don Umberto Guerriero – Commento al Vangelo del 28 Marzo 2021

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Ci aveva provato in ogni modo, le aveva tentate davvero tutte, ma non cโ€™era stato verso. A piรน riprese Gesรน aveva rivolto ai suoi discepoli lโ€™annuncio della passione ma, come si suol dire, non cโ€™รจ peggior sordo di chi non vuol sentire. Hanno fatto finta di niente, hanno cercato di dissimulare e di cambiare argomento (Mc 10,35-37), senza alcun pudore, senza timore di sembrare inopportuni; cโ€™รจ stato addirittura chi, come Pietro, ย si รจ preso la briga di rimproverarlo (Mc 8,32).

Ma come dargli torto? Nessuno ha voglia di ascoltare storie tristi; nessuno vuol sentir parlare di ingiustizie e abusi, dolori e guai, tradimenti e violenze, men che mai della morte. Siamo stanchi dei โ€œprofeti di sventuraโ€, anche quando parlano di se stessi, perfino se quella sofferenza รจ il preludio ad una gioia piรน grande. Meglio cambiare musica! Ci vorrebbe qualcosa di leggero, anzi leggerissimo, per esorcizzare la paura e โ€œnon cadere dentro al buco nero che sta ad un passo da noiโ€.

Eppure Gesรน non sembra per niente uno incapace di โ€œgodersi la festaโ€. Amava la compagnia ed era solito intrattenersi a tavola con i personaggi piรน svariati, suscitando proprio per questo motivo diverse perplessitร  e numerose critiche. Non era musone, nรฉ rosicone, tantomeno lamentoso; era invece capace di gioire, anzi addirittura esultare, di fronte alle cose belle della vita.

Ma era anche profondamente consapevole della strada che stava seguendo e di dove lo avrebbe condotto. La sua โ€œcoscienza messianicaโ€ รจ ormai cresciuta e gli appare piรน chiaro quale sarebbe stato lโ€™epilogo di una vita come la sua, vissuta โ€œper gli altriโ€ e non โ€œper se stessoโ€. La liturgia di questa domenica ci aiuta a fare chiarezza su proprio questo, grazie al lungo cammino che ci fa percorrere: dallโ€™ingresso trionfale a Gerusalemme, fino alla tomba sigillata da quella grossa pietra.

La folla festanteโ€ฆ le gridaโ€ฆ le acclamazioniโ€ฆ Gesรน sa bene che non dureranno, ma non arretra neanche di un passo e assapora ogni istante fino in fondo. Rifiuta di essere anestetizzato, anche nel momento della sofferenza piรน estrema. Lui รจ uno che sa vivere il presente con tutto se stesso, attimo dopo attimo.

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La Settimana Santa che si apre innanzi a noi ci aiuti anche in questo: ad essere capaci di saper vivere ogni istante in pienezza, senza essere schiavi di rimpianti, recriminazioni e sensi di colpa che vengono dal passatoโ€ฆ senza lasciarci imprigionare dalle ansie e dalle paure per il futuroโ€ฆ

Allโ€™inizio del lungo racconto della passione, ci viene consegnata lโ€™immagine della donna protagonista dellโ€™unzione di Betania. โ€œElla ruppe il vaso di alabastro e versรฒ il profumo sul capoโ€ di Gesรน. Non trattiene nulla per sรฉ. Un gesto che appare uno spreco insensato, ma che racconta il suo modo, lโ€™unico possibile, per vivere lโ€™amore vero.

Che questa Pasqua ci insegni ad essere uomini e donne del presenteโ€ฆ di quel presente in cui Dio sceglie di abitare pienamente, โ€œsprecandoโ€ tutto se stesso senza remore, per assaporare ogni attimo della sua infinita storia dโ€™amore con lโ€™umanitร . E non importa se quella strada lo porterร  fino alla croce. Il dono totale della sua vita, quel suo consumarsi per amore, trasformerร  proprio quel legno secco in albero di vita.


AUTORE: don Umberto Guerriero
FONTE: #Vangeloasquarciagola (canale Telegram) – Sito

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