don Vincenzo Leonardo Manuli – Commento al Vangelo del 25 Settembre 2022

453

Cโ€™รจ una relazione traย lโ€™aldilร ย eย lโ€™aldiquร , e quando non ci si accorge si scava un enorme fossato, una distanza esistenziale, e ciรฒ non รจ umano, tantomeno รจ la vita che Dio aveva sognato per lโ€™uomo. Dovโ€™รจ Dio in questa parabola? Chi cura leย piagheย di Lazzaro? Perchรฉ il riccoย senza nomeย รจ indifferente allโ€™altro? Cโ€™รจ una invisibilitร  e cecitร , e chi ha perso il cuore, ha perso anche gli occhi.

Indifferenza

Il secolo che viviamo รจ spesso evidenziato perย lโ€™indifferenza,ย lโ€™insensibilitร , nonostante si รจ interconnessi, si dispongono piรน informazioni, il salto di umanitร  non รจ stato fatto. Il vangelo racconta di un ricco che si gode lauti banchetti, e di un povero che non ha nemmeno le briciole per sfamarsi. Quale รจ il peccato del ricco? Addirittura il vangelo non riporta il nome. Lazzaro ha un nome, ma nella vita รจ dimenticato, abbandonato, solo alla fine della sua esistenza cโ€™รจ un capovolgimento. Questa parabola mi offre lโ€™immagine della Calabria, dei tanti poveri, degli esclusi, sรฌ, perchรฉ la Calabria, โ€“ fuori da ogni vittimismo -, รจ una terra abbandonata, mendica attenzione, non ci sono lussi, molti emigrano e vanno lontano. Ci sono tante piaghe come quelle di Lazzaro, inefficienza politica, la โ€˜ndrangheta, il familismo amorale, i servizi sanitari scadenti, dissesto idrogeologico โ€ฆ Nonostante le denunce, cโ€™รจ tanta indifferenza.ย 

Contraddizioni

Questa parabola รจ piena diย contraddizioni, diย capovolgimenti, ma mi chiedo perchรฉ bisogna attendere la fine della vita per cambiare la sorte. Anche nellโ€™aldiquร ย ci sono dei diritti, non basta rifugiarsi nellโ€™eterno. In questo breve racconto mancano gesti umanissimi, manca attenzione e cura, condivisione e solidarietร , non cโ€™รจ nessuna compassione, solo due persone agli antipodi, Nord e Sud, un abisso, e la cosa peggiore รจย lโ€™indifferenza. Solo nellโ€™aldilร , il ricco senza nome, si accorge di aver sbagliato tutto. Bisogna aspettare la fine?

Prendersi cura

Ilย peccatoย del riccoย senza nomeย รจ quello di non essersi accorto che fuori dal suo io, cโ€™รจ una persona bisognosa, egli non scende, non si abbassa, non si commuove. Fuori, prossimo a lui, cโ€™รจ uno scartato, un escluso. Non basta meravigliarsi, occorre agire, si fanno troppe teorie e teoremi, ed รจ chiaro che la parabola avverte noi, noi che siamo i figli di quel ricco che abbiamo la possibilitร  di ascoltare il grido del sofferente, noi che siamo i fratelli di Lazzaro chiamati a tessere relazioni di aiuto.

Finta di niente

Il quadro desolante ma realistico cambia al sopraggiungere della morte, e il ricco solo quando sprofonda nellโ€™Ade si accorge del povero, la cui vista era accecata dallโ€™abbondanza. Non si puรฒ passare davanti ad una situazione e ignorare lโ€™aiuto, le sofferenze. Dio non fa finta di Lazzaro, รจ vicino a chi soffre anche se non ci si accorge, Dio รจ vicino alle lacrime di ogni povero.

SIGNORE AIUTAMI AD ACCORGERMI DELLโ€™ALTRO

  • Sono attento a chi mendica davanti alla mia porta?ย 
  • Quali sono le piaghe della societร  civile e della comunitร  cristiana?ย 

Siamo viandanti che camminano nella notte, siamo sentinelle che scrutano lโ€™aurora, siamo veglianti e vigilanti in attesa dello Sposo. Siamo la lanterna della vita e della fede, e ogni giorno รจ un passo verso il Cielo. Siamo lโ€™impossibile che diventa possibile, perchรฉ lโ€™odio possa trasformarsi in amore, il buio in luce, la guerra in pace, la tristezza in gioia, il pianto in sorriso. Siamo tutte le cose, siamo i colori dellโ€™arcobaleno.


Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link all’articolo del suo blog

Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโ€™Universitร  Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร  Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. []