Enzo Bianchi – Commento al Vangelo del 7 Dicembre 2025

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In attesa del Veniente

Commento al brano del Vangelo di Mt 3,1-12.

Le immagini della predicazione di Giovanni il Battista sono dure, destano timore, ma in realtร  sono quelle tipiche di tutti i profeti, che hanno annunciato il giorno del Signore. Il Battista perรฒ non vuole che lโ€™attenzione si concentri su di sรฉ e tanto meno vuole apparire lui come il Giudice: costui รจ veniente, anzi sta dietro a lui ed รจ piรน forte di lui. Colui che viene รจ il Giudice che immerge non in acqua, ma nel fuoco escatologico dello Spirito di Dio: non piรน un rito, ma un evento ultimo e definitivo. Giovanni fa lโ€™ultima chiamata alla conversione, prima della venuta del regno dei cieli ormai imminente; nello stesso tempo, manifesta la sua fede in Gesรน, giร  presente tra i suoi discepoli, che presto sarร  manifestato a Israele come โ€œil Venienteโ€.

Prima della venuta del Signore, del giorno del Signore, secondo alcuni esperti delle sante Scritture sarebbe venuto il profeta Elia per preparare il popolo allโ€™incontro con Dio, Salvatore e Giudice. Questa speranza รจ confermata da Gesรน, che perรฒ invita a discernere tale presenza profetica in Giovanni il Battezzatore, venuto tra quelli che non lโ€™hanno riconosciuto ma hanno fatto di lui ciรฒ che hanno voluto (cf. Mt 17,10-13).

Proprio perchรฉ nellโ€™Avvento si attende la venuta del giorno del Signore, e dunque del Figlio dellโ€™uomo, la chiesa ci fa sostare sul ministero di Giovanni: ministero di preparazione della strada per la manifestazione di Gesรน a Israele. La sua predicazione, infatti, รจ piรน che mai attuale in questo tempo โ€œultimoโ€, in cui il Signore viene.

โ€œGiovanni sopraggiungeโ€ (paraghรญnetai) come predicatore nel deserto della Giudea, a sud-est di Gerusalemme, nelle terre attorno al Giordano, affluente del mar Morto. Sembra un profeta dellโ€™antica alleanza, e lo รจ dopo almeno cinque secoli di silenzio della profezia nel popolo di Dio. Ha i tratti del profeta Elia: un vestito di peli di cammello (cf. 2Re 1,8; Zc 13,4), una cintura di cuoio, un nutrimento ascetico fornitogli dai frutti del deserto. Come Elia, chiama il popolo alla conversione, a ritornare al Signore prima del suo giorno: โ€œConvertitevi, perchรฉ il regno dei cieli si รจ avvicinato!โ€.

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A questo annuncio nuovo le folle accorrono da Gerusalemme e dalla Giudea, accogliendo lโ€™invito del profeta: confessano i loro peccati, si fanno responsabili davanti a Dio del male operato, si pentono e con unโ€™azione decisa e vissuta, lโ€™essere immersi da Giovanni nelle acque del Giordano, testimoniano la loro purificazione e il loro mutamento di vita. รˆ come un nuovo inizio, anche perchรฉ Giovanni appare come il profeta designato da Isaia quale annunciatore della definitiva liberazione, del nuovo esodo, della creazione di cieli nuovi e terra nuova (cf. Is 40,1-11).

Giovanni dunque รจ ascoltato dalle folle, ma sa anche discernere al loro interno quanti ricorrono a lui solo per soddisfare la propria religiositร : sono persone che in realtร  non si convertono, non cambiano vita e modo di pensare, ma sono sempre disponibili a vivere riti e a compiere ciรฒ che la religione richiede. Matteo identifica queste persone in farisei e sadducei (attenzione a non tipizzare, soprattutto il primo gruppo!), cioรจ negli uomini religiosi esperti della dottrina e zelanti nel loro comportamento secondo la Legge. Ecco allora lโ€™invettiva del Battista: โ€œRazza di vipere (cf. Sal 140,4)! Chi รจ il vostro vero suggeritore? รˆ colui che vi ispira di sfuggire alla passione per la giustizia di Dio, fingendo e aumentando le azioni rituali?โ€.

Sono credenti che non ascoltano le parole di Giovanni, non riconoscono in lui le parole del Signore, eppure vengono al suo battesimoโ€ฆ Per loro il rito va benissimo, mentre fare la volontร  di Dio e vivere ciรฒ che il rito dovrebbe significare, no! Hanno dentro di sรฉ certezze: sono figli di Abramo, hanno il senso dellโ€™appartenenza al popolo eletto e scelto da Dio, sanno invocare Dio come il Dio con loro. Giovanni perรฒ con la sua predicazione manda in frantumi queste certezze e garanzie: โ€œNon crediate di poter dire dentro di voi: โ€˜Abbiamo Abramo per padre!โ€™, perchรฉ Dio puรฒ creare figli di Abramo dalle pietre del desertoโ€. Ormai il giorno del Signore รจ vicino e il Giudice si sta manifestando come una scura che abbatte alla radice lโ€™albero che non dร  frutti buoni, destinandolo al fuoco.

Le immagini della predicazione del Battista sono dure, destano timore, ma in realtร  sono quelle tipiche di tutti i profeti, che hanno annunciato il giorno del Signore a quanti contraddicevano la sua volontร  vivendo invece formalmente (cioรจ da ipocriti!) lโ€™alleanza con Dio. Giovanni mette in luce quella rottura che sarร  portata a pienezza da Gesรน: rottura con i legami di sangue, con lโ€™appartenenza etnica. Figli di Abramo lo si รจ non per appartenenza carnale, ma perchรฉ si vive lโ€™obbedienza e lโ€™adesione a Dio da lui vissute, dirร  Paolo (cf. Rm 4,1-3; Gal 3,6).

Giovanni perรฒ non vuole che lโ€™attenzione si concentri su di sรฉ e tanto meno vuole apparire lui come il Giudice: costui รจ veniente, anzi sta dietro (opรญso) a lui ed รจ piรน forte di lui. Il Battista non si sente nemmeno degno di essere suo servo, portandogli i sandali. Colui che viene รจ il Giudice che immerge non in acqua, ma nel fuoco escatologico dello Spirito di Dio: non piรน un rito, ma un evento ultimo e definitivo. Giovanni fa dunque lโ€™ultima chiamata alla conversione, prima della venuta del regno dei cieli ormai imminente; nello stesso tempo, manifesta la sua fede in Gesรน, giร  presente tra i suoi discepoli, che presto sarร  manifestato a Israele come โ€œil Venienteโ€ (ho erchรณmenos: Mt 11,3; 21,9; 23,39). Solo a lui spetta il giudizio definitivo, descritto dal suo precursore con unโ€™immagine apocalittica: โ€œTiene in mano il ventilabro, per separare la pula dal buon grano. Al passaggio del vento la pula sarร  portata via e poi bruciata, mentre il grano sarร  raccolto nei granaiโ€.

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Sรฌ, di fronte a questi annunci e a queste immagini รจ doveroso provare sentimenti di timore. Il giudizio รจ un evento serio ma, quando avverrร , sarร  nientโ€™altro che la manifestazione di ciรฒ che ciascuno di noi ha operato ogni giorno, scegliendo il bene o il male. Siamo noi stessi a darci il giudizio, ora e qui: il giudizio non รจ una spada di Damocle che pende sulla nostra testa, ma un evento che decidiamo oggi. Ecco come la chiesa ci attualizza la predicazione di Giovanni il Battista sulla venuta gloriosa del Figlio dellโ€™uomo.

Per gentile concessione dal blog di Enzo Bianchi.

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