don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 16 Giugno 2021

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Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

Chi ama non ha bisogno di trucchiย 

La pratica della giustizia, perchรฉ sia autentica, richiede il coraggio di perdere qualcosa, la discrezione nel farsi incontrare e lโ€™umiltร  di mettersi a nudo. In caso contrario il sedicente giusto indossa una maschera sul palcoscenico della vita per assumere il volto di un personaggio sempre diverso secondo il copione che altri gli danno. Dietro la maschera del benefattore, del devoto o dellโ€™uomo pio si nasconde la ricerca della vana gloria, la mania di protagonismo e la dipendenza dal giudizio altrui.

La linea di confine tra lโ€™essere ยซpraticanti della giustiziaยป ed essere ยซoperatori dโ€™iniquitร ยป passa dal cuore di ciascuno, che Gesรน chiama il ยซsegretoยป, lรฌ dove si decide se esporsi, metterci la faccia e farsi leggere da Dio oppure ostentare apparenza, indossando una maschera per farsi notare dagli uomini.ย 

Chi nella propria interioritร  si lascia incontrare dal Signore e gli si avvicina per esporsi ai raggi benefici della sua Parola, viene contagiato, per cosรฌ dire, dalla sua discrezione, dalla sua sobrietร  e dal senso della misura. La discrezione รจ propria di chi aiuta lโ€™altro in punta di piedi per rispettare lโ€™altrui dignitร . La sobrietร  fa risplendere di autenticitร  e profonda intensitร  la bellezza della preghiera. Il senso della misura permette di dare il giusto valore alle cose e ordine agli affetti.ย 

La giustizia non produce meriti ma ci educa ad essere persone che sanno stare nella relazione con gli altri, con sรฉ stessi e con Dio. La ricompensa รจ la grazia di Dio che ci fa esseri umani e figli di Dio capaci di avere attenzione allโ€™altro nei suoi bisogni, di avere contatto con sรฉ stessi per lโ€™accettazione dei propri limiti e il discernimento di ciรฒ che รจ essenziale e, infine, per vivere una profonda intimitร  con Dio, lโ€™unico in grado di amarmi e di cambiarmi il cuore.

Signore Gesรน, che nel segreto del tuo cuore accogli la Parola del Padre, insegnami a parlare con Dio non solo con le parole ma soprattutto con le opere di Caritร . Tu che hai elogiato la vedova povera per lโ€™offerta di tutto quello che aveva per vivere, donami la sana vergogna dellโ€™ostentazione e del protagonismo e il gusto dei piccoli gesti ordinari di amore al prossimo. Tu che anche sulla croce, rinunciando a salvarti da te stesso, hai mostrato che cโ€™รจ piรน gioia nel dare che nel ricevere, fa cadere la maschera dellโ€™ipocrisia perchรฉ nella condivisione fraterna dei beni possa mostrare il volto bello della Chiesa umile e provvidente.

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