Laย salvezza del Signoreย รจ per tutti, ma proprio noi, che abbiamo mangiato e bevuto alla sua presenza rischiamo di essere cacciati fuori. Le parole di Gesรน dure, aspre, esprimono esigenze radicali. Quellaย porta strettaย รจ come la cruna di un ago, e per tentare di svegliarci dallโaccidia spirituale, dallโabitudine alla devozione, dal non impegnarci alla sua sequela, egli ci concede tempo per la correzione.
La lotta
In questa settimana ricorre ilย quindicesimo anniversarioย della mia ordinazione presbiteraleย (26.08.2007), e custodisco molto bene la pagina del vangelo di quella sera che era stata proclamata anche per me. Non ricordo nulla dellโomelia, ero emozionato, ma mi rimane quel versetto evangelico dellaย porta stretta, eย quanto รจ stato stretta in questi anni di ministero!ย Ad una domanda sulla salvezza, Gesรน come fa sempre, risponde con una parabola.ย Salvezza?ย Parola straniera nel contesto di oggi. โIl nostro mondo sente il bisogno di salvezza oppure di salvatori?โ (P. C.). Gesรน racconta la salvezza a modo suo, la festa, una porta, una tavola, profumo di pane e di vino, e le parole forti del Signore possono infrangersi contro lโinsensibilitร del cuore. Sono rivolte proprio a noi, che conosciamo i gesti, ascoltiamo la parola, che celebriamo le belle liturgie, ma non ci sfiorano nemmeno, forse perchรฉ ci ritiriamo nel pagare il prezzo della vita donata, della sequela, che non fa sconti a nessuno.
La porta
Gesรน non vuole farci paura, (se ne avessimo ancora da qualche parte), ci avverte, soprattutto quando presumiamo di essere arrivati, sentendoci al riparo dal suo avvertimento. A me piace molto lโimmagine delย Pastoreย che cerca la pecora smarrita (Cfr. V. L. Manuli,ย LโAgnello e il Pastore, Reggio Calabria 2018) e lโha fatto tante volte con me, giร Origene diceva: โIl Buon Pastore, lasciate le novantanove sui monti, discese in questa nostra valle, la valle di lacrime, cercรฒ la pecora, la trovรฒ, la pose sulle sue spalle, la riportรฒโ. La porta รจย il cuore di Gesรนย ed รจ sempre aperta, รจ solo esigente, e senza correzione, nulla si puรฒ ottenere. A lui sta a cuore la nostra salvezza, ci ricorda che รจ un dono entrare nel suo Regno e nondimeno esige che sia conquistato da ognuno. โPurtroppo i nostri gesti liturgici, lโappartenenza alla parrocchia, la frequentazione dei pastori posti dal Signore nella sua chiesa, sovente possono diventare sicurezze false, che quasi ci impediscono di chiederci se quotidianamente siamo operatori di bene, cioรจ abbiamo un comportamento che nutre il bene comune, oppure operatori di male, con parole che dividono e calunniano, con sentimenti di inimicizia e di orgoglio, con comportamenti omissivi, che non fanno il bene e contraddicono la caritร โ (E.B.).
La preghiera
Quando ritornerร troverร la fede sulla terra?ย Il cuore รจ divampato dalla passione del suo amore? Laย tentazioneย di aver dato tutto, laย presunzioneย di avereย la coscienza a posto, di credere di essere nellโintimitร con il Signore, assidui alla sua presenza, ascoltatori della sua Parola, nutriti dai sacramenti, colpisce pastori e discepoli. Laย preghieraย dovrebbe aiutarci a dilatare il cuore e a domandare se stiamo seguendo noi stessi, oppure cโรจ lโinvito e lโurgenza di cambiare strada, il nostro cuore.ย Gesรน brucia dentro di me?ย Laย strada stretta del vangeloย mi scuote, perchรฉ la mia vita alla sequela di Gesรน, umile, povero e crocifisso, ogni giorno si trasformi alla sua misura, e di far entrare nella terra della mia vita un poโ di cielo di Dio.
SIGNORE aiutami a trovare posto nel BANCHETTO del Regnoย
- Ho cura della salvezza della mia anima e lotto per entrare nel Regno?
- Sono solo religioso ma non conformo la mia vita alla sequela del Signore?ย
Siamo viandanti che camminano nella notte, siamo sentinelle che scrutano lโaurora, siamo veglianti e vigilanti in attesa dello Sposo. Siamo la lanterna della vita e della fede, e ogni giorno รจ un passo verso il Cielo. Siamo lโimpossibile che diventa possibile, perchรฉ lโodio possa trasformarsi in amore, il buio in luce, la guerra in pace, la tristezza in gioia, il pianto in sorriso. Siamo tutte le cose, siamo i colori dellโarcobaleno.

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Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโUniversitร Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. […]



