don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo di oggi 16 Settembre 2019

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La volontร  di Dio in una parola: Vivi!

Santi Cornelio e Cipriano

Cafarnao era un villaggio sulle sponde del lago di Tiberiade crocevia di scambi commerciali perchรฉ la strada che proveniva dal sud si divideva in due, una che andava verso la Fenicia e lโ€™altra verso oriente passando per Damasco. Essendo una cittadina di una certa importanza cโ€™era anche una guarnigione di cento soldati romani con a capo un centurione. Cafarnao doveva essere una cittร  tranquilla in cui la presenza dellโ€™esercito romano si era integrata bene con il tessuto sociale indigeno e questo grazie al centurione che aveva addirittura aiutato a costruire la sinagoga. Lโ€™uomo, pur essendo pagano, era considerato un giusto.ย 

La vicenda parte dalla grave malattia del maggiordomo del centurione che sta per morire. Egli, attraverso degli intermediari, contatta Gesรน perchรฉ visitando il malato lo possa salvare. I mediatori della supplica puntano sui meriti dellโ€™uomo pagano mentre il centurione, attraverso una seconda ambasciata, mette in luce la sua indegnitร  e la fiducia nellโ€™efficacia anche solo di una parola di Gesรน.ย 

Il centurione non chiede miracoli, nรฉ formule, ma un comando!ย 

Come egli stesso sperimenta nella vita quotidiana, il servo fedele fa quello che gli viene comandato. Cosรฌ, credendo nella forza della parola di Gesรน, lโ€™uomo gli chiede di comandare che viva!ย 

La fede del centurione non consiste tanto nelle buone opere compiute, che avrebbero potuto anche essere dettate da puro calcolo politico, ma dal fatto di desiderare che il proprio servo viva. Infondo รจ proprio quello che vuole Dio per i suoi figli.ย 

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A tal proposito acquista una luce particolare le parole del profeta Ezechiele che ricorda al popolo morente per i suoi peccati ciรฒ che Dio ha fatto per esso. โ€œCosรฌ dice il Signore Dio a Gerusalemme: Tu sei, per origine e nascita, del paese dei Cananei; tuo padre era Amorreo e tua madre Hittita. Alla tua nascita, quando fosti partorita, non ti fu tagliato l’ombelico e non fosti lavata con l’acqua per purificarti; non ti fecero le frizioni di sale, nรฉ fosti avvolta in fasce. Occhio pietoso non si volse su di te per farti una sola di queste cose e usarti compassione, ma come oggetto ripugnante fosti gettata via in piena campagna, il giorno della tua nascita. Passai vicino a te e ti vidi mentre ti dibattevi nel sangue e ti dissi: Vivi nel tuo sangueโ€ (Ez 16, 3-6).ย 

Gesรน si rivolge alla folla dโ€™Israeliti che lo seguono e mostra il centurione come modello di fede. Egli รจ infatti indegno in quanto pagano ma fiducioso di ricevere da Dio la parola che fa vivere in nome della sua bontร  manifestata nei confronti del popolo eletto.ย 

Dio chiede di osservare i suoi comandamenti perchรฉ accogliendo e attuando la sua parola possiamo veramente vivere vincendo la morte.

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!

Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.

Neanche in Israele ho trovato una fede cosรฌ grande.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 7, 1-10

In quel tempo, Gesรน, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, entrรฒ in Cafร rnao.
Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro. Perciรฒ, avendo udito parlare di Gesรน, gli mandรฒ alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesรน, lo supplicavano con insistenza: ยซEgli merita che tu gli conceda quello che chiede – dicevano โ€“, perchรฉ ama il nostro popolo ed รจ stato lui a costruirci la sinagogaยป.
Gesรน si incamminรฒ con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandรฒ alcuni amici a dirgli: ยซSignore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarร  guarito. Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo faยป.
All’udire questo, Gesรน lo ammirรฒ e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: ยซIo vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede cosรฌ grande!ยป. E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.

Parola del Signore

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