don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 13 Marzo 2022

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“Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto”  

La preghiera di Gesù ha influito profondamente sulla sua persona, a tal punto da cambiarne il volto e la lucentezza delle vesti. Certamente la preghiera di Gesù era unica. La consapevolezza e l’intensità della preghiera del Figlio di Dio erano molto peculiari. Ma non dobbiamo dimenticare la dimensione umana della preghiera di Gesù, che ha condiviso con ognuno di noi.

Già nell’Antico Testamento è narrato che quando Mosè compariva dinanzi a Dio la pelle del suo volto diventava luminosa a tal punto che doveva coprirla con un velo (Es 34,30). La preghiera trasfigura ogni uomo. E questa trasfigurazione più è profonda, più si rende evidente nel cuore, nella mente, fino a dare una nuova fisionomia anche al volto, al corpo, a tutta la persona. A volte si percepisce subito se qualcuno è un uomo di preghiera, un uomo di Dio.

Sembra “leggero”, pur vivendo nel mondo, sembra non appartenergli, non concedergli nulla, nessuno spazio nel proprio cuore. Non aspettare di giungere al limite delle tue forze. Prega. Rimani al cospetto di Dio con la mente e con il cuore. E sarà visibile anche sul tuo volto, attraverso di te.

In breve

La preghiera ha una forza trasfigurante sull’uomo. Più l’uomo vive di preghiera e rimane al cospetto di Dio con la mente e il cuore, e più il Signore dimora in lui, e la Sua luce si riflette sul suo volto.


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