In attesa del Veniente
Commento al brano del Vangelo di Mt 3,1-12.
Le immagini della predicazione di Giovanni il Battista sono dure, destano timore, ma in realtร sono quelle tipiche di tutti i profeti, che hanno annunciato il giorno del Signore. Il Battista perรฒ non vuole che lโattenzione si concentri su di sรฉ e tanto meno vuole apparire lui come il Giudice: costui รจ veniente, anzi sta dietro a lui ed รจ piรน forte di lui. Colui che viene รจ il Giudice che immerge non in acqua, ma nel fuoco escatologico dello Spirito di Dio: non piรน un rito, ma un evento ultimo e definitivo. Giovanni fa lโultima chiamata alla conversione, prima della venuta del regno dei cieli ormai imminente; nello stesso tempo, manifesta la sua fede in Gesรน, giร presente tra i suoi discepoli, che presto sarร manifestato a Israele come โil Venienteโ.
Prima della venuta del Signore, del giorno del Signore, secondo alcuni esperti delle sante Scritture sarebbe venuto il profeta Elia per preparare il popolo allโincontro con Dio, Salvatore e Giudice. Questa speranza รจ confermata da Gesรน, che perรฒ invita a discernere tale presenza profetica in Giovanni il Battezzatore, venuto tra quelli che non lโhanno riconosciuto ma hanno fatto di lui ciรฒ che hanno voluto (cf. Mt 17,10-13).
Proprio perchรฉ nellโAvvento si attende la venuta del giorno del Signore, e dunque del Figlio dellโuomo, la chiesa ci fa sostare sul ministero di Giovanni: ministero di preparazione della strada per la manifestazione di Gesรน a Israele. La sua predicazione, infatti, รจ piรน che mai attuale in questo tempo โultimoโ, in cui il Signore viene.
โGiovanni sopraggiungeโ (paraghรญnetai) come predicatore nel deserto della Giudea, a sud-est di Gerusalemme, nelle terre attorno al Giordano, affluente del mar Morto. Sembra un profeta dellโantica alleanza, e lo รจ dopo almeno cinque secoli di silenzio della profezia nel popolo di Dio. Ha i tratti del profeta Elia: un vestito di peli di cammello (cf. 2Re 1,8; Zc 13,4), una cintura di cuoio, un nutrimento ascetico fornitogli dai frutti del deserto. Come Elia, chiama il popolo alla conversione, a ritornare al Signore prima del suo giorno: โConvertitevi, perchรฉ il regno dei cieli si รจ avvicinato!โ.
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A questo annuncio nuovo le folle accorrono da Gerusalemme e dalla Giudea, accogliendo lโinvito del profeta: confessano i loro peccati, si fanno responsabili davanti a Dio del male operato, si pentono e con unโazione decisa e vissuta, lโessere immersi da Giovanni nelle acque del Giordano, testimoniano la loro purificazione e il loro mutamento di vita. ร come un nuovo inizio, anche perchรฉ Giovanni appare come il profeta designato da Isaia quale annunciatore della definitiva liberazione, del nuovo esodo, della creazione di cieli nuovi e terra nuova (cf. Is 40,1-11).
Giovanni dunque รจ ascoltato dalle folle, ma sa anche discernere al loro interno quanti ricorrono a lui solo per soddisfare la propria religiositร : sono persone che in realtร non si convertono, non cambiano vita e modo di pensare, ma sono sempre disponibili a vivere riti e a compiere ciรฒ che la religione richiede. Matteo identifica queste persone in farisei e sadducei (attenzione a non tipizzare, soprattutto il primo gruppo!), cioรจ negli uomini religiosi esperti della dottrina e zelanti nel loro comportamento secondo la Legge. Ecco allora lโinvettiva del Battista: โRazza di vipere (cf. Sal 140,4)! Chi รจ il vostro vero suggeritore? ร colui che vi ispira di sfuggire alla passione per la giustizia di Dio, fingendo e aumentando le azioni rituali?โ.
Sono credenti che non ascoltano le parole di Giovanni, non riconoscono in lui le parole del Signore, eppure vengono al suo battesimoโฆ Per loro il rito va benissimo, mentre fare la volontร di Dio e vivere ciรฒ che il rito dovrebbe significare, no! Hanno dentro di sรฉ certezze: sono figli di Abramo, hanno il senso dellโappartenenza al popolo eletto e scelto da Dio, sanno invocare Dio come il Dio con loro. Giovanni perรฒ con la sua predicazione manda in frantumi queste certezze e garanzie: โNon crediate di poter dire dentro di voi: โAbbiamo Abramo per padre!โ, perchรฉ Dio puรฒ creare figli di Abramo dalle pietre del desertoโ. Ormai il giorno del Signore รจ vicino e il Giudice si sta manifestando come una scura che abbatte alla radice lโalbero che non dร frutti buoni, destinandolo al fuoco.
Le immagini della predicazione del Battista sono dure, destano timore, ma in realtร sono quelle tipiche di tutti i profeti, che hanno annunciato il giorno del Signore a quanti contraddicevano la sua volontร vivendo invece formalmente (cioรจ da ipocriti!) lโalleanza con Dio. Giovanni mette in luce quella rottura che sarร portata a pienezza da Gesรน: rottura con i legami di sangue, con lโappartenenza etnica. Figli di Abramo lo si รจ non per appartenenza carnale, ma perchรฉ si vive lโobbedienza e lโadesione a Dio da lui vissute, dirร Paolo (cf. Rm 4,1-3; Gal 3,6).
Giovanni perรฒ non vuole che lโattenzione si concentri su di sรฉ e tanto meno vuole apparire lui come il Giudice: costui รจ veniente, anzi sta dietro (opรญso) a lui ed รจ piรน forte di lui. Il Battista non si sente nemmeno degno di essere suo servo, portandogli i sandali. Colui che viene รจ il Giudice che immerge non in acqua, ma nel fuoco escatologico dello Spirito di Dio: non piรน un rito, ma un evento ultimo e definitivo. Giovanni fa dunque lโultima chiamata alla conversione, prima della venuta del regno dei cieli ormai imminente; nello stesso tempo, manifesta la sua fede in Gesรน, giร presente tra i suoi discepoli, che presto sarร manifestato a Israele come โil Venienteโ (ho erchรณmenos: Mt 11,3; 21,9; 23,39). Solo a lui spetta il giudizio definitivo, descritto dal suo precursore con unโimmagine apocalittica: โTiene in mano il ventilabro, per separare la pula dal buon grano. Al passaggio del vento la pula sarร portata via e poi bruciata, mentre il grano sarร raccolto nei granaiโ.
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Sรฌ, di fronte a questi annunci e a queste immagini รจ doveroso provare sentimenti di timore. Il giudizio รจ un evento serio ma, quando avverrร , sarร nientโaltro che la manifestazione di ciรฒ che ciascuno di noi ha operato ogni giorno, scegliendo il bene o il male. Siamo noi stessi a darci il giudizio, ora e qui: il giudizio non รจ una spada di Damocle che pende sulla nostra testa, ma un evento che decidiamo oggi. Ecco come la chiesa ci attualizza la predicazione di Giovanni il Battista sulla venuta gloriosa del Figlio dellโuomo.
Per gentile concessione dal blog di Enzo Bianchi.
