don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 12 Marzo 2020 – Lc 16, 19-31

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Contagiamoci di speranza

Giovedรฌ della II settimana di Quaresima

La parabola ci invita a riflettere sullo scopo che diamo alla nostra vita. Allโ€™inizio del racconto ci sono due personaggi estremamente diversi e distanti: un uomo ricco che gode dei suoi beni e Lazzaro, un povero mendicante. Li separa una porta che rimane chiusa. Il ricco si bea banchettando quotidianamente e ostentando la sua ricchezza, Lazzaro, invece in compagnia dei cani che gli leccano le piaghe, attende che qualcuno gli dia gli scarti che cadono dalla mensa del ricco. Immaginando la scena chiunque direbbe che il ricco รจ beato perchรฉ vive il piacere, mentre Lazzaro รจ sfortunato.ย 

Tuttavia, la Scrittura ci ricorda: ยซNon lodare un uomo per la sua bellezza e non detestare un uomo per il suo aspettoโ€ฆ Prima della fine non chiamare nessuno beatoยป (Sir 11,2.28). La felicitร  รจ altra cosa rispetto al piacere e la tristezza non va confusa con la povertร . Per questo, continua il Libro del Siracide, ยซNon ti vantare per le vesti che indossi e non insuperbirti nel giorno della gloriaยป (11,4). Chi punta sul godimento dei beni terreni, e da essi fa dipendere le sue scelte, si chiude sempre piรน nel proprio sordo egoismo.ย 

La morte arriva per tutti e diventa il momento del giudizio. Avviene una separazione che rivela la veritร  e il modo con cui Dio vede le cose. ยซC’รจ chi รจ debole e ha bisogno di soccorso, chi รจ privo di forza e ricco di miseria, ma gli occhi del Signore lo guardano con benevolenza, lo sollevano dalla sua povertร  gli fanno alzare la testa, sรฌ che molti ne restano stupitiยป (Sir 11, 12-13). Lazzaro, ricco di miseria, non รจ considerato dallโ€™epulone, tutto intento a godersi la vita, ma รจ guardato con benevolenza da Dio che, al momento della sorte finale e definitiva, lo accoglie con sรฉ.ย 

Nella buona e nella cattiva sorte dobbiamo sempre ascoltare la Parola di Dio. Nei momenti di benessere la Parola di Dio ci ricorda che i beni non sono una conquista personale ma sono ricevuti dal Cielo affinchรฉ possiamo condividerli con i fratelli piรน bisognosi. Chi medita la Parola di Dio vive la solidarietร  come scelta di farsi povero con i miseri, cioรจ di rinunciare e provare la mancanza di qualcosa che gli appartiene per guadagnare la fraternitร . Anche nelle difficoltร  e nei limiti la Parola di Dio aiuta ad affrontarli alimentando la speranza senza cedere alla rassegnazione e al vittimismo che possono portare alla rivendicazione violenta e alla lotta di classe.

La Quaresima in questo tempo di restrizioni e limitazioni dellโ€™esercizio della libertร  ci aiuti a riscoprire la profonditร  dellโ€™ascolto della Parola di Dio per assumere lo stesso sguardo del Signore che ha un occhio particolare per i piรน fragili. Non cediamo alla facile tentazione di lamentarci e accusare gli altri, ma contagiamoci di speranza con i piccoli, ma preziosi, gesti quotidiani di amore.

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Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!


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