Rimanere nellโAmore per andare insieme incontro al Signore – Giovedรฌ della V settimana di Pasqua
โ๏ธ Commento al brano del Vangelo di: โ Gv 15,1-8
Dagli Atti degli Apostoliย (15, 7-21)
Sorta una grande discussione, Pietro si alzรฒ e disse loro: ยซFratelli, voi sapete che, giร da molto tempo, Dio in mezzo a voi ha scelto che per bocca mia le nazioni ascoltino la parola del Vangelo e vengano alla fede. E Dio, che conosce i cuori, ha dato testimonianza in loro favore, concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi; e non ha fatto alcuna discriminazione tra noi e loro, purificando i loro cuori con la fede. Ora dunque, perchรฉ tentate Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo che nรฉ i nostri padri nรฉ noi siamo stati in grado di portare? Noi invece crediamo che per la grazia del Signore Gesรน siamo salvati, cosรฌ come loroยป.
Tutta lโassemblea tacque e stettero ad ascoltare Bร rnaba e Paolo che riferivano quali grandi segni e prodigi Dio aveva compiuto tra le nazioni per mezzo loro.
Quando essi ebbero finito di parlare, Giacomo prese la parola e disse: ยซFratelli, ascoltatemi. Simone ha riferito come fin da principio Dio ha voluto scegliere dalle genti un popolo per il suo nome. Con questo si accordano le parole dei profeti, come sta scritto:
Dopo queste cose ritornerรฒ
e riedificherรฒ la tenda di Davide, che era caduta;
ne riedificherรฒ le rovine e la rialzerรฒ,
perchรฉ cerchino il Signore anche gli altri uomini
e tutte le genti sulle quali รจ stato invocato il mio nome,
dice il Signore, che fa queste cose, note da sempre.
Per questo io ritengo che non si debbano importunare quelli che dalle nazioni si convertono a Dio, ma solo che si ordini loro di astenersi dalla contaminazione con gli idoli, dalle unioni illegittime, dagli animali soffocati e dal sangue. Fin dai tempi antichi, infatti, Mosรจ ha chi lo predica in ogni cittร , poichรฉ viene letto ogni sabato nelle sinagogheยป.
- Pubblicitร -
Lโumiltร รจ la password per accedere al tesoro della salvezza
Nel giorno in cui la Chiesa festeggia gli apostoli Filippo e Giacomo leggiamo un brano degli Atti degli Apostoli in cui Luca riporta gli interventi di Pietro e Giacomo circa la questione delle condizioni per le quali accogliere nella Chiesa coloro che chiedono il battesimo provenendo dal paganesimo. Questo problema oggi ci fa interrogare sullo stile di accoglienza di coloro ai quali la parola del vangelo ha acceso la fede e, con essa la speranza di essere aiutati da Dio per diventare persone migliori e felici.
I rigoristi che reclamano la necessitร di imporre come condizione dโingresso lโapplicazione della legge di Mosรจ in definitiva pretendono di imporre un giogo che essi stessi, da ebrei praticanti, non sono riusciti a portare del tutto; si chiede ad altri una perfezione morale che essi stessi non hanno. Il grave errore รจ quello di mettere la morale prima della fede. La fede รจ un cammino di maturazione ed รจ un dono gratuito di Dio non dato ai perfetti, ma offerto e accolto solo da chi riconosce di aver bisogno di convertirsi.
Gli โultrasโ della legge di Mosรจ corrono il rischio di non essere consapevoli delle loro fragilitร di cui la misericordia di Dio si prende cura; non accettando i loro limiti, considerano quelli degli altri ostacoli per lโadesione di fede a Dio e lโappartenenza alla Chiesa. In veritร la Chiesa non รจ la comunitร dei migliori ma di coloro che si lasciano accompagnare e aiutare dal Signore per esserlo. Lโunica condizione richiesta รจ la fiducia nella bontร di Dio Padre che ama tutti i suoi figli.
Giacomo non pone delle condizioni ma evidenzia le esigenze di un cammino di fede che sia veramente unโesperienza di cambiamento del cuore. Ecco dunque che la Chiesa non ha dogane, tuttavia offre criteri di discernimento e si fa compagna nel cammino di crescita umana e spirituale.
โ Dal Vangelo secondo Giovanniย Gv 15,9-11
Rimanete nel mio amore, perchรฉ la vostra gioia sia piena.
In quel tempo, disse Gesรน ai suoi discepoli:
ยซCome il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perchรฉ la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia pienaยป.
Rimanere nellโAmore per andare insieme incontro al Signore
Dallโimmagine della vite e dei tralci Gesรน passa a parlare esplicitamente della relazione che lo unisce ai discepoli. Non si tratta di un legame funzionale come se fosse a progetto, concluso il quale finisce anche il rapporto, ma di una relazione che mira ad essere stabile e duratura nel tempo. Il verbo amare non esprime un vago sentimento, ma sulla bocca di Gesรน assume il significato di donarsi allโaltro. Il Padre si dona totalmente al Figlio e Gesรน dona tutto sรฉ stesso agli uomini.
In questo senso la gioia supera in intensitร di gran lunga la semplice sensazione dellโappagamento e della gratificazione. La gioia รจ il frutto dellโamore vero. Gesรน non indica solo la meta, ma anche la via per raggiungerla, anzi questa via lโha aperta lui ed attraverso di essa che ci conduce al Padre. Con il battesimo siamo messi sulla strada dellโamore ma solo con lโobbedienza rimaniamo su di essa senza deviare verso scorciatoie illusorie che portano lontano dalla felicitร . Lโobbedienza sโimpara esercitando la fede con la pazienza.
Rimanere non significa essere fermi, ma progredire nella direzione giusta. I comandamenti non sono una forma di controllo della nostra libertร , ma, al contrario ciรฒ che ci permette di viverla nel grado piรน alto che รจ appunto lโamore inteso come dono di sรฉ allโaltro. Nella via dei comandamenti non siamo esploratori solitari ma discepoli-pellegrini che, aiutandosi reciprocamente soprattutto nelle prove, strada facendo, attraversando crisi e difficoltร , di tappa in tappa diventiamo famiglia di Dio.
๐ LEGGI LA PREGHIERA DEL GIORNO
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“