Dalla postazione radio di Radio Fra Le Note il sacerdote genovese Don Roberto Fiscer commenta il Vangelo di domenica 6 aprile 2025 per bambini/ragazzi.
Trascrizione, non rivista, del video.
Amici, siamo arrivati alla quinta domenica di quaresima: l’incontro di Gesรน con questa donna che pare non avere un nome.
Terza posizione: il nome รจ il nome del suo peccato. Tutti la chiamano adultera, come se lei si identificasse con i suoi errori, con i suoi sbagli, vista per i suoi sbagli. Quante volte, anche a scuola o in altri ambienti, alcuni ragazzi, alcune ragazze vengono identificate, cioรจ tu subito le chiami, anche se non con la voce, no, ma col giudizio, come i loro errori, come i loro sbagli: quello che fa casino, quello che parla male, quello che fa cosรฌ, quello che ha fatto cosรฌ, quello che ha fatto cosร .
E gli scribi farisei del Vangelo la chiamano cosรฌ, ma Gesรน scrive un altro nome per terra. Mentre loro gli elencano tutti gli sbagli di questa donna, lui per terra scrive il nome di quella donna, perchรฉ noi possiamo sbagliare, ma non siamo uno sbaglio. Possiamo fare degli errori, ma non siamo un errore, non ci chiamiamo errore, il nostro nome รจ il nostro nome e non รจ il nome dei nostri sbagli. Gesรน ci chiama cosรฌ, col nostro nome.
Seconda posizione: la colazione. Voi, quando prendete la brioche, la prendete, se la prendete, vuota o farcita? Crema, cioccolato, pistacchio, marmellata, mh? Cosรฌ la fede. Gesรน ci chiede: “Tu con quale fede fai colazione? O eh, cos’รจ che ti nutre?”. Una fede vuota, piena solo di regole: cosa devi fare, cosa non devi fare, cos’รจ giusto, cos’รจ sbagliato? Oppure piena, piena di amore, piena di relazione, di incontri con lui, con gli altri? Ecco, qui Gesรน ci presenta una fede piena, farcita. Quella degli scribi, dei farisei, รจ una fede vuota che ti si sbriciola in mano. Eh, invece la fede che ci insegna Gesรน รจ quella fede che, anzi, se non stai attento, la farcitura esce da tutte le parti, proprio farcita tanto d’amore. Ecco, questa fede รจ la fede che ci piace.
Prima posizione: di solito si sente cosรฌ da qualcuno che ha una mentalitร un po’ da scribi e farisei di questo vangelo. Eh, va bene perdonare, accogliere, eccetera eccetera, perรฒ prima uno deve dimostrare di essere cambiato e dire “basta, non faccio piรน quella cosa”. A quel punto, quindi, รจ nato prima il cambiamento, la conversione, chiamiamola cosรฌ, o il perdono? Un po’ come l’uovo o la gallina. E qui, boh, chi lo sa? Qualcuno dice no, invece noi lo sappiamo, non “chi chi lo sa”, noi lo sappiamo che prima c’รจ il perdono e dal perdono nasce il cambiamento e non viceversa. Perchรฉ Dio non รจ che ci perdona a punti, cioรจ in base a quanti punti prendiamo, allora a un certo punto dice “tac, hai vinto il perdono”, no. Lui ci perdona e questo amore genera in noi, puรฒ generare in noi un cambiamento, un cambio di vita, fa’ e non peccare piรน. Lei si porta dietro questo amore grande che avrร sicuramente generato in lei un cambiamento, qualcosa che l’ha fatta cambiare, ma รจ solo l’amore che ci fa cambiare. Quindi รจ nato prima il perdono o prima la conversione? Eh, nasce prima il perdono: apri gli occhi, Dio mi ha perdonato, questo mi fa cambiare. Buona domenica a tutti.
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