don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo di oggi 4 Giugno 2019 – Gv 17, 1-11

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La gloria di Dio รจ lโ€™uomo vivente

Il lungo discorso di Gesรน nel contesto dellโ€™ultima cena trova il suo culmine nella preghiera che rivolge al Padre. Consapevole del fatto che รจ giunta la sua ora, Gesรน si rivolge al Padre con confidenza filiale. Dal punto di vista letterario la preghiera di Gesรน รจ ambientata nel cenacolo dove, dopo il gesto della lavanda dei piedi, ha rivolto ai suoi discepoli un lungo discorso dโ€™addio che potremmo definire il suo testamento spirituale.

Tuttavia la preghiera di Gesรน rivela il costante rapporto tra lui e il Padre che dal โ€œprincipioโ€ si protrae verso โ€œlโ€™eternoโ€ attraversando il segmento di storia del suo essere nel mondo. Giร  nel prologo lโ€™evangelista Giovanni era risalito con lo sguardo della fede fino al principio parlando del โ€œVerboโ€ che era (da sempre) presso Dio, cioรจ in relazione col Padre. รˆ questa la gloria di cui parla Gesรน quando dice: โ€œglorificami davanti a te con la gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse (creato)โ€.

La gloria di cui parla Gesรน non รจ quella che altri possono attribuire in termini di consenso, applauso, fama, ricchezza, riconoscenza; la gloria รจ la relazione di amore che unisce il Padre e il Figlio; รจ quella forza che crea un legame profondo di reciproca donazione. Gesรน sovrappone, quasi in un gioco di dissolvenze, la gloria e la vita eterna. Come la gloria che il Padre dona al Figlio, e il Figlio offre al Padre, non รจ assimilabile alla fama e al successo tipicamente mondani, cosรฌ la vita eterna non รจ semplicemente la vita biologica che infrange la barriera della morte.

Lโ€™aggettivo โ€œeternoโ€ caratterizza il modo di amare proprio di Dio. Gesรน chiede al Padre, nel momento in cui vive il passaggio doloroso della morte, di donargli ancora il suo Spirito, perchรฉ con la risurrezione egli non sia soltanto strappato dagli artigli della morte e sottratto alla corruzione degli inferi, ma che soprattutto coloro che lo hanno accolto e hanno creduto in lui possano sentirlo vivo, ancora vicino e presente interiormente. Sicchรฉ il dono dello Spirito Santo รจ la vita eterna, la stessa che Gesรน dร  salendo sul trono della croce. La vita eterna รจ chiamata anche conoscenza di Dio.

Non si tratta della facoltร  razionale del comprendere, ma di quella affettiva del โ€œvivere dentroโ€ lโ€™altro. Infatti si comprende un concetto, ma si conosce una persona quando la si sente viva interiormente, cioรจ quando la sua presenza acquista valore tale da avere un peso nelle scelte che si fanno e nel modo di pensare e di agire. I segni che Gesรน ha compiuto e le parole che ha pronunciato davanti agli uomini hanno rivelato ad essi lo splendore del volto del Padre la cui bellezza rifulge per la gratuitร  e la sovrabbondanza del suo amore.

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La Pasqua รจ il momento in cui la gloria mostrata sia interiorizzata, cioรจ sia gustata e vissuta dagli uomini. Lโ€™opera di Dio รจ compiuta quando lo Spirito Santo, riversato nel cuore degli uomini, fa di essi lโ€™icona vivente di Gesรน nel mondo.

Commento a cura di don Pasquale Giordano

FonteMater Ecclesiae Bernalda

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La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.

Padre, glorifica il Figlio tuo.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 17, 1-11a

In quel tempo, Gesรน, alzร ti gli occhi al cielo, disse:

ยซPadre, รจ venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perchรฉ il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perchรฉ egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.
Questa รจ la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesรน Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.
Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perchรฉ le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perchรฉ sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono piรน nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a teยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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