don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 15 Dicembre 2019

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รˆ il tempo di cambiare punto di vista

III DOMENICA DI AVVENTO (ANNO A) – GAUDETE

Giovanni Battista รจ un personaggio tipico del tempo dellโ€™Avvento. La narrazione di Matteo non lo colloca nel deserto o al fiume Giordano mentre svolge la sua missione, ma in carcere. Stando sotto la custodia di Erode, non puรฒ parlare al popolo liberamente o battezzare coloro che vengono da lui col desiderio di cambiare vita. Non รจ piรน il tempo del predicare e del battezzare, ma quello dellโ€™ascolto della parola di Dio. Non ci sono rivelazioni private ma i suoi discepoli lo informano delle opere che Gesรน compie. Sono le opere del Cristo! Giovanni viene evangelizzato e la sua gioia รจ tale quasi da non crederci a quello che gli viene riferito. La sua idea di Messia sta assumendo il volto di Gesรน e perciรฒ sente lโ€™esigenza di domandargli se veramente lโ€™attesa รจ terminata oppure deve continuare.ย 

Le attese sono alimentate dalle immaginazioni che riflettono gli schemi mentali che ognuno porta con sรฉ. Giovanni non mette in dubbio la credibilitร  di Gesรน, ma mette in discussione il proprio punto di vista, con la disponibilitร  a cambiarlo. Anche il Battista compie un cammino di conversione. Non si tratta di un cambiamento morale, ma del modo di pensare e, di conseguenza, anche di parlare e agire.ย 

Gesรน invia i discepoli a narrare gli eventi che accadono in modo da riconoscere in essi il compimento degli annunci profetici: โ€œDite agli smarriti di cuore: Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dioโ€ฆ Egli viene a salvarviโ€ (Is 35, 4). Il cambiamento di punto di vista richiesto fa passare dal porci di fronte alla realtร  con le nostre attese al sentirci pienamente coinvolti negli eventi in modo da viverli come protagonisti. Giovanni Battista non รจ solamente la sentinella che annuncia la promessa di Dio e ne proclama lโ€™accadimento, ma anche parte di quel popolo che desidera essere guarito per vincere lo scoraggiamento e la confusione del cuore. Spostando il punto di vista, da analisti distaccati degli eventi si diventa soggetti attori degli eventi stessi.

La gioia del vangelo non si diffonde semplicemente attraverso lโ€™annuncio o la celebrazione di un fatto, che per quanto sia straordinario non tocca la vita, ma con la testimonianza colma di stupore di chi, sentendosi finalmente raggiunto dallโ€™amore di Dio, con entusiasmo rende partecipi anche gli altri della grazia che lo sana. Nei ciechi che riacquistano la vista, negli zoppi che camminano speditamente, nei lebbrosi risanati, nei sordi che finalmente odono, nei morti che risuscitano, il discepolo vede rispecchiarsi la sua vita raggiunta da Dio che, facendosi prossimo, la libera da ogni forma di male. I poveri, destinatari del Vangelo, diventano a loro volta evangelizzatori. Essi non parlano in astratto, ma narrano ciรฒ che Dio ha fatto per loro. Felice รจ il discepolo di Cristo che non si accontenta di essere un cronista del vangelo, ma un narratore della propria vita insieme a Cristo. Beato colui che non si ferma alle sue attese, che non inciampa contro le delusioni per le aspettative non realizzate.ย 

Ritornando alla domanda del Battista, diremmo che da una parte lโ€™attesa รจ compiuta perchรฉ Colui che doveva venire per salvarci รจ venuto, e ci ha salvati. Dallโ€™altra parte, tuttavia, lโ€™attesa ancora continua nellโ€™atteggiamento della pazienza e della costanza tipica dellโ€™agricoltore e dei profeti, di cui parla San Giacomo nella seconda lettura. La pazienza non รจ qualcosa di statico, quasi sinonimo di rassegnazione. Si tratta dello sguardo di fede che vede nel seme giร  il suo frutto, nel frammento il tutto, nella via la meta, nel piรน piccolo nel regno dei cieli il piรน grande tra i nati di donna, nel peccatore il redento.ย 

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Con Giovanni Battista siamo chiamati ad andare oltre i nostri schemi mentali e le nostre immaginazioni, con i discepoli siamo inviati ad essere non solo cronisti, ma narratori e protagonisti del Vangelo. Con le folle, desiderose di ristoro e di pace, siamo invitati a fare una verifica sulle nostre attese: Cosa siete andati a vedere nel deserto? Cosa cerco? Con quali occhi e con quale cuore sono andato nel deserto. Il deserto รจ il luogo nel quale Dio ri-chiama il suo popolo, per annunciargli la scelta di amarlo nonostante non se lo meriti a causa del suo peccato. La Chiesa, comunitร  di sorelle e fratelli battezzati, รจ anche deserto nel quale ci si riconosce tutti insufficienti, presi singolarmente, ma accomunati dal fatto di essere tutti accuditi da Dio. La paura di perderci a causa di ciรฒ che ci manca alimenta le contrapposizioni e le lotte, mentre la fiducia nella provvidenza divina favorisce la solidarietร  fraterna.

Con quali occhi, o attese, vediamo la Chiesa, con quale cuore, cioรจ con quali intenzioni la accostiamo? In ogni comunitร , sia essa domestica o ecclesiale oppure civile, ci sono situazioni nelle quali si perseguono interessi personali e autoreferenziali, si spendono tante energie, anche economiche, per cose inutili basate piรน sullโ€™apparenza che sulla sostanza. Andando alle relazioni personali dobbiamo domandarci: cosa vediamo degli altri? I nostri occhi si fermano a considerare i loro limiti e le loro negativitร ? Indugiamo nel notare e nel marcare la distanza che cโ€™รจ tra le proprie attese e quello che gli altri fanno per noi? Cosรฌ รจ automatico che si blocchi il processo di crescita nelle relazioni e persino il cammino di fede.ย ย 

Ancora una volta รจ fondamentale avere il coraggio di mettere in dubbio i nostri schemi mentali, di ridiscutere le proprie attese e di cambiare punto di vista per poter essere elastici nel ridisegnare dentro di noi lโ€™immagine di sรฉ e quella che abbiamo degli altri. I propri e altrui limiti non devono essere visti come colpe da stigmatizzare, ma lo spazio nel quale accogliere la grazia di Dio che trasforma. Alla luciditร  con la quale si colgono le negativitร  bisogna coniugare la speranza nellโ€™attuazione dellโ€™opera di Dio e la caritร  con la quale pazientemente accompagnare lโ€™azione della Grazia, che sempre ci precede.ย ย 

Auguro a tutti una serena domenica e vi benedico di cuore!ย 

Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI


Letture della
III DOMENICA DI AVVENTO โ€“ ANNO A
Colore liturgico: VIOLA o ROSACEO

Prima Lettura

Ecco il vostro Dio, egli viene a salvarvi.Dal libro del profeta Isaรฌa

Is 35,1-6a. 8a. 10

Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sรฌ, canti con gioia e con giubilo.
Le รจ data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.

Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore:
ยซCoraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarviยป.

Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterร  come un cervo,
griderร  di gioia la lingua del muto.
Ci sarร  un sentiero e una strada
e la chiameranno via santa.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicitร  perenne splenderร  sul loro capo;
gioia e felicitร  li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 145 (146)

R. Vieni, Signore, a salvarci.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dร  il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri. R.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi รจ caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri. R.ย 

Egli sostiene lโ€™orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R.

Seconda Lettura

Rinfrancate i vostri cuori, perchรฉ la venuta del Signore รจ vicina.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Gc 5,7-10

Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. Guardate lโ€™agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finchรฉ abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perchรฉ la venuta del Signore รจ vicina.

Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice รจ alle porte. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.

Parola di Dio

Vangelo

Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,2-11ย 

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandรฒ a dirgli: ยซSei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?ยป. Gesรน rispose loro: ยซAndate e riferite a Giovanni ciรฒ che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri รจ annunciato il Vangelo. E beato รจ colui che non trova in me motivo di scandalo!ยป.

Mentre quelli se ne andavano, Gesรน si mise a parlare di Giovanni alle folle: ยซChe cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sรฌ, io vi dico, anzi, piรน che un profeta. Egli รจ colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerร  la tua via”.

In veritร  io vi dico: fra i nati da donna non รจ sorto alcuno piรน grande di Giovanni il Battista; ma il piรน piccolo nel regno dei cieli รจ piรน grande di luiยป.

Parola del Signore

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