don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 31 Maggio 2023

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“A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?”

La Vergine Maria compie un primo passo verso la cugina Elisabetta che lascia il segno. Non รจ semplicemente una cugina che visita l’altra parente in attesa. Qui รจ la Madre di Dio che si reca in visita a chi รจ piรน prossima e bisognosa tra i consanguinei. รˆ proprio dalle dinamiche familiari, dai piรน prossimi che Maria comincia a manifestare in che modo assume il suo ruolo unico di Madre del Creatore.

Si mette in ascolto, si mette a servizio, fa il primo passo verso chi ha bisogno. A volte ci รจ piรน facile vivere la fede al di fuori delle dinamiche familiari che al loro interno. Dinanzi alle incomprensioni e ai litigi che possono accadere tra i parenti, ci รจ piรน difficile reagire secondo il Vangelo. Maria invece fa entrare Dio nella casa di Elisabetta.

Non lo fa con grandi annunci, ma con gesti concreti. Non tiene in considerazione la sua dignitร , ma la vive proprio come offerta di se’, si mette a disposizione in ciรฒ che รจ piรน ordinario, nella faccende di casa. Un primo passo in cui con generositร  e spontaneitร  si prodiga ancor prima che le possa venir chiesto. Non c’รจ caritร  piรน umile di quella che รจ data per scontato, che si considera ovvia proprio a motivo della parentela o dei legami piรน stretti.

In breve

Piรน un gesto di caritร  si considera ovvio e dovuto, piรน esso รจ umile quando lo compi senza mettere in conto nessun tipo di riconoscenza, di ricambio, o di merito.

โœ๏ธย Commento al brano del Vangelo di: โœย Lc 1,39-56

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