don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 31 Marzo 2020 – Gv 8, 21-30

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La Caritร  fraterna รจ il segno luminoso nel mondo avvolto dalle tenebre della paura

Martedรฌ della V settimana di Quaresima

ยซDove vado io, voi non potete venireยป. Sta per giungere il momento della Pasqua di Gesรน, lโ€™ora di ยซpassare da questo mondo al Padreยป (Gv 13,1), non รจ un passaggio facile perchรฉ bisogna attraversare la morte. I farisei pensano che Gesรน sa di andare incontro alla morte perchรฉ vuole togliersi la vita, mentre in realtร  Egli sta andando sรฌ verso la morte, ma incontro al Padre, amando i suoi che sono nel mondo fino alla fine, fino ad offrire la sua vita.ย 

Come accenna la vicenda narrata nella prima lettura, la morte รจ causata dal morso dei ยซserpenti bruciantiยป mentre il popolo stanco del cammino nel deserto parla contro Dio e Mosรจ. La mormorazione, cioรจ il parlare contro gli altri, soprattutto quelli che stanno facendo qualcosa per aiutarci a venir fuori dal โ€œdesertoโ€, รจ causa di quello che Gesรน chiama ยซmorire nel peccatoยป. Il parlare male degli altri, da una parte รจ come il morso del serpente che avvelena e causa morte attorno, dallโ€™altra crea una voragine che fa cadere nel vuoto lโ€™aiuto di Dio che ci viene offerto per mezzo dei fratelli.ย 

ยซChi sei tu?ยป, domandano i farisei a Gesรน. Questo interrogativo รจ bene porlo a Gesรน: ยซTu, chi sei, per me?ยป. Egli risponde andando incontro alla morte come ogni uomo mortale anche se lui รจ Dio, e come tale รจ immortale. Perchรฉ Gesรน รจ morto? Perchรฉ noi morendo non rimaniamo ยซdi quaggiรนยป ma, come Lui, diventiamo ยซdi lassรนยป. Credere in Gesรน significa procedere nel cammino della vita, soprattutto quando essa ci appare come un deserto in cui ci manca molto, con la certezza che Lui non ci lascia soli, anche se ne avvertiamo lโ€™assenza.ย 

Nellโ€™ultima cena Gesรน ripeterร  agli apostoli: ยซFiglioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venireยป, ma aggiunge: ยซVi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, cosรฌ, cosรฌ amatevi anche voi gli uni gli altriยป (Gv 13, 33-34). Nel suo cammino terreno Gesรน ha sofferto molto per le parole cattive rivoltegli come fendenti. Lo hanno ferito tanto, ma egli non ha mai risposto col giudizio e la condanna come avrebbe potuto fare, ma ha replicato come il Padre gli diceva di parlare e agire. Gesรน ha declinato lโ€™amore con la solidarietร  attraverso gesti e parole di perdono, di guarigione e di consolazione. Lโ€™amore agli uomini รจ stata la luce che lโ€™ha guidato nelle tenebre della prova. Amando gli uomini fino alla fine, e innalzato sulla croce, รจ diventato punto di riferimento per ogni uomo che alzando gli occhi verso di Lui, puรฒ ottenere la vita.ย 

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Cosรฌ anche i discepoli, nel loro servizio quotidiano, possono essere accecati dallโ€™orgoglio che porta a parlare male degli altri o dallo scoraggiamento che puรฒ abbatterli. Sempre, ma soprattutto nei momenti bui, alziamo gli occhi verso Gesรน Crocifisso, la nostra stella polare, che ci indica il cammino di liberazione e di vita verso il Padre. Guardando Gesรน troviamo forza per amarci reciprocamente e diventare in un mondo, avvolto dalle tenebre della paura e della debolezza, una luce di speranza.ย 

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!


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