don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 31 Gennaio 2023

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Dalla lettera agli Ebreiย Eb 12,1-4

Gesรน maestro e modello di preghiera

La vita รจ una corsa ad ostacoli. Essi non ci vengono da Dio per metterci alla prova ma dal peccato, che si presenta a noi in una forma suadente e in una tragica. Anche Gesรน ha lottato contro il tentatore quando lo ha istigato a usare il suo potere per sรฉ invece di mettere a servizio di Dio la propria debolezza, quando lo ha indotto a cercare le prove dellโ€™amore di Dio piuttosto che cercare il suo volto e aderire alla sua volontร , quando ha provato a sedurlo giocando sullโ€™umana ambizione che tende piรน a possedere che ad edificare. Gesรน ha rinunciato alla gloria umana, che appesantisce e blocca, per lasciarsi rivestire della gloria divina che invece rende liberi. Gesรน ha scelto di percorrere la via della croce per raggiungere la gioia della vita eterna. Ha cosรฌ aperto a noi la strada della vita che continua a percorrere insieme a noi affinchรฉ nel cammino doloroso possiamo combattere la buona battaglia della fede e conseguire con Lui la vittoria sulla morte. Le seduzioni del mondo e le ostilitร , che esso pure fa subire a coloro che gli resistono, possono essere superate se lo sguardo del cuore รจ rimane fisso su Gesรน, che รจ sorgente della nostra fede ed anche colui che la porta a compimento, come Egli era sempre in dialogo orante con il Padre. La costanza della preghiera รจ il segreto per resistere al Maligno e progredire nel cammino della fede.

+ Dal Vangelo secondo Marco Mc 5,21-43

La fede รจ desiderare la salvezza senza cercare facili soluzioni

Lโ€™evangelista intreccia la storia di due donne, la prima affetta da dodici anni da una malattia invalidante e la seconda, una fanciulla che muore a dodici anni. Ciรฒ che non erano riusciti a fare i medici, pagati profumatamente, lo opera Gesรน. La guarigione avviene non in seguito ad una richiesta ma grazie alla fede della donna certa che sarebbe stata sanata da Gesรน se fosse riuscita a toccare anche solo il lembo del suo mantello. La speranza non รจ riposta in qualche sua operazione ma nella persona stessa di Gesรน con il quale desidera entrare in contatto anche solamente sfiorandolo. La fede della donna emorroissa la induce a non rassegnarsi al processo mortifero della malattia, ma a fare di tutto per entrare in comunicazione con Gesรน. Nellโ€™atteggiamento della donna non cโ€™รจ nulla della platealitร  disperata che invece si riscontra nella supplica di Giร iro. Forse quel capo della sinagoga voleva far leva sulla sua autoritร  che riconosce anche a Gesรน; infatti, gli chiede esplicitamente di imporre le mani sulla figlioletta moribonda per essere salvata dalla morte. La speranza di Giร iro รจ legata al tempo contro il quale si lotta e la sua fede รจ messa a dura prova quando riceve la notizia che la morte รจ giunta prima di loro. Gesรน forse ha perso tempo? Il tempo ยซpersoยป รจ in realtร  un tempo prezioso per sostenere la fede di fronte alla morte. Era necessario che Giร iro ascoltasse la veritร  pronunciata dalla donna guarita per sperare nella salvezza non solo dalla morte, ma attraverso la morte. La testimonianza della donna guarita ha la funzione di purificare la fede del papร  della fanciulla perchรฉ sia pronto a cogliere nella sua risurrezione la salvezza che Gesรน รจ venuto a portare. La donna emorroissa รจ simbolo del discepolo di Gesรน che non si lascia vincere dallo scoraggiamento e dalla rassegnazione ma lo segue per entrare in contatto con Lui e per ricevere quella forza che risana e perdona. Giร iro incarna colui che chiede lโ€™aiuto di Dio ma che rischia arrendersi davanti al fallimento. Ma รจ proprio in questi frangenti drammatici che dobbiamo fidarci della parola di Gesรน riponendo ogni speranza in Lui anche a costo di essere derisi o insultati. Facilmente possiamo confondere il sonno con la morte. Il sonno, per certi versi significa rifugiarci nella morte, preferendo arrenderci piuttosto che lottare e andare controcorrente, come invece ha fatto la donna emorroissa.  Non dobbiamo abbandonarci rassegnati nelle braccia della morte come se fosse un destino ineluttabile, ma affidarci alla parola di Dio che ci prende per mano per rialzarci dopo ogni caduta e proseguire con Lui il cammino della vita. 

Leggi la preghiera del giorno.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna