don Roberto Seregni – Commento al Vangelo del 20 Settembre 2020

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TUTTO รˆ DONO

Eccoci nuovamente con una parabola meravigliosa. Il maestro non smette di sorprenderci!
Il padrone di casa esce allโ€™alba per cercare operai per la sua vigna. Alle sei di mattino arruola il primo gruppo e stabilisce la paga: un denaro, una cifra niente male. Poi esce alle nove, a mezzogiorno, alle tre e alle cinque, e ogni volta arruola nuovi operai, ma senza parlare della ricompensa. Alla fine della giornata, al momento del pagamento, il padrone inizia dagli operai delle cinque del pomeriggio e li ricompensa con un denaro. A questo punto, lโ€™abile penna di Matteo crea la suspence: se agli ultimi viene dato un denaro, ai primi che hanno lavorato tutto il giorno cosa darร  il padrone?
Ma le speranze dei lavoratori della prima ora vengono subito sgonfiate: anche a loro, infatti, viene consegnato un denaro, il prezzo stabilito al momento dellโ€™ingaggio.

Proprio qui, in questโ€™ultimo passaggio, sta il centro della parabola. Gli operai della prima ora si aspettavano qualcosa in piรน, erano convinti di essersi meritati una paga piรน alta. La parabola mette in luce una tentazione sempre attuale nel nostro cammino di fede. Il rischio รจ quello di imbarcarsi con Dio in un rapporto di tipo sindacale e lasciarsi guidare dalla logica del merito. Il profeta Isaia, nella prima lettura, ci ricorda che Dio ragiona in un altro modo: โ€œLe mie vie non sono le vostre vie, i miei pensieri non sono i vostri pensieriโ€ (Isaia 55,8).
La logica di Dio non รจ quella del merito, ma quella della grazia.

Noi ci preoccupiamo di comportarci bene, di meritarci i suoi favori, di conquistare la vita eterna, e Lui continua a sorprenderci, a scardinare le nostre logiche umane ristrette e zoppicanti. Basta sfogliare il Vangelo: il figlio fuggitivo della parabola si รจ forse meritato lโ€™accoglienza strabordante del padre? Zaccheo cosa ha fatto di speciale per meritarsi il privilegio di ricevere il maestro in casa sua? I dodici discepoli che meriti potevano vantare per essere arruolati dal maestro?

La samaritana aveva forse qualche merito speciale per ricevere il segreto dellโ€™acqua viva? E solo per fare qualche esempioโ€ฆ
La nuova e dirompente logica di Dio che questa parabola ci mette davanti agli occhi, dovrebbe โ€œpunzecchiareโ€ soprattutto quelli che si sentono giusti, a posto, meritevoli; come gli operai della prima ora o il fratello maggiore della parabola del padre misericordioso.
Gesรน ci mette in guardia dallโ€™orgoglio spirituale e ci chiede una profonda conversione: dalla logica del merito alla logica della grazia.

Coraggio amici, tutto รจ un dono, tutto รจ grazia, ma per riceverlo dobbiamo imparare a stare a mani vuote.

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Un abbraccio
Uniti nella preghiera
Don Roberto

Se vuoi leggere qualcosa per nutrire lo spirito, mi permetto di consigliarti il mio libro: โ€œA mani vuote, lโ€™alfabeto della preghieraโ€, edito con Ancora. รˆ un libro piccino, da leggere e da sperimentare. รˆ disponibile anche in formato e-book.


Don Roberto (prete missionario della Diocesi di Como) – Sito Web

Fonte: il canale Telegram “Sulla Tua Parola“.

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