don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 8 Gennaio 2023

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Dal libro del profeta Isaรฌa (Is 42,1-4.6-7)

Ecco il mio servo di cui mi compiaccio

Cosรฌ dice il Signore:

ยซEcco il mio servo che io sostengo,

il mio eletto di cui mi compiaccio.

Ho posto il mio spirito su di lui;

egli porterร  il diritto alle nazioni.

Non griderร  nรฉ alzerร  il tono,

non farร  udire in piazza la sua voce,

non spezzerร  una canna incrinata,

non spegnerร  uno stoppino dalla fiamma smorta;

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proclamerร  il diritto con veritร .

Non verrร  meno e non si abbatterร ,

finchรฉ non avrร  stabilito il diritto sulla terra,

e le isole attendono il suo insegnamento.

Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia

e ti ho preso per mano;

ti ho formato e ti ho stabilito 

come alleanza del popolo

e luce delle nazioni,

perchรฉ tu apra gli occhi ai ciechi

e faccia uscire dal carcere i prigionieri,

dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebreยป.

รˆ il primo dei quattro ยซcanti del servoยป che รจ presentato come un profeta, oggetto di una missione e di una predestinazione divina, animato dallo Spirito per insegnare a tutta la terra con discrezione e fermezza, malgrado le opposizioni. La sua missione supera quella degli altri profeti, poichรฉ egli stesso รจ alleanza e luce e compie unโ€™opera di liberazione e salvezza. 

Lโ€™elezione del servo รจ accompagnata dallโ€™effusione dello Spirito che lo inserisce nella schiera dei capi carismatici dei tempi antichi, dei giudici, dei re Saul e Davide. Il racconto del battesimo di Gesรน associa alla discesa dello Spirito Santo le parole del Padre che sono una citazione implicita del v. 1. La citazione esplicita dei vv. 1-4 sarร  in Mt 12, 17-21 dove lโ€™evangelista parla della missione di Gesรน che viene osteggiata. 

Lo Spirito con il quale viene consacrato il servo di Dio fa di lui un uomo mite. La giustizia non viene imposta con la violenza ma offerta con la mitezza, risorsa principale della resilienza e la perseveranza. Il servo รจ oggetto della benevolenza di Dio che lo forma affinchรฉ si compia il suo disegno di riconciliazione e di pace con gli uomini. Il ministro, consacrato e plasmato dallo Spirito, รจ a servizio della giustizia di Dio che, volendo liberare gli uomini dalla schiavitรน del peccato, li riconcilia con sรฉ e ristabilisce lโ€™alleanza di comunione e di pace.

Salmo responsoriale

Sal 28

Il Signore benedirร  il suo popolo con la pace.

Date al Signore, figli di Dio,

date al Signore gloria e potenza.

Date al Signore la gloria del suo nome,

prostratevi al Signore nel suo atrio santo. 

La voce del Signore รจ sopra le acque,

il Signore sulle grandi acque.

La voce del Signore รจ forza,

la voce del Signore รจ potenza.

Tuona il Dio della gloria,

nel suo tempio tutti dicono: ยซGloria!ยป.

Il Signore รจ seduto sullโ€™oceano del cielo,

il Signore siede re per sempre.

Dagli Atti degli Apostoli (At 10,34-38)

Dio consacrรฒ in Spirito Santo Gesรน di Nazaret.

In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: ยซIn veritร  sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga.

Questa รจ la Parola che egli ha inviato ai figli dโ€™Israele, annunciando la pace per mezzo di Gesรน Cristo: questi รจ il Signore di tutti. 

Voi sapete ciรฒ che รจ accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioรจ come Dio consacrรฒ in Spirito Santo e potenza Gesรน di Nร zaret, il quale passรฒ beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perchรฉ Dio era con luiยป.

Dopo aver ascoltato il racconto del centurione Cornelio, che gli spiegava il motivo per cui lui, che era pagano, lo aveva mandato a chiamare ben sapendo che fosse un ebreo, Pietro riconduce quellโ€™evento allโ€™azione di Dio che agisce in modo tale da creare relazioni. Lโ€™apostolo comprende che la sua missione piรน che rispondere a logiche di proselitismo deve adeguarsi allโ€™opera missionaria di Cristo. รˆ lui lโ€™unico Messia e Salvatore che continua la sua opera di salvezza mediante gli apostoli. Essi non devono tanto preoccuparsi di conservare ma di aprirsi alla novitร  del vangelo la cui azione precede quella degli uomini. Il giudizio di Dio non consiste nel fare le differenze di trattamento in base ai meriti acquisiti, ma nellโ€™offrire a tutti, senza distinzione, lโ€™opportunitร  di conoscerlo, amarlo e salvarsi. Tutti sono amati perchรฉ tutti siamo sotto il potere del diavolo. Ne ha fatto esperienza lo stesso Pietro quando, opponendosi alla scelta di Gesรน di andare a Gerusalemme pur consapevole del fatto che lรฌ avrebbe trovato la morte, viene duramente rimproverato dal Maestro. Pietro, testimone dellโ€™opera di Gesรน prima della Pasqua, continua ad esserlo anche dopo. La sua testimonianza sottolinea la continuitร  tra ciรฒ che รจ accaduto prima e quello che si realizza dopo la Pasqua. Lโ€™apostolo รจ consapevole di aver ricevuto anche lui il dono dello Spirito da Cristo a Pentecoste affinchรฉ divenisse partecipe della missione messianica che continuava anche dopo la Pasqua. Pietro รจ portatore della Parola, ovvero di Gesรน Cristo, il Signore di tutti, per mezzo del quale si compie la giustizia di Dio che mira alla riconciliazione e alla pace.

+ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 3,13-17)

Appena battezzato, Gesรน vide lo Spirito di Dio venire su di lui.

In quel tempo, Gesรน dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.

Giovanni perรฒ voleva impedirglielo, dicendo: ยซSono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?ยป. Ma Gesรน gli rispose: ยซLascia fare per ora, perchรฉ conviene che adempiamo ogni giustiziaยป. Allora egli lo lasciรฒ fare.

Appena battezzato, Gesรน uscรฌ dallโ€™acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: ยซQuesti รจ il Figlio mio, lโ€™amato: in lui ho posto il mio compiacimentoยป.

Terminato il vangelo delle origini, inizia la ยซtrilogiaยป dei sinottici che narra del Battista, del battesimo ricevuto da Gesรน al Giordano e delle tentazioni. Il brano centrale di questo trittico รจ introdotto dallโ€™evangelista con una breve annotazione con la quale presenta Gesรน, il quale entra in scena per la prima volta, e ne rivela le intenzioni. Dalla Galilea, sua patria di adozione, il Nazareno si fa pellegrino insieme con gli altri fratelli per ricevere il battesimo di Giovanni. La narrazione si complica a causa dellโ€™impedimento opposto dal Battista, il quale viene convinto da Gesรน a permettere che si compia il progetto di Dio. Il centro del racconto รจ il momento dellโ€™immersione ed emersione dallโ€™acqua, allorquando si manifesta un evento divino. Non sono piรน le acque del Giordano ad essere interessate, ma sono le acque sopra il cielo che si aprono lasciando passare Dio. Lโ€™ultima scena, che funge anche da epilogo e culmine del racconto, รจ teofanica. Dopo Gesรน, entrano in campo anche lo Spirito Santo, che discende sottoforma di colomba, e il Padre che fa udire la sua voce. 

Riprendendo la trama narrativa del racconto, ricordiamo che nella prima parte del trittico lโ€™evangelista si era concentrato sulla figura del Battista presentandolo nel suo modo di vivere e di predicare, e intravedendo in lui il messaggero descritto nellโ€™oracolo di Isaia (Is 40,3). Gli accenti apocalittici coloravano di toni drammatici lโ€™esortazione alla conversione. Con modi ruvidi e parole dure accoglieva coloro che si presentavano da lui con lโ€™intima presunzione di essere giusti, solamente perchรฉ vantavano di discendere da Abramo e quindi giร  in possesso dei beni promessi da Dio. Giovanni era un profeta esigente, innanzitutto con sรฉ stesso, consapevole del fatto che egli per primo era bisognoso di essere battezzato, ma non con acqua, bensรฌ con lo Spirito Santo portato da colui al quale non si riteneva degno neanche di portare i sandali.

Lโ€™incontro tra i due, tanto atteso dal Battista, non avviene come Giovanni lo immaginava. Gesรน si presenta davanti a lui non in veste di potente giudice ma di un semplice pellegrino che chiede di farsi battezzare. Benchรฉ Gesรน si mimetizzi tra gli altri uomini penitenti, Giovanni lo riconosce e cerca di trattenerlo dal farsi battezzare. Cosa voglia significare la scelta di Gesรน di farsi battezzare da Giovanni lo si capisce dalla risposta che gli dร  nel momento in cui il Battista motiva le sue remore. Il battesimo nello Spirito santo deve essere preceduto da un altro battesimo, quello nella morte. Per battezzare nello Spirito Santo Gesรน deve prima essere battezzato per mano umana e come tutti gli altri uomini. Il battesimo di Giovanni era un rituale di purificazione col quale si voleva significare il rinnegamento di sรฉ e del peccato. Gesรน intende partecipare al dramma della morte che accomuna tutti gli uomini per comunicare a loro il dono dello Spirito e condividere la condizione di figli di Dio. Il battesimo nellโ€™acqua รจ profezia del martirio che accomunerร  Giovanni e Gesรน. Cโ€™รจ perรฒ una differenza tra il martirio del precursore e quello del Nazareno.

La morte del Battista da una parte lo associa alla schiera dei profeti che hanno coronato con lo spargimento di sangue il loro servizio, rivelandosi come autentici uomini di Dio, dallโ€™altro lo colloca in una posizione che precede immediatamente la missione del Cristo, che supera quella del profeta battezzatore, perchรฉ gli apre la strada e gliela indica. La missione di Gesรน riprende la predicazione del profeta, che esorta alla conversione, e prepara la strada affinchรฉ Dio possa farsi prossimo allโ€™uomo. Il dialogo tra il Battista e Gesรน รจ proprio di Matteo. Agli occhi di Giovanni Gesรน รจ un uomo giusto che non ha bisogno di sottoporsi al rito battesimale. Anzi, il Battista gli riconosce unโ€™autoritร  superiore, al punto che lo reputa piรน degno di lui di battezzare. Non sappiamo da dove Giovanni abbia attinto le informazioni su Gesรน. Dalle sue parole si evince che lo conoscesse bene e che si fosse fatto lโ€™idea che potesse essere persino il suo successore. La domanda di Giovanni rivela la sua umiltร  che sarร  tradotta dallโ€™evangelista omonimo con la dichiarazione del Battista nella quale annuncia la necessitร  (la volontร  divina) che lui, lโ€™amico dello sposo, retroceda per far avanzare lo sposo (Gv 3,30).

Allโ€™umile riconoscimento della propria condizione di subalternitร  fa riscontro la replica di Gesรน che spiega lโ€™origine e la motivazione della sua scelta ed esorta a collaborare insieme alla realizzazione della volontร  divina. Come Giovanni, anche Gesรน si pone in continuitร  con la tradizione profetica per operare la novitร  che solo il compimento della giustizia puรฒ garantire. Gesรน non รจ il sostituto di nessuno, nรฉ di Giovanni, nรฉ degli altri uomini peccatori. Egli non รจ il โ€œcapro espiatorioโ€ sul quale si scaricano tutti i peccati di coloro che sarebbero meritevoli del castigo divino. Lโ€™umiltร  puรฒ degenerare in vittimismo. La risposta di Gesรน a Giovanni riporta il discorso sul piano della giustizia di Dio che non ha nulla a che fare con lo sfogo della sua ira, nรฉ ha bisogno di vittime sacrificali per essere placata. La giustizia a cui fa riferimento Gesรน, e della quale tutti siamo servitori, sembra dire al Battista, consiste nella riconciliazione. Essa รจ innanzitutto opera di Dio. Probabilmente Giovanni รจ legato allโ€™idea retribuzionista della giustizia per la quale bisogna fare frutti di giustizia obbedendo alla legge per meritare il premio della benevolenza di Dio. Nella visione del Battista la morale precede la fede e lโ€™impegno dellโ€™uomo diventa condizione per cui la giustizia di Dio si compia. Gesรน lo invita a cambiare prospettiva riconoscendo il primato allโ€™azione divina. La resistenza diventa consenso a qualcosa di cui il Battista non aveva ancora compreso la portata. Lโ€™umiltร  richiesta non ha nulla a che fare col mettersi da parte o annullarsi ma consiste nel lasciar fare a Dio e lasciarsi fare da Lui attraverso le vicende nelle quali gli uomini sono protagonisti. Ad essi spetta il compito di discernere la volontร  di Dio e di aderirvi mettendola in pratica.ย 

Cadute tutte le resistenze, Gesรน si fa immergere nel Giordano dal Battista, io quale cosรฌ accetta di mettersi a disposizione della sua volontร . Ciรฒ che accade immediatamente dopo sembra essere la diretta conseguenza di quello che รจ stato compiuto. Il tutto รจ descritto come una nuova epifania. Nel caso dei Magi, Gesรน bambino, la cui nascita era stata annunciata fino allโ€™oriente dal sorgere della stella, era stato trovato da loro dopo un lungo cammino e un passaggio da Gerusalemme. Nel caso di Gesรน, รจ lui che diventa pellegrino per farsi battezzare e, una volta emerso dallโ€™acqua, si ritrova al centro di una rivelazione divina descritta con termini che richiamano la creazione. Prima vi รจ lโ€™apertura dei cieli da cui discende lo Spirito Santo che, planando dal cielo come una colomba, si poggia su Gesรน, quasi a richiamare la mano benedicente di Dio, e poi si ode la voce del Padre che indica in lui il suo figlio amato nel quale risiede la benevolenza divina. Il battesimo si pone come spartiacque o anello di congiunzione tra la missione del Battista e quella del Messia. Lโ€™evangelista Matteo, attraverso una delle tante citazioni di compimento, ha presentato la figura del Battista quale ยซvoce che grida nel desertoยป. Il battesimo ricevuto per mezzo di Giovanni รจ lโ€™occasione perchรฉ il Padre, la cui voce viene dal cielo, rivela che Gesรน รจ il suo figlio amato nel quale รจ custodita la sua benevolenza. Gesรน riceve lโ€™investitura dallโ€™alto. Lโ€™apertura dei cieli vuole indicare lโ€™intervento diretto di Dio che lascia la sua dimora nei cieli per aprirsi allโ€™uomo e andargli incontro benedicendolo con la sua presenza. Lo Spirito Santo, che scende dal cielo in forma corporea di colomba, rende visibile la dolcezza dellโ€™amore di Dio che con la delicatezza di una carezza sembra incoraggiare la missione affidata a Gesรน, suo figlio. La colomba richiama il racconto di Noรจ di Gen 8, 1-12. Il patriarca invia una colomba che ritorna con un ramoscello di ulivo da cui si comprende che le acque del diluvio si erano ritirate ristabilendo lโ€™ordine della creazione. La colomba รจ il simbolo della pace e della nuova creazione. Gesรน, verso il quale scende lo Spirito, รจ il nuovo Adamo che, vivendo in obbedienza al Padre, diventa costruttore di relazioni di pace.

La voce del Padre offre a Gesรน il modello di vita con cui presentarsi allโ€™uomo. Gesรน deve andare per le strade degli uomini presentandosi come il Figlio di Dio. Questo non รจ un titolo che gonfia di orgoglio ma una realtร  che alimenta lโ€™umiltร  perchรฉ ricorda che si รจ figli di Dio nella misura in cui lo si ama mettendosi a servizio della giustizia.

Il battesimo รจ lโ€™epifania di Dio che rivela in Gesรน il volto della bontร , tenerezza e misericordia. Il punto di vista di Gesรน รจ quello del figlio amato che, lasciandosi guidare dalla Parola di Dio, attraversa le acque dellโ€™umiliazione della morte โ€“ prova suprema che riassume in sรฉ tutte le tentazioni โ€“ per lasciarsi condurre verso la terra promessa del cielo. La strada che Dio apre davanti a Gesรน passa dai vicoli piรน bui dellโ€™umanitร  ferita per giungere fino alla croce, che rappresenta la chiave di accesso al cielo. Il figlio amato รจ tale perchรฉ il Padre lo sostiene e lo accompagna con la forza dello Spirito nella sua missione nella quale, in obbedienza alla volontร  di Dio, si fa servo dei fratelli. Come il Battista, anche i discepoli di Gesรน che lo riconoscono come il Cristo, devono seguirlo imparando da lui ad essere discepoli del regno di Dio. Gesรน li introduce nella conoscenza della sapienza di Dio e nellโ€™esperienza della Sua misericordia, affinchรฉ โ€œbattezzatiโ€ nelle acque dellโ€™umanitร  benedetta da Dio, possano essere a loro volta battezzatori di tutti i popoli (Mt 28,19-20). 

Lโ€™umiltร  e la fede di lasciar fare a Dio 

Due scene compongono il racconto evangelico nella festa del battesimo di Gesรน. Con il gesto di immergersi nel fiume Giordano, confessando i loro peccati, ci si predisponeva ad accogliere il Regno di Dio. Il rito del battesimo รจ preceduto dallโ€™opposizione del Battista alla scelta di Gesรน di farsi battezzare da lui ed รจ seguito dallโ€™ evento teofanico nel quale interviene Dio stesso. 

Nella prima scena Gesรน โ€œscendeโ€ dalla Galilea, nella quale si erge maestoso a nord il Monte Hermon da cui nasce il fiume Giordano, verso il punto dello stesso corso dโ€™acqua in cui si versa nel mar Morto. Giovanni battezzava vicino al luogo in cui terminava il fiume e che coincideva con il punto piรน basso della terra, a 400 metri sotto il livello del mare. Il nome Giordano viene proprio dalla caratteristica del fiume che โ€œscendeโ€ tracciando quella che รจ chiamata la valle o depressione giordanica. 

Giovanni rimane sorpreso della scelta di Gesรน di farsi battezzare da lui perchรฉ riconosce in quellโ€™uomo colui che viene a battezzare in Spirito Santo e fuoco. Il Battista aveva riservato unโ€™accoglienza molto dura a quei farisei e sadducei che erano venuti al suo battesimo. Li aveva apostrofati con lโ€™appellativo โ€œrazza di vipereโ€ e aveva denunciato la loro ipocrisia perchรฉ erano orgogliosamente certi nel loro cuore di essere degni figli di Abramo. Giovanni denunciava una religiositร  formale e arida perchรฉ priva di caritร . Le parole del Battista, sulla scia delle profezie antiche, prospettava lโ€™intervento di Dio che, irato con lโ€™uomo per la sua falsitร , avrebbe agito per purificare con il fuoco che distrugge. Secondo la visione tradizionale Dio si sarebbe vendicato usando la violenza contro gli operatori del male.

Anche Giovanni Battista รจ legato allโ€™immagine di Dio che molto risente della proiezione di sรฉ. Da uomo giusto, e dallo sguardo profondo, aveva colto in cosa consistesse il centro del male. Nelle sue parole emerge lo sdegno e lโ€™ira davanti allโ€™ipocrisia, allo sfruttamento dei piรน deboli, alle ingiustizie, alle varie forme di cattiveria, malvagitร  e aviditร . La rabbia รจ lโ€™emozione propria di chi entra in contatto con lโ€™ingiustizia. Giovanni รจ un uomo profondamente arrabbiato e consapevole anche del fatto che spesso questa rabbia non sappia gestirla. Lโ€™ira รจ proiettata anche verso Dio e coniugata con un senso limitato di giustizia per il quale essa si esercita attraverso la punizione per i colpevoli e il premio per i giusti. Tuttavia, la rabbia porta a estremizzare e generalizzare per cui anche lui si mette tra quelli che hanno bisogno di essere battezzati con il fuoco. Probabilmente Giovanni pensava alla necessitร  di dover passare attraverso prove particolarmente dolorose e drammatiche tali da poter espiare il male ed essere finalmente purificati e degni di comparire davanti a Dio. Il Battista incarna una visione giustizialista di Dio che interpreta le prove della vita come una forma di punizione educativa divina che si scaglia anche contro quel male di cui non si ha coscienza. Anche Giovanni si sente un peccatore, come Isaia davanti alla visione della Gloria di Dio nel tempio (Is 6). 

Gesรน chiede a Giovanni di lasciar fare. La scelta di Gesรน di farsi battezzare da Giovanni รจ rivelativa del fatto che egli non รจ venuto ad abolire o distruggere ma a far crescere e portare a compimento. La giustizia di Gesรน inizia a rivelarsi come qualcosa di diverso dalle attese dellโ€™uomo a cui รจ richiesta la conversione intesa come โ€œconcedereโ€ a Dio la libertร  di azione secondo la sua volontร . Convertirsi significa spogliarsi delle proprie aspettative e mettersi in atteggiamento di accoglienza e ascolto per poi scegliere di seguirlo e imitarlo. 

Nella nuova logica inaugurata da Gesรน, che sta alla base del Regno di Dio che viene, lโ€™obbedienza non รจ mera esecuzione dei comandamenti, ma รจ docilitร  allโ€™azione di Dio. Egli opera in maniera inedita rispetto alle attese maggioritarie, ma non rispetto ad alcune profezie, soprattutto quelle che si riferiscono al Servo di Dio. Una di queste รจ quella riportata nella prima lettura tratta dal profeta Isaia che parla della mitezza e della misericordia con la quale il Servo di Dio compie la giustizia, cioรจ la volontร  di Dio. 

Gesรน nella scelta di scendere e immergersi nellโ€™acqua rivela una sorta di โ€œconversioneโ€ di Dio che distoglie il suo sguardo dal peccato per rivolgerlo verso lโ€™uomo e che sceglie di riconoscerlo comunque e per sempre suo figlio. Il disgusto e lโ€™ira, provocati dai sacrifici rituali misti a delitto e ingiustizia, si trasformano in benevolenza e misericordia. La misericordia ricorda a Dio la sua scelta di essere Padre e Madre. Lโ€™amore paterno e materno di Dio, che si esprime nel tatto e nella delicatezza, nella premura e nella cura, nella fedeltร  e nella pazienza, con il quale si fa prossimo allโ€™uomo, lo porta non tanto a coprire il suo peccato per non vederlo e far finta di nulla, quanto a spogliarsi Lui stesso per incontrare fino allโ€™ultimo figlio e salvarlo. 

Lโ€™uomo che ambisce a salire fino in cielo deve innanzitutto accogliere Colui che dal Cielo scende sulla terra per incontrarlo. Il battesimo di Gesรน rivela il cuore di Dio e la sua volontร  di raggiungere e salvare ogni uomo. Non lo fa rivestendosi di potenza, ma spogliandosi della sua gloria e del suo diritto di vendetta per unirsi ad ogni uomo peccatore. 

Lโ€™immersione del battesimo richiama il seme gettato nella terra, il sale mescolato nella minestra, il lievito nella massa. Lโ€™incontro e lโ€™immersione diventano un nascondimento come quello della morte. Il battesimo รจ un chiaro riferimento alla morte e alla sepoltura di Gesรน. In quel momento Gesรน sarร  spogliato e crocifisso per poi essere sepolto nella tomba e nascosto agli occhi degli uomini. Dio opera nel silenzio e nel nascondimento perchรฉ agisce in profonditร , intervenendo alla radice.  

Lโ€™ultima parola non spetta alla morte perchรฉ Dio Padre ha teso la sua mano e non ha lasciato che suo figlio rimanesse nella morte ma lo ha liberato da essa, facendolo risorgere. 

Il battesimo culmina con lโ€™uscita dallโ€™acqua, come il giorno di Pasqua uscirร  dalla terra della schiavitรน e della morte. La risurrezione รจ la riconciliazione tra cielo e terra che riprendono a dialogare.

Il peccato, muro che separa e divide, ha una breccia attraverso cui lโ€™uomo puรฒ varcare la soglia ed entrare in comunione con Dio. 

Con Gesรน, crocifisso e risorto, Dio tende ancora la mano verso lโ€™uomo per liberarlo dalle tenebre del peccato e ammetterlo alla festa dei figli. 

Dio stende la mano non per puntare lโ€™indice o rovesciare il pollice in segno di giudizio e di condanna, ma per porgerci il suo amore. 

Lasciamoci stupire da questo scandaloso amore di Dio per noi, lasciamoci provocare da questa imbarazzante misericordia, lasciamoci afferrare dalla mano di Dio e lasciamoLo fareโ€ฆ

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna