don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 24 Ottobre 2021

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Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

Il โ€œfiutoโ€ della fede

La pagina del vangelo di questa domenica presenta lโ€™incontro tra Gesรน e il cieco Bartimeo che da mendicante seduto lungo la strada diventa suo discepolo perchรฉ, riacquistando la vista, lo segue sulla via che punta diretta verso Gerusalemme. Alla luce della prima lettura, nella quale il Profeta Geremia annuncia lโ€™intervento salvifico di Dio che riconduce nella loro terra ยซil cieco e lo zoppoยป, Bartimeo รจ uno dei destinatari della promessa di Dio perchรฉ incarna tutti gli emarginati della comunitร , i perdenti dei giochi di potere, il prodotto di scarto della cultura dellโ€™usa e getta.

La via sulla quale il Signore viene a radunare i dispersi e i disperati รจ il cammino del nuovo esodo che libera dalla schiavitรน del peccato, che rende lโ€™uomo dipendente dalle cose e lo condanna alla solitudine, per restituirgli la dignitร  per la quale diventa una creatura nuova, capace di compassione verso i fratelli e, insieme con essi, forma e costituisce la comunitร  dei salvati, il nuovo Popolo di Dio.ย 

Bartimeo rimane colpito dal vociare della folla dei discepoli che accompagna Gesรน e in lui finalmente si risveglia la speranza sopita. Non ha sentito direttamente la voce del Maestro non lo ha conosciuto di persona, eppure, gli basta sapere che gli รจ in qualche modo vicino per rivolgersi a lui nella preghiera gridando con tutta la voce che ha in gola. La preghiera sembra uscirgli spontaneamente dal cuore perchรฉ in realtร  lascia parlare lo Spirito Santo. Quella del cieco รจ una supplica molto diversa nella forma e nel contenuto di quella del tale che chiedeva consigli su come ereditare la vita eterna e dei due fratelli apostoli che esigevano lโ€™assicurazione dei posti dโ€™onore nella tribuna della gloria. Il figlio di Timeo si rivolge al ยซFiglio di Davideยป, il suddito grida verso (non contro) il suo Re e fratello.

Non chiede lโ€™elemosina ma invoca la misericordia, non chiede di essere saziato di beni ma il bene che sana il cuore. La preghiera di supplica รจ la mano tesa dellโ€™uomo a Dio che viene a visitare il suo popolo; รจ lโ€™apertura del cuore verso il Signore che viene incontro a noi per chiamarci e insieme camminare sulla via della vita. Bartimeo si sente interpellato dallโ€™eco della Parola di Gesรน e dal profumo della sua presenza. Privo della vista, il cieco sembra avere โ€œil senso della fedeโ€ che gli permette di โ€œvedereโ€ quello che altri si rifiutano di riconoscere. La sua รจ la fede dei semplici รจ un fiuto infallibile molto diverso da quello di chi cerca i suoi interessi ma non la salvezza.ย 

La seconda lettura, tratta dalla lettera agli Ebrei, afferma che nessuno puรฒ attribuirsi da solo lโ€™onore di essere sommo sacerdote, ma si รจ chiamati da Dio. Gesรน, ascoltando la supplica di Bartimeo lo chiama. La chiamata non รจ diretta ma mediata da coloro le cui parole hanno riacceso la speranza nel cieco mendicante, che sono stati anche di ostacolo allโ€™incontro con Gesรน, ma che poi diventano profeti della sua Parola che chiama a sรฉ. La vocazione รจ un invito ad avere coraggio e a rialzarsi (verbo della risurrezione). Ogni vocazione รจ anche una provocazione che richiede delle scelte precise e anche delle rinunce. Non รจ Gesรน che va verso il cieco, ma รจ lui che รจ chiamato a mettersi in cammino lasciando il posto in cui si trova per seguire la voce di chi lo chiama allโ€™incontro.

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Bartimeo fa anche di piรน perchรฉ lascia il mantello, lโ€™unico suo bene, per essere totalmente libero di seguire la sua chiamata. Il cieco, che tendenzialmente cerca ogni punto di appoggio, si fida solamente della Parola di Gesรน e da essa si fa guidare per giungere alla sua presenza. Lโ€™incontro รจ un dialogo che continua la preghiera iniziata con un grido di invocazione e supplica per avere misericordia e che giunge alla richiesta della guarigione. Bartimeo chiede il dono di una vista โ€œnuovaโ€, capace di uno sguardo rinnovato. Vedere di nuovo non significa solamente riacquistare la vista e ritornare come prima, ma vuol dire avere la capacitร  di vedere, e dunque, discernere con gli stessi occhi di Dio. Occhi nuovi sono quelli che non cercano la colpa negli altri per accusarli, non sognano una gloria illusoria, non sono altezzosi e rivelatori di un cuore superbo. Bartimeo chiede occhi, come quelli di Dio, che sanno cogliere nelle fragilitร  e nella povertร  dei poveri il motivo per cui andare loro incontro e farsi vicino con amorevolezza e tenerezza.

Questa preghiera fatta con fede รจ efficace perchรฉ Dio condivide con noi il suo sguardo dโ€™amore e di compassione, di speranza e di consolazione. Bartimeo con gli occhi nuovi vede la sua chiamata, la vocazione e la strada della sua vita. Per percorrerla segue Gesรน. Dove lo condurrร ? Ad essere sacerdote per sempre, non per offrire sacrifici per i suoi peccati, ma donare la sua stessa vita per amore. La via della fede รจ quella sulla quale incontriamo il Signore, da lui ci lasciamo incontrare, guarire e guidare per ricevere il dono piรน grande che possiamo sperare: essere sacerdoti tra i nostri fratelli e per i nostri fratelli.ย 

Signore Gesรน, che attraversi le strade delle nostre periferie esistenziali per chiamare tutti a seguirti sulla via della vera libertร , fa che ascoltando lโ€™annuncio dei tuoi messaggeri si risvegli in me la speranza di riscatto e di vita. Tu che ascolti la preghiera degli umili e degli ultimi, insegnaci a non rimanere indifferenti o infastiditi dal grido dโ€™aiuto dei poveri.

Ci chiami ad essere eco della tua Parola e portavoce del grido di chi non รจ ascoltato da nessuno o รจ ridotto al silenzio dallโ€™arroganza di quelli che credono di essere i migliori e piรน meritevoli. Donaci la fede di non arrenderci allo scoraggiamento della colpevolizzazione e di non cedere alla vergogna del giudizio di condanna per i nostri peccati, ma di assecondare il โ€œfiutoโ€ della speranza e di seguire il richiamo della misericordia.

Guarisci il nostro cuore con la grazia della consolazione e togli il velo della tristezza che ci blocca nella prigione del pregiudizio. Il tuo Spirito mi guidi nel discernimento della tua volontร  perchรฉ possa vedere chiaramente a quale servizio dโ€™amore mi stai chiamando e come vivere il mio sacerdozio insieme ai miei fratelli e per il bene della Chiesa.