ricorda sempre dellโuomo (cf. Lc 23, 42: ยซGesรน, ricordati [in greco รจ proprio ยซmnรจsthetiยป, ovvero coniugato da ยซmimnรจskoยป] di me quando entrerai nel tuo regnoยป). Ma giunta la scadenza, non cโรจ proroga alcuna: chi avrร scelto liberamente di perseverare fino alla fine nel ritardare, egli stesso, non Dio, sceglierร di porre per lโeternitร un ostacolo tra lui e il Signore.
Quinto punto
Chiudiamo ritornando al testo evangelico odierno. Giovanni Battista dice: ยซEcco lโagnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!ยป.
Il termine ยซpeccatoยป in greco รจ ยซamartรฌaยป.
Tale sostantivo deriva dal verbo ยซamartร noยป che in primo luogo non significa ยซpeccareยป, ma ยซnon_raggiungere/non_centrareยป (come dicevamo allโinizio, interessante รจ ascoltare il sottofondo ebraico dei Vangeli: ebbene, in ebraico la parola ยซpeccatoยป รจ ยซhattร ยป che ha come significato originario quello di ยซmancare_il_bersaglioยป). La radice di ยซamartรฌaยป (ยซmrsyatiยป), infatti, esprime il concetto di ยซtrascurareยป.
Ebbene, pur se ยซmarturรจoยป (radice ยซsmaratiยป ovvero ยซricordarsiยป) e ยซamartร noยป (radice ยซmrsyatiยป ovvero ยซtrascurareยป) hanno, in apparenza, derivazioni radicali lessicalmente e graficamente diverse, esse, tuttavia, sono chiaramente dello stesso ceppo fonetico e semantico.
Riflettiamo: il ยซricordarsiยป รจ un ยซcurarsi_diยป (cf. il terzo punto di sopra); il ยซnon_ricordarsiยป รจ un ยซtras_curareยป, ovvero un ยซa(privativo)_martร noยป.
Il ยซpeccatoยป, quindi (ยซa_martรฌaยป, ovvero ยซa_martร noยป), altro non รจ che un ยซa_mร rtusยป, ovvero รจ ยซnon_ricordo/non_pensiero/non_cura/non_testimonianzaยป del Signore nostro Gesรน Cristo; il peccato รจ esattamente quando la vita ha curato ยซioยป e ยซmioยป invece che ยซDioยป, mancando disastrosamente il Bersaglio.
Certo, la fine del ยซmartireยป (guarda un poโ, in greco ยซmร rtusยป significa tanto ยซtestimoneยป quanto ยซmartireยป), รจ il ยซsepolcroยป (in greco ยซmnemรจionยป, che come abbiamo visto sopra viene sempre da ยซmร rtusยป), ma chi si cura e si ricorda di Gesรน come ยซMartaยป (in greco รจ ยซmร rthaยป, che lessicalmente e graficamente sembra non derivante da ยซmร rtusยป, ma sono, in veritร , lo stesso a livello fonetico e semantico), sperimenterร che il sepolcro non รจ la morte, ma la Risurrezione e la Vita (cf. Gv 11, 25)!

Letture della Domenica
II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO A
Colore liturgico: VERDE
Prima Lettura
Ti renderรฒ luce delle nazioni, perchรฉ porti la mia salvezza.
Dal libro del profeta Isaรฌa
Is 49,3.5-6
Il Signore mi ha detto: ยซMio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterรฒ la mia gloriaยป. Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele – poichรฉ ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza – e ha detto: ยซร troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribรน di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele. Io ti renderรฒ luce delle nazioni, perchรฉ porti la mia salvezza fino all’estremitร della terraยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 39 (40)
R. Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontร .
Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si รจ chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio. R.
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto nรฉ sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: ยซEcco, io vengoยป. R.
ยซNel rotolo del libro su di me รจ scritto
di fare la tua volontร :
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge รจ nel mio intimoยป. R.
Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai. R.
Seconda Lettura
Grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesรน Cristo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corรฌnzi
1 Cor 1,1-3
Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesรน per volontร di Dio, e il fratello Sรฒstene, alla Chiesa di Dio che รจ a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesรน, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesรน Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesรน Cristo!
Parola di Dio
Vangelo
Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1, 29-34
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesรน venire verso di lui, disse: ยซEcco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli รจ colui del quale ho detto: Dopo di me viene un uomo che รจ avanti a me, perchรฉ era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perchรฉ egli fosse manifestato a Israeleยป. Giovanni testimoniรฒ dicendo: ยซHo contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, รจ lui che battezza nello Spirito Santo. E io ho visto e ho testimoniato che questi รจ il Figlio di Dioยป.
Parola del Signore
