don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 29 Marzo 2020 – Gv 11, 1-45

- Pubblicitร  -

Risorgere รจ passare dallโ€™essere abitanti di un sepolcro allโ€™essere abitati dallo Spirito di Dio

Il racconto, che si svolge in un arco di una settimana, รจ scandito da tre momenti: nel primo giorno giunge la notizia della malattia di Lazzaro, nel terzo Gesรน annuncia la sua morte, nel settimo avviene la risurrezione.ย 

ยซSignore, colui che tu ami รจ malatoยป. Le sorelle di Lazzaro, conoscendo lโ€™amore di Gesรน per il loro fratello, lo informano della sua malattia. Esse, come diranno successivamente, si aspettavano che Gesรน partisse subito per raggiungerli perchรฉ credevano che la presenza di Gesรน avrebbe invertito il senso di marcia del malato verso lโ€™esito letale. รˆ la stessa preghiera che il funzionario del re aveva rivolto a Gesรน a Cana di Galilea: ยซScendi a casa prima che mio figlio muoia!ยป. Come a quel papร  disperato Gesรน annuncia che il figlio vive, cosรฌ rivela che lโ€™epilogo della malattia non sarร  la morte ma la gloria di Dio. Con un fraseggio enigmatico si allude alla morte del Figlio di Dio attraverso la quale Egli verrร  glorificato. Nellโ€™Antico Testamento Dio mostra la sua gloria, tremenda e affascinante, quando fa uscire il popolo dโ€™Israele dallโ€™Egitto facendolo passare allโ€™asciutto attraverso il mar Rosso e quando dal monte Sinai parla a Mosรจ per consegnargli i dieci comandamenti e stabilire lโ€™alleanza con il popolo eletto. La profezia di Ezechiele annuncia che Dio sta per rivelare la sua gloria quando farร  uscire Israele dai sepolcri della terra di esilio, ma non per farli entrare di nuovo nella terra promessa, ma per far entrare lo Spirito nei loro cuori. La vita infatti non dipende dallโ€™essere in un luogo ma dallโ€™essere luogo in cui Dio abita.ย 

Gesรน, dopo due giorni di silenzio, cogliendo di sorpresa i suoi discepoli, li invita ad andare con lui in Giudea. Da parte loro cโ€™รจ una levata di scudi perchรฉ il viaggio รจ pericoloso. E poi, perchรฉ rischiare se lโ€™amico Lazzaro si รจ addormentato e quindi รจ sulla via della guarigione? A maggior ragione, quando chiaramente viene rivelato che Lazzaro รจ morto, sorge il dubbio sulla opportunitร  del viaggio, tanto che Tommaso sbotta: ยซAndiamo anche noi a morire con luiยป.ย 

Gesรน ricorre allโ€™immagine del giorno e della notte per indicare che cโ€™รจ un tempo nel quale camminare senza il pericolo dโ€™inciampare perchรฉ cโ€™รจ la luce del sole e un tempo nel quale questa luce non cโ€™รจ e se uno sโ€™arrischia a camminare nel buio, cade. Gesรน sa bene il rischio che corre ma รจ consapevole anche del fatto che lo guida lโ€™amore a Lazzaro. Chi ama rischia, ma non inciampa. Invece inciampa chi cammina senza la luce della speranza. Senza di essa nel buio del lutto si cade piรน facilmente e con difficoltร  ci si rialza per andare avanti.

Andare incontro alla morte, questa sembra essere la proposta di Gesรน, ma in realtร  il Signore ci invita a seguirlo sulla via che porta alla vita e di percorrerla guidati dalla sua parola di speranza: ยซio vado a svegliarloยป. Dopo lโ€™immagine del cammino di giorno e di quello nella notte, Gesรน impiega quella del sonno per indicare la morte. รˆ fraintesa perchรฉ i discepoli pensano al riposo, preludio della guarigione, mentre Gesรน vuole alludere alla morte di Lazzaro, ma anche alla sua risurrezione. Gesรน va da Lazzaro perchรฉ, tramontata la luce di questo mondo, lui possa fargli aprire gli occhi per contemplare la luce eterna. Come il riposo del sonno รจ il tempo del passaggio dalla veglia al risveglio, cosรฌ Gesรน guida il passaggio dal vigilare in questa vita allโ€™essere svegli come i figli della luce. Ora che Lazzaro รจ morto non puรฒ camminare e attende Gesรน, come le sentinelle nella notte attendono lโ€™aurora che segna lโ€™inizio di un nuovo giorno. Sappiamo che la nostra vita terrena ha i giorni contati come le ore del giorno, ma abbiamo fede anche che, come la notte ha le ore contate, cosรฌ la morte non รจ lโ€™ultima parola della vita dellโ€™uomo. La paura ci fa cadere nella tentazione di credere che il buio calato sulla nostra vita sia interminabile e definitivo; solo la speranza illumina lโ€™attesa della venuta del Signore che viene a salvarci.

- Pubblicitร  -

La terza scena avviene nel sesto giorno quando Lazzaro รจ nel sepolcro giร  da quattro giorni. Gesรน arriva quando sembra che non cโ€™รจ piรน nulla da fare perchรฉ il processo corruttivo della morte si รจ avviato inesorabilmente. Lโ€™evangelista accenna ai luoghi: il sepolcro dove giace Lazzaro, la casa dove Marta e Maria sono consolate dai conoscenti, Betania che dista da Gerusalemme pochi chilometri. Il cammino terreno di Gesรน sta per giungere nella Cittร  Santa nella quale celebrerร  la sua Pasqua. Ma prima che tutto si compia deve passare da Betania che significa ยซla casa della sofferenzaยป. La sofferenza e la morte di Gesรน attraversano in pieno quella degli uomini. Una casa in lutto รจ come un sepolcro dal quale uscire.ย ย Marta e Maria incarnano due modi diversi con cui si reagisce alla morte. Sapere della presenza di Gesรน, che si ferma fuori del villaggio, induce Marta ad uscire da casa per andargli incontro. La fede la spinge a lasciare il proprio ยซsepolcroยป per incontrare Gesรน al quale gli rivolge un rimprovero: ยซSe tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!ยป, ma subito dopo aggiunge: ยซMa anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, Dio te la concederร ยป. Marta non nasconde di essere delusa da Gesรน e di aver messo in dubbio lโ€™autenticitร  del suo amore per il fratello; dubbio che รจ ripreso da coloro che, pur vedendo piangere Gesรน per la commozione, si domandano: ยซLui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sรฌ che costui non morisse?ยป. Davanti alla morte, soprattutto quando molto si รจ pregato perchรฉ non accadesse, inevitabilmente sorge lโ€™interrogativo sulla reale bontร  di Dio. Questa รจ anche la nostra fede che รจ poggiata piรน su ciรฒ che si sa piuttosto su ciรฒ che si crede, piรน su veritร  astratte e precetti che su esperienze concrete di vita. Marta ripete due volte ยซio soยป e poi, sollecitata da Gesรน, afferma ยซio credoยป. Ma รจ ancora una fede fragile fatta di parole a cui ancora non corrisponde una fiducia piena. Infatti, quando Gesรน chiede di togliere la pietra dal sepolcro, Marta obbietterร  che il cadavere รจ ormai in decomposizione. Dopo Marta, anche Maria, che era rimasta a casa a piangere, sollecitata dalla sorella portavoce della chiamata del Maestro, va incontro a Gesรน. Maria esprime il dolore del fatto che Gesรน non era presente al momento opportuno per salvare Lazzaro dalla morte. Non sa fare altro che piangere coinvolgendo tutti, persino Gesรน che scoppia in pianto nel momento in cui lo conducono al sepolcro. Le lacrime di Gesรน rivelano la profonda partecipazione al dolore degli uomini. Gesรน, che aveva consolato Marta annunciando che lui era ยซla risurrezione e la vitaยป, davanti al dolore dellโ€™uomo scoppia in pianto. Lโ€™amore di Gesรน per Marta e Maria รจ tale che si esprime da una parte nellโ€™annunciare il vangelo della vita, e dallโ€™altro nel farsi totalmente solidale con chi รจ nel dolore. Le lacrime di Gesรน raccontano la profonditร  del suo amore verso lโ€™uomo. Dio non solo conosce il nostro dolore ma ne diviene pienamente partecipe.ย 

Gesรน invita a credere, cioรจ a uscire dalle solitudini alle quali ci condanniamo nel momento in cui rimaniamo legati al sepolcro in cui custodiamo rassegnazione, rabbia, risentimento, rimpianto, dubbio, nostalgia e sensi di colpa.ย 

Lazzaro รจ ciascuno di noi che sperimenta quello che il suo nome significa: Dio aiuta. Sรฌ, Gesรน viene non per farci mettere una pietra sopra le cose che ci accadono, ma per farcela togliere. La parola di Gesรน non รจ come quella dei conoscenti che cercano di consolare rimandando la speranza ad un remoto futuro, alla resurrezione dellโ€™ultimo giorno. Gesรน parla oggi dallโ€™alto della croce sulla quale ยซEgli offrรฌ preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esauditoยป (Eb 5,7). Piangendo con gli uomini Gesรน chiede al Padre di salvarlo, e di salvarci, dalla morte.ย 

Mentre molti suggeriscono di elaborare il lutto dimenticando e mettendo una pietra sopra, Gesรน ci chiede invece di toglierla per credere e fare memoria della bontร  di Dio. Essa si รจ manifestata in tutta la sua gloria quando ha donato suo Figlio e lo ha risuscitato aprendo anche per noi il varco attraverso la morte per la vita eterna. Gesรน si rivolge a noi, come a Lazzaro, chiamandoci fuori. Ci credevamo morti e imprigionati nel dolore e invece Gesรน, chiamandoci per nome, ci tira fuori dalla schiavitรน della paura e ci fa rendere conto che siamo vivi perchรฉ la vita divina รจ in noi, anche se siamo avvolti ancora dalle bende della nostra debolezza e dal velo che, posto sul viso, cโ€™impedisce di vedere bene e mostrarci definitivamente. Dalla croce Gesรน ci ha donato il suo Spirito, lo stesso Spirito che lo ha liberato dai vincoli della morte e lo ha lasciando andare. Abbiamo bisogno che qualcuno ci aiuti a liberarci da ciรฒ che ci impedisce di vivere a pieno la vita cristiana e di andare liberamente dietro Gesรน sulla via dellโ€™amore che รจ la vita eterna. Gesรน affida alla Chiesa la consegna di essere mediatrice di liberazione perchรฉ possiamo passare dal dominio del peccato, che incute paura e provoca la morte, alla Signoria dello Spirito che ci rende liberi.

Auguro a tutti una serena domenica e vi benedico di cuore!ย ย ย ย 


Altri Articoli
Related

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 (Notte di Natale) Dicembre 2025

Benvenuto, Dio I pastori sono storditi dal freddo e confusi...

don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 22 dicembre 2025

"L'anima mia magnifica il Signore" Quando l'anima si innalza spontaneamente...