Lโincontro con Gesรน che cambia la vita –ย II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo aiย Corรฌnziย (1Cor 6,13-15.17-20)
I vostri corpi sono membra di Cristo.
Fratelli, il corpo non รจ per lโimpuritร , ma per il Signore, e il Signore รจ per il corpo. Dio, che ha risuscitato il Signore, risusciterร anche noi con la sua potenza.
Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. State lontani dallโimpuritร ! Qualsiasi peccato lโuomo commetta, รจ fuori del suo corpo; ma chi si dร allโimpuritร , pecca contro il proprio corpo.
Non sapete che il vostro corpo รจ tempio dello Spirito Santo, che รจ in voi? Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi. Infatti siete stati comprati a caro prezzo: glorificate dunque Dio nel vostro corpo!
Il corpo, scrigno e tesoro
Il rito del battesimo, con il suo ยซbagnoยป per immersione, รจ partecipazione alla morte e alla risurrezione di Cristo.ย Il battezzato viene ยซcrocifissoยป con Cristo per rinascere a vita nuova e camminare in essa. Morto lโuomo vecchio, reso tale dal peccato, nasce una nuova creatura nella quale abita lo Spiritoย Santo che fa del corpoย del battezzatoย il suo tempio.ย La sua presenza si manifesta mediante il desiderio dellโamore, che si declina nella vocazione al servizio nelle sue molteplici espressioni.
Lโamore oblativo รจ il desiderio piรน altro e il fine ultimo dellโesistenza cristiana. Quando sono coltivati i desideri dello Spirito si riesce a contrastare il desiderio della carne che invece spinge per un amore possessivo.ย Non puรฒ coesistere il peccato e lo Spirito Santo: o si obbedisce al peccato, diventandone schiavi, o si segue il Signore servendolo con umiltร e fiducia.
La fornicazione รจ lโesercizio della sessualitร ย guidata dalย desiderio della carne e non da quello dello Spirito, ovveroย dallโideale dellโamore possessivo e non dalla speranza di quello oblativo. Il peccato schiavizza il corpo facendoย cadere nella dipendenza dellโistinto, mentre lo Spirito, riscattandoci dal maligno, ci rende liberi e capaci di fare di tutta la nostra vita un dono dโamore.
La libertร del peccato รจ illusoria, quella che ci ha donato Gesรน con il suo sacrificio รจ per sempre, anche se richiede di essere costantemente accolta da Dio e coltivata nei rapporti fraterni.
+ Dal Vangelo secondo Giovanniย Gvย 1,35-42
Videro dove dimorava e rimasero con lui.
In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesรน che passava, disse: ยซEcco lโagnello di Dio!ยป. E i suoi due discepoli, sentendolo parlare cosรฌ, seguirono Gesรน.
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Gesรน allora si voltรฒ e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: ยซChe cosa cercate?ยป. Gli risposero: ยซRabbรฌ โ che, tradotto, significa maestro โ, dove dimori?ยป. Disse loro: ยซVenite e vedreteยป. Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrรฒ per primo suo fratello Simone e gli disse: ยซAbbiamo trovato il Messiaยป โ che si traduce Cristo โ e lo condusse da Gesรน. Fissando lo sguardo su di lui, Gesรน disse: ยซTu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefaยป โ che significa Pietro.
LECTIO
Lโinizio del racconto del vangelo di Giovanni, che segue il prologo poetico, si sviluppa nellโarco temporale di una settimana ed รจ ritmato dallโindicazione ยซil giorno dopoยป che permette di suddividere la narrazione in quattro scene. Con la quinta, nella quale si descrive lโevento della festa di nozze a Cana di Galilea ยซtre giorni dopoยป, culmina la settimana inaugurale della missione di Gesรน. Nelle prime due scene Giovanni Battista offre la sua testimonianza a Betร nia al di lร del Giordano. Davanti alle autoritร confessa che lui non si identifica con nessuna delle figure messianiche attese da Israele, ma รจ ยซvoceยป che prepara lโaccoglienza del Signore, il quale รจ giร in mezzo a loro ma non รจ ancora conosciuto. Neanche lui lo conosceva fino a quando Gesรน non gli รจ venuto incontro. In quel momento Giovanni ha visto lo Spirito Santo scendere e rimanere su Gesรน riconoscendo in quellโevento il compimento della parola che Dio gli aveva dato inviandolo a battezzare nellโacqua. Quello di Giovanni รจ chiaramente uno sguardo di fede che nel fatto vede lโevento col quale il Padre mostra in Gesรน suo Figlio venuto a battezzare nello Spirito Santo per togliere il peccato del mondo e riconciliare lโuomo con Dio.
Il brano del vangelo di questa domenica coincide con il terzo giorno nel quale inizia la sequela dei primi discepoli che formano la comunitร attorno a Gesรน. Sono descritti tre momenti. Nel primo avviene il passaggio dallโessere discepoli del Battista a seguaci di Gesรน. Nel secondo sโinnesca un dialogo tra Gesรน e i primi due discepoli che accettano il suo invito ad andare con lui e vedere. La giornata si conclude con lโincontro tra Gesรน e Simone mediato da suo fratello Andrea.
Giovanni Battista, come lo sarร il discepolo che sotto la croce assiste alla morte di Gesรน, รจ testimone dellโevento del battesimo dello Spirito Santo, segno letto alla luce della Parola di Dio, nel quale riconosce Gesรน quale โagnello pasqualeโ il cui sangue libera dal peccato e fa vivere coloro che si nutrono della sua carne. Cโรจ dunque un legame tra la testimonianza del Battista e quella del discepolo amato, entrambe date perchรฉ chi ascolta possa credere in Gesรน, il Cristo. Lโaccostamento della testimonianza del Battista e quella del discepolo amato fa comprendere che il primo passo della fede รจ conoscere Gesรน per poter credere in lui, cioรจ lasciarsi amare da lui e amarlo.
Allโinizio con il Battista ci sono due discepoli dei quali uno uscirร dallโanonimato, Andrea, e lโaltro rimarrร senza nome perchรฉ ognuno possa identificarsi con lui e leggere il proprio cammino di fede condividendo la sua esperienza.
Giovanni รจ a Betania nel luogo del suo battesimo dove, incontrando Gesรน, guardandolo con gli occhi della fede, lo ha riconosciuto il Figlio di Dio e lo ha chiamato Agnello di Dio. Sembra essere allโinizio unโesperienza estremamente personale e intima come lo รจ una visione mistica attraverso la quale si passa dallโapparenza alla veritร . Lo sguardo del Battista su Gesรน rimane profondo come dice il verbo greco (emblepo/ fissare lo sguardo). La conoscenza di Giovanni riguarda la veritร di Gesรน, cioรจ chi รจ oltre la sua umanitร ma soprattutto per chi รจ la sua umanitร . La veritร della fede vista e conosciuta dal Battista viene condivisa con due dei suoi discepoli. Anchโessi vedono un uomo di nome Gesรน che passa, ma per il Battista egli รจ โlโAgnello di Dioโ. Lโevangelista sottolinea che la testimonianza del Battista nasce dallo sguardo della fede e per i suoi discepoli assume il significato di un insegnamento che li induce a lasciare il loro antico maestro per seguirne un altro. Questo cambiamento non avviene per opposizione ma per attrazione esercitata sui due discepoli dalla testimonianza del loro primo maestro.
La fede del Battista, maturata nellโascolto di Colui che lo ha inviato e nellโesperienza personale con la quale riconosce la presenza di Dio nellโincontro con Gesรน, diviene preziosa indicazione di direzione per coloro che stavano con lui. Essi non sono considerati sua proprietร ma destinatari del suo insegnamento/testimonianza il cui fine รจ quello di permettere loro di conoscere Gesรน e credere che lui รจ il Figlio di Dio e credendo trovare in Lui la sorgente della Vita eterna.
Il Battista non ha ordinato di seguire Gesรน, ma i due discepoli traducono il suo insegnamento/testimonianza nella scelta di lasciare lui per seguire colui che aveva indicato come lโAgnello di Dio. Allโinizio non cโรจ una chiamata diretta di Gesรน, ma una decisione di seguire ciรฒ che il loro cuore, infiammato dalle parole del Battista, suggeriva.
La parola del testimone nellโatto di condividere con i discepoli la fede, ossia il modo di vedere e riconoscere Gesรน, accende in essi un forte desiderio che li spinge a compiere un passaggio e iniziare un nuovo cammino di fede. I primi passi sono segnati dallโiniziativa di Gesรน che, voltandosi verso i due discepoli, li accoglie non dettando loro le condizioni per seguirlo, ma rivolgendo una domanda semplice solo in apparenza, โcosa cercate?โ.
Agli occhi dei due discepoli Gesรน รจ โRabbรฌโ, ovvero un maestro. Essi erano stati con il Battista a Betania al di lร del Giordano e ora vorrebbero frequentare Gesรน e abitare con lui.
Gesรน invita a fare esperienza diretta di lui; questa รจ infatti il fine della sequela. Vedere significa conoscere e conoscere vuol dire amare, ovvero essere uno con lโaltro, uno per lโaltro. E i due discepoli accolgono lโinvito. Ignoriamo cosa videro, ma sappiamo che quel giorno vedendo dove abitava scelsero di rimanere con lui. La dimora di Gesรน diventa anche la loro sicchรฉ essi si decidono non solo a cambiare maestro ma anche dimora, determinandosi a confermare la sequela e rimanere con lui. La scelta nasce dallโesperienza concreta del vedere e quindi da una relazione in cui ci si guarda in volto. Ciรฒ che convince i due discepoli non รจ un miracolo, nรฉ un discorso, ma il modo di vivere di Gesรน. Nel linguaggio dellโevangelista Giovanni la dimora รจ la relazione dโamore che unisce le persone divine. Come lo Spirito Santo scende e abita (rimane) in Gesรน, cosรฌ il Figlio di Dio รจ unito al Padre e rimane nel suo Amore. Chi ascolta e mette in pratica il comandamento dellโamore rimane in Dio e Dio in lui. Credere significa seguire la voce del cuore che spinge a cercare la sorgente del desiderio di vivere, la fonte dellโAmore e anche lโAmato, come fa Maria Maddalena nel giardino del sepolcro.
Dallโesperienza con il Maestro nasce la testimonianza fraterna. Dal desiderio di conoscere Gesรน nasce quello di farlo conoscere ai fratelli. Lโentrata in scena di Andrea รจ legata allโessereย fratello di Simon Pietro. Il rapporto tra fratelli รจ fatto di condivisione della propria gioia, che deriva dallโaver trovato il Cristo, il tesoro della propria vita. Lโincontro con Gesรน ha cambiato la vita di Andrea. Si fa intermediario dellโincontro diretto col fratello Simone che diventa oggetto dello sguardo profondo di Gesรน. Come quello del Battista nei confronti di Gesรน, anche quello del Cristo verso Simone รจ uno sguardo intelligente, cioรจ profondo che coglie e mette in luce la veritร .
Agli occhi di Gesรน Simone รจ Cefa, ovvero la pietra che testimonia con la sua durezza la fedeltร dellโamore di Dio. La pietra ritorna nel racconto delle nozze di Cana quando Gesรน comanderร di riempiere dโacqua le sei giare di pietra che servivano per la purificazione e che diventano otri dai quali viene attinto il vino della festa. Il cambiamento del nome vuole indicare e rivelare la necessitร della conversione attraverso la quale si diventa capaci di amare con lo stesso amore con cui Dio ama.
MEDITATIO
LA TRAMA E LโORDITO, DISCEPOLI DI GESร,NARRATORE DI DIO
Ogni storia inizia con un incontro che, anche se sembra casuale, รจ sempre preparato in qualche modo. Oggi ci viene offerto lโinizio di un racconto la cui trama รจ composta dalle esperienze di vita di tante persone che, come molti fili, incrociano quelli dellโordito rappresentato da Gesรน. La narrazione risulta essere come un tessuto in cui sโintersecano la vita di Gesรน e quella di coloro che lo incontrano e diventano suoi discepoli.
Il racconto evangelico รจ una grande testimonianza di uno dei discepoli di Gesรน, che riconosce che la sua vita รจ opera di Dio che tesse relazioni dโamore e quanto piรน รจ presente nella vita degli uomini tanto piรน essi sono uniti tra di loro. Non รจ un caso che lโevangelista Giovanni userร lโimmagine della tunica di Gesรน tessuta tutta di un pezzo per indicare lโunitร , lโintegritร e la compattezza della comunitร cristiana. Essa, infatti, pur essendo composta da uomini fragili e insufficienti, รจ ancora come la rete che accoglie la moltitudine di coloro che sono chiamati alla fede, perchรฉ non agiscono in ordine sparso o per proprio interesse, ma perchรฉ guidati dalla parola di Dio.
Il primo passo nella tessitura di questa relazione รจ lโascolto dei testimoni e dei maestri di vita. Il Battista รจ per i due discepoli un accompagnatore, colui che accende nel loro cuore il desiderio e con la sua testimonianza li spinge a fare delle scelte che vanno nella direzione che la speranza indica. Lโinsegnamento non รจ un insieme di concetti da imparare, ma รจ efficace nella misura in cui prepara il discepolo a fare le sue scelte che comportano sempre un lasciar qualcosa. Il Battista รจ esempio di educatore nella fede perchรฉ prepara e facilita il ยซlasciar andareยป oltre il suo insegnamento e la sua persona per andare incontro a Gesรน e conoscerlo personalmente.
La relazione si rafforza nella misura in cui si passa dal ยซsentir direยป al ยซandare e vedereยป, cioรจ quando, si compiono delle scelte di vita che vanno nella direzione del volersi conoscere sempre di piรน, sempre piรน profondamente. La nostra storia di vita, sembra dirci lโevangelista, non puรฒ prescindere dalla nostra relazione con Gesรน, come i fili della trama non sarebbero uniti tra loro se quelli dellโordito non fossero numerosi e ravvicinati.
Lโapostolo Andrea testimonia che seguire Gesรน, entrare in dialogo diretto con lui, frequentarlo in maniera intima, non significa tradire o rinnegare il proprio passato e le proprie origini, ma valorizzarle. Il gioioso annuncio che porta a suo fratello Simone sta a significare che la fede non ci isola e non ci fa chiudere in piccoli gruppi autoreferenziali. Al contrario, ci spinge ad essere missionari nella comunitร in cui viviamo o dentro la famiglia a cui apparteniamo. La fede ci porta a vivere dentro il nostro ambiente di vita facendoci mediatori, con parole e gesti di amore, dellโincontro personale con Cristo.
Il fine di ogni missione รจ lโincontro diretto con Gesรน, come avvenuto per Simone, che cambia veramente la vita, non perchรฉ la renda piรน facile, ma certamente piรน felice. Simone diventa Pietro quando si lascia vedere dentro, cioรจ si lascia amare e accoglie lo sguardo di Gesรน che non lo inchioda alle sue miserie, ma gli rivela la sua altissima vocazione: essere supporto ai suoi fratelli e confermarli nella fede con il suo amore totale a Gesรน. La pietra รจ inutile se rimane sola, ma รจ utile se, insieme con le altre diviene viva perchรฉ costruisce il tempio santo di Dio, la Chiesa. Pietro, deve lasciarsi amare da Gesรน e solo allora potrร veramente essere il primo, prendere lโiniziativa ed esercitare nella chiesa il primato della Caritร che compone in unitร la molteplicitร delle differenze.
Il discepolo, amico di Gesรน
Ci sono incontri che cambiano la vita e lโora in cui avviene segna uno spartiacque nella propria storia. Cosรฌ รจ avvenuto per i primi discepoli di Gesรน nel momento in cui, spinti dal loro maestro, hanno scelto di seguirlo senza sapere dove dimorasse. La parola del Battista ha acceso in loro un desiderio di ricerca.
In fondo, il compito del profeta non era quello di creare un suo circolo di seguaci ma di preparare i suoi discepoli a frequentare la scuola del Maestro dal quale lui stesso aveva appreso la sapienza. Da loro maestro hanno acquisito la sapienza dellโumiltร per la quale essi camminano dietro colui che scelgono come loro guida. Lโumiltร รจ la condizione di base perchรฉ lโincontro diventi dialogo e il confronto sia unโesperienza che segna profondamente la propria vita.
Umiltร , intesa come consapevolezza della propria condizione di discente, non significa passivitร o indolenza. Al contrario, essa รจ quella forza che permette di fare scelte importanti come quella di impegnarsi ad amare senza calcoli dโinteresse o pretese. Cosรฌ Andrea e lโaltro discepolo si lasciano guidare dalla voce interiore dellโumiltร scegliendo Gesรน come la loro Guida e Maestro. Essi guardano Gesรน con gli stessi occhi di Giovanni Battista e in essi nasce il desiderio di conoscerlo di piรน, per questo lo seguono.
Interpellati da lui i due discepoli gli esprimono il desiderio di sapere dove dimora e vengono esauditi. Non sappiamo cosa videro, ma apprendiamo dalla testimonianza di uno dei due che essi decisero di rimanere con lui, confermando quanto il cuore suggeriva loro. Inizia cosรฌ lโamicizia con Gesรน. Inizia con tutta la carica di entusiasmo che caratterizza una scoperta e la consapevolezza di trovarsi davanti ad una occasione di cambiamento da non perdere.
Questo racconto ci invita a riflettere sul nostro rapporto con Gesรน e se possiamo definirlo di vera amicizia. Lui ci passa accanto con la delicatezza di chi non vuole imporsi ma crea le occasioni perchรฉ possiamo accorgerci di lui e coglierle per intessere un rapporto di amicizia.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“
