Fabio Quadrini – Commento al Vangelo di domenica 17 Gennaio 2021

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Una famosa fiaba racconta di un re che, attanagliato dal timore e dalla vergogna di essere considerato stolto e indegno, affermava di avere addosso un meraviglioso abito, che risultava invisibile, appunto, solo agli stolti e agli indegni. Anche i suoi cortigiani, nonchรฉ lโ€™intera folla dei cittadini alla vista del re, lodavano a gran voce lโ€™estrema eleganza dellโ€™abbigliamento del sovrano, serrati anchโ€™essi dalla morsa del panico di venire infamati per stoltezza e indegnitร .

Solo lโ€™esclamazione di veritร  di un bambino dimostrรฒ la candida e piena libertร : ยซIl re รจ nudo!ยป.

Il Vangelo di oggi, secondo Giovanni, narra lโ€™incontro tra Gesรน e i primi discepoli.
Data la densitร  del contenuto del passo evangelico odierno, riteniamo opportuno focalizzare lโ€™attenzione solamente su un piccolissimo aspetto esegetico.
Concentriamoci sul versetto di Gv 1, 37:

ยซE i suoi due discepoli, sentendolo parlare cosรฌ, seguirono Gesรนยป.

I due discepoli di Giovanni Battista, invero, dopo aver sentito questโ€™ultimo che, fissando lo sguardo su Gesรน, proclamava: ยซEcco lโ€™agnello di Dio!ยป (Gv 1, 36), seguirono il Signore.
In merito ai termini appena sopra evidenziati, poniamo attenzione al greco del testo originale.

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1-ยซparlare-cosรฌยป.
Il verbo utilizzato in greco รจ lalรฉo.
Tuttavia cโ€™รจ una sfumatura che possiamo notare.
Letteralmente il versetto di Gv 1, 37 si potrebbe tradurre cosรฌ:
ยซE i due discepoli di lui [di Giovanni] udirono [Giovanni] parlante (laloลฉntos) e seguirono Gesรนยป.
Ebbene, possiamo rilevare come nel testo greco originale non ci sia lโ€™avverbio ยซcosรฌยป.
Nondimeno codesto avverbio, che la traduzione italiana aggiunge, diviene pennellata fondamentale per caricare di significato il verbo vero e proprio, ovvero ยซparlareยป, nonchรฉ per carpire il senso del messaggio.
Dal contesto che leggiamo o ascoltiamo, la formula ยซparlare-cosรฌยป serve certamente a ribadire come fu proprio lโ€™affermazione che Giovanni Battista proclamรฒ rivolto verso Gesรน (ยซEcco lโ€™agnello di Dio!ยป โ€“ Gv 1, 36) a spingere i suoi discepoli a seguire il Rabbรฌ di Nazaret. Invero, proprio perchรฉ Giovanni Battista disse: ยซEcco lโ€™agnello di Dio!ยป, ergo proprio perchรฉ si espose a ยซparlare-cosรฌยป, i suoi due discepoli lo lasciarono per seguire Gesรน.
Tuttavia, lโ€™analisi del verbo greco lalรฉo ci fa cogliere unโ€™ulteriore tinta circa questo ยซparlare-cosรฌยป.
Una ordinaria, e giustissima, traduzione italiana lo rende tranquillamente e semplicemente con ยซparlareยป, nondimeno tecnicamente, e nel suo fondo radicale, il verbo lalรฉo equivale ad un ยซparlare con un gergo che richiama (o che appartiene a) quello di un bambinoยป.
Difatti al verbo lalรฉo sono esattamente assimilati i termini latini lallo (ยซcantare la ninna nannaยป) e lallus (ยซninna nannaยป), nonchรฉ un termine tecnico italiano, la cosiddetta โ€œlallazioneโ€, ovvero la pronuncia delle prime sillabe da parte del bambino nel primo anno di vita durante il processo di apprendimento del linguaggio.
Ecco allora come tale sottigliezza possa portarci a dare una particolare luce a quel ยซparlare-cosรฌยป di Giovanni Battista.
Sicuramente i discepoli del Battista furono catturati dal contenuto della pronunzia di costui (ยซEcco lโ€™agnello di Dio!ยป โ€“ Gv 1, 36 โ€“ il ยซcosรฌยป pone lโ€™enfasi sul contenuto del ยซparlareยป), ma lo scavo esegetico appena proposto ci puรฒ suggerire come i medesimi discepoli, oltre al forte proclama ascoltato, potrebbero aver potuto percepire come le parole del Battista fossero state pronunziate in un modo del tutto particolare, quasi con un tono che rendeva quel contenuto, di per sรฉ giร  impressionante, estremamente sconvolgente: ยซsentendolo parlare cosรฌยป, ovvero ยซsentendolo pronunciare quellโ€™affermazione-cosรฌ in un modo-cosรฌ, seguirono Gesรนยป. โ€“ il ยซcosรฌยป pone lโ€™enfasi anche sul modo del ยซparlareยป
E questo โ€œmodo-cosรฌโ€ era quello di un โ€œbambinoโ€.
Ma Giovanni Battista era forse un bambino? Oppure parlava forse cianciando, balbettando e pigolando come un neonato?
Cerchiamo di dare un senso a quanto.
Facciamo richiamo ad un altro passo del Vangelo secondo Giovanni:
ยซGli [a Gesรน] disse Nicodรจmo: โ€œCome puรฒ nascere un uomo quando รจ vecchio? Puรฒ forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?โ€ยป (Gv 3, 4).
E questa osservazione fu fatta da Nicodรจmo in risposta alla precedente pronunzia di Gesรน:
ยซGli [a Nicodรจmo] rispose Gesรน: โ€œIn veritร , in veritร  io ti dico, se uno non nasce dallโ€™alto, non puรฒ vedere il regno di Dioโ€ยป (Gv 3, 3), dove il greco รกnothen, tradotto con ยซdallโ€™altoยป, puรฒ significare anche ยซdi nuovoยป.
Ecco, allora, come quel ยซparlare-cosรฌ (come un bambino)ยป di Giovanni Battista non sia una inverosimile indicazione oggettiva, ma rappresenti un decisivo connotato esegetico che rimanda al fatto di come costui avesse giร  pienamente compreso Gesรน; di come costui vivesse giร  in pienezza la presenza di Gesรน; di come costui avesse giร  pienamente compreso come il Regno di Dio fosse venuto, incarnato, in Gesรน, in quanto aveva compiuto in sรฉ la โ€œri-nascita dallโ€™altoโ€ (รกnothen), tornando โ€œbambinoโ€.
Ecco la grandezza di Giovanni Battista, fortemente celebrata da Gesรน: Giovanni Battista era il piรน grande fra i nati di donna (cf. Lc 7, 28) proprio poichรฉ era โ€œbambino nato di nuovo-nato dallโ€™altoโ€ (รกnothen).
E questa grandezza di Giovanni Battista รจ modello a ciascuno di noi, poichรฉ anche ciascuno di noi puรฒ divenire altrettanto grande nel momento in cui torna โ€œbambinoโ€, compiendo la propria ยซri-nascita dallโ€™altoยป (cf. Lc 7, 28). -Ecco, allora, come possiamo dare un ulteriore senso, tra i molteplici offerti dallโ€™esegesi, alle parole di Gesรน che troviamo in Mt 18, 3: ยซIn veritร  io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieliยป. Il fatto di ยซdiventare come bambiniยป puรฒ anche significare, quindi, โ€œri-nascere in altezza (spirituale) come uomini nuoviโ€, pienamente aperti e disponibili al Signore, cosรฌ come suggerito a Nicodรจmo (รกnothen), e cosรฌ come compiuto da Giovanni Battista, il quale โ€œparlava come un bambinoโ€ (laloลฉntos). Si confronti su questa tematica anche lโ€™episodio di Zaccheo (cf. Lc 19, 1-10), il quale ruota tutto quanto proprio attorno al tema della โ€œstaturaโ€ (tanto fisica quanto morale) โ€“ cf. SICOMORO

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2-ยซseguironoยป.
Lโ€™espressione greca utilizzata รจ ecoloรบthesan.
Anche per questo termine รจ assai rilevante la sua radice.
Il verbo akolouthรฉo (da cui la coniugazione ecoloรบthesan) significa, invero, ยซseguire/accompagnareยป, ma in esso vi รจ il tema eleuth- ovvero ยซlibertร ยป.
Difatti lโ€™atto del ยซseguireยป o quello di ยซfarsi compagnoยป sono tali solo se in essi si sperimenta la piena ยซlibertร ยป (un seguire che non รจ libertร  รจ costrizione; un farsi compagno che non รจ liberta รจ imposizione).
Ecco, allora, che permettendoci di traslare in senso evocativo il versetto di Gv 1, 37, potremmo renderlo cosรฌ, chiudendo senza ulteriori commenti questo nostro intervento:

ยซE i suoi due discepoli, sentendolo parlare come un bambino [nel momento in cui esclamรฒ la veritร  circa Gesรน: ยซEcco lโ€™agnello di Dio!ยป], trovarono la libertร  in Gesรนยป.

Fonte

Per gentile concessione di Fabio Quadrini che cura, insieme a sua moglie, anche la rubrica ALLA SCOPERTA DELLA SINDONE: https://unaminoranzacreativa.wordpress.com/category/sindone/


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