don Umberto Guerriero – Commento al Vangelo del 27 Aprile 2021

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Le parole e le opere sono concordi nel rendergli testimonianza, ma i Giudei pare non vogliano fidarsi e, in preda allo scetticismo piรน radicale, domandano ulteriori conferme. Pretendono di essere sollevati dall’incertezza, vanno in cerca di un’evidenza che cancelli ogni sorta di dubbio.ย 

Forse รจ solo un pretesto, una scusa a cui appellarsi per non credere; forse sono davvero confusi e disorientati; certamente il loro atteggiamento manifesta un profondo disagio. In fondo, si trovano a dover mettere in dialogo un sistema religioso che struttura in maniera rigida la loro vita personale e sociale, attraverso tradizioni e convinzioni profondamente radicate, con la novitร  di Gesรน, che parla e agisce con l’autoritร  del Cristo, ma non perde occasione per sottolineare la sua distanza dall’immagine di Messia che i Giudei si erano costruiti.ย 

La risposta del Nazareno รจ molto netta: ยซVoi non credete perchรฉ non fate parte delle mie pecoreยป. Difficile immaginare che Gesรน non sia in grado di comprendere la fatica di un cuore che stenta a credere, che fa un timido passo avanti per poi battere immediatamente in ritirata, schiavo di fantasmi e insicurezze che alimentano le paure di sempre.ย 

Quello che spinge il Maestro ad esprimersi in modo cosรฌ severo ritengo sia tutt’altro. L’ostinazione di quegli uomini gli impedisce di vedere, pur nella fatica, i germogli di quanto si prepara a fiorire, i bagliori di una nuova alba, i segni di una vita che rinasce, di ciรฒ che รจ “giร ” presente anche se “non ancora” in pienezza.ย 

Non sono capaci di vivere quell’inverno in cui si trovano e di coglierne il senso. Non รจ un tempo sospeso, vuoto, inutile. Si tratta piuttosto del tempo della preparazione e della semina, della cura e dell’impegno, della fiducia e dei sogni. Un tempo incerto sรฌ, ma che รจ necessario imparare ad abitare. Il gelo e la neve sono condizioni difficili anche per le piante, eppure sono necessarie a fortificarle e a preparare la nuova fioritura.ย 

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Non possiamo pretendere che tutto sia compiuto prima di fidarci; non possiamo chiedere che la veritร  si imponga in maniera incontrovertibile nella nostra vita. Dio rispetta la nostra libertร , non ci obbliga, ma continua a proporsi a noi come un germoglio da proteggere, come un pegno, una promessa di ciรฒ che sarร  ma ha giร  avuto inizio “qui e ora”.ย 

Quando arriverร  la primavera, seguita poi dall’estate, che cosa raccoglierai se non sarai stato in grado di seminare e coltivare durante il lungo inverno, se non avrai saputo riconoscere e custodire i germogli quando erano ancora coperti dalla brina? L’inverno sta giร  passando, allora perchรฉ ti ostini a non vedere i segni della nuova stagione che รจ ormai alle porte?

รˆ un inverno che รจ giร  via da noi.ย 
Allora come spieghi
questa maledetta nostalgia?
COME FOGLIE – MALIKA AYANE


AUTORE: don Umberto Guerriero
FONTE: #Vangeloasquarciagola (canale Telegram) – Sito