Nella vita non cโรจ persona che almeno una volta ha attraversato momenti di buio, passaggi esistenziali, spirituali, decisivi, e lโimmagine evangelica dellโincontro tra Gesรน e Nicodemo รจ immersa nella notte del cuore, una tappa cruciale e critica che si apre ad un inedito. Chi di noi non รจ passato da questi momenti di prova? Chi di noi non ha fatto questa esperienza? Chi รจ Dio? Cosa significa credere in Dio?
Ricordo il racconto del filosofo Pascal, egli attraversรฒ un momento decisivo, religioso, una notte di fuoco, mistica, difficile, di crisi spirituale che lo condusse a proclamare e balbettando che Dio รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, non dei filosofi e dei dotti, che Egli รจ il Dio di Gesรน Cristo. La fede non รจ una teoria o unโidea, non รจ nemmeno qualcosa di astratto, รจ Gesรน, concretezza storica, il Vivente e il Veniente, non รจ solo una formula di fede ma unโadesione interiore e totale di tutta lโesistenza.
Il vangelo ci racconta questo incontro che avviene di notte: Nicodemo va a trovare Gesรน, un confronto tra due maestri, un incontro luminoso, e per Nicodemo che cercava di capire nella turbolenza del suo animo si apre alla risposta di Gesรน: Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, e questo Figlio viene donato attraverso la crocifissione, la croce, punto massimo su cui mostrerร la sua gloria, soprattutto รจ mandato per amore. ร questo il paradosso su cui si regge la fede cristiana, la passione e la morte di Gesรน non sono un incidente di percorso da dimenticare rapidamente, ma la strada che Dio ha scelto per raggiungere lโumanitร e liberarla dal male, per farla entrare in una vita nuova.
Avrร compreso Nicodemo quello che voleva dire Gesรน? Quantโรจ difficile uscire da alcune logiche umane che intrappolano lโuomo! Lโuomo cerca altra vie,ย la luce รจ venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato piรน le tenebre che la luce,ย in fondo la Bibbia vuole insegnare cheย Dio รจ amore,ย ama lโumanitร ย tanto da dare tutto, perfino il Figlio Unico.ย
Dio si รจ incarnato per salvare il mondo,ย per salvare lโumanitร , non odia il mondo, un rapporto complesso in cui altri passi parlano anche dellโaspetto negativo del mondo, di tutto ciรฒ che รจ contrario al progetto di salvezza di Dio e cโรจ un chiaro e netto rifiuto del suo amore:ย il mondo quindi, non solo lโuomo e la donna, ma anche la foresta, il mare, il ruscello, la montagna, la stella, il filo dโerba, il ventoโฆ E lo ama, questo mondo, a prescindere, senza alcuna condizione, senza restrizioni, come un dato di fatto, una base sicura da cui poter partire,ย commenta Luigi Verdi.
Ritornando allโincontro di Nicodemo con Gesรน, il Figlio rilancia una proposta di salvezza, storica, concreta, qui, oggi; non con la loro giustizia gli uomini salveranno il mondo ma con la loro fede. Il credente puรฒ decidere di guardare a Cristo, al Figlio che non ha paura del mondo, anzi, vi entra per amore e proprio per questo insegna a salire fino in cielo. Per iniziativa di Dio gli uomini si salvano, non con i loro mezzi o sacrifici, ma con la scelta di aderire, ascoltare, credere. Un verbo molto importante questโultimo, credere, Chi crede in lui non รจ condannato; ma chi non crede รจ giร stato condannato, perchรฉ non ha creduto nel nome dellโunigenito Figlio di Dio, cioรจ, aderire, divenire discepoli del Figlio, di considerare la storia dal punto di vista di Dio. Dio ama il mondo e lo abbraccia nel dono del Figlio perchรจ รจ degno di essere salvato, come lโadultera e il buon ladrone, come Zaccheo, e lโaudace emorroissa.
Immagino quellโincontro come un dialogo cuore a cuore, i dubbi, le paure e lโangoscia di Nicodemo saranno spazzati dal vento della crocifissione. Quella รจ una notte importante, un discorso profondo, dove Gesรน parla anche di salire al cielo, e lโevangelista Giovanni ha sempre questo tocco geniale, lโuomo non puรฒ salire al cielo con le sole sue forze, lโunica possibilitร รจ vivere profondamente la propria umanitร come ha insegnato il Figlio dellโuomo, che รจ disceso, cioรจ si รจ incarnato.
Sulla strada della vita cโรจ la croce, aiutaci Signore a non evitarla ma ad abbracciarla con fede.
Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
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Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโUniversitร Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. […]