don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 10 Maggio 2023

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Essere in comunione prima di fare comunione – Mercoledรฌ della V settimana di Pasqua

โœ๏ธย Commento al brano del Vangelo di: โœย Gv 15,1-8

Dagli Atti degli Apostoliย (At 15,1-6)

In quei giorni, alcuni, venuti [ad Antiรฒchia] dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: ยซSe non vi fate circoncidere secondo lโ€™usanza di Mosรจ, non potete essere salvatiยป.

Poichรฉ Paolo e Bร rnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Bร rnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione. Essi dunque, provveduti del necessario dalla Chiesa, attraversarono la Fenรฌcia e la Samarรฌa, raccontando la conversione dei pagani e suscitando grande gioia in tutti i fratelli.

Giunti poi a Gerusalemme, furono ricevuti dalla Chiesa, dagli apostoli e dagli anziani, e riferirono quali grandi cose Dio aveva compiuto per mezzo loro. Ma si alzarono alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti, affermando: ยซรˆ necessario circonciderli e ordinare loro di osservare la legge di Mosรจยป.

Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo problema.

Il pericolo dellโ€™egolatria nei (sedicenti) credenti

Nella Chiesa di Antiochia di Pisรฌdia erano molti quelli che si erano convertiti dal paganesimo alla fede in Cristo Gesรน convivendo pacificamente insieme a quelli che erano circoncisi perchรฉ appartenenti al popolo dโ€™Israele. Alcuni ebrei, soprattutto farisei, di Gerusalemme portavano con sรฉ un pregiudizio di lunga data: i veri israeliti (e cristiani) sono quelli che praticano la legge di Mosรจ in maniera integrale e puntuale. Dietro questa rigorositร  cโ€™รจ lโ€™idea che il credente corre sempre il pericolo di โ€œcontaminarsiโ€ incontrando gli altri e di sporcare la โ€œpurezzaโ€ cedendo alla mentalitร  pagana.

Deve dunque difendere la sua fede attraverso lโ€™applicazione di una disciplina normata dalla legge di Mosรจ. Qui si nasconde una eresia molto pericolosa; si afferma che la salvezza รจ il frutto delle opere della legge, mettendo ai margini lโ€™azione misericordiosa di Dio. I farisei, sedicenti cristiani veri, si rifanno alla lettera della legge e alle tradizioni dei padri, mentre Paolo contempla e narra la parola viva di Dio che riconosce nella conversione sincera dei pagani.

I farisei rigoristi non si accorgono di essere loro stessi i veri pagani perchรฉ attraverso lโ€™assolutizzazione della legge di Mosรจ pongono sullโ€™altare il proprio io facendone un idolo. Il vero pericolo รจ la egolatria malcelata dal rispetto delle tradizioni religiose in cui Dio รจ solo un pretesto per mettere se stessi al centro. Gli egolatri, seppur sedicenti religiosi, parlano solo di sรฉ, o per lodarsi, o per vittimizzarsi o per incolparsi, i veri credenti in Cristo parlano con Dio e di Dio, riconoscendo e narrando lโ€™amore di Dio che opera meraviglie nella loro vita. Chi parla di sรฉ anche usando la Parola di Dio la rende muta e si condanna allโ€™insignificanza, chi dialoga con Dio, anche se narra di sรฉ, dร  voce alla Parola di Dio lasciando che essa sia veramente viva e penetrante nei cuori.

โœ Dal Vangelo secondo Giovanniย Gv 15,1-8

Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.

In quel tempo, disse Gesรน ai suoi discepoli:

ยซIo sono la vite vera e il Padre mio รจ lโ€™agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perchรฉ porti piรน frutto. Voi siete giร  puri, a causa della parola che vi ho annunciato.

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Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non puรฒ portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, cosรฌ neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perchรฉ senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.

Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarร  fatto. In questo รจ glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoliยป.

Essere in comunione prima di fare comunione

La parabola della vite e dei tralci ci aiuta a verificare se la nostra fede รจ veramente una relazione di comunione con Dio. Non ogni tipo di relazione puรฒ definirsi di comunione e neanche tutte le forme di comunione sono espressione di fede. Non basta stare insieme per instaurare una relazione e non รจ sufficiente condividere qualcosa per essere in comunione.

La differenza tra lโ€™ideologia comunista e il vangelo consiste nel fatto che gli uomini possono mettere in comune i beni ma non essere in comunione perchรฉ questโ€™ultima condizione non รจ innanzitutto opera dellโ€™uomo ma azione dello Spirito Santo. Solo attraverso di Lui due non sono piรน due, ma diventano uno. Lo Spirito Santo รจ lโ€™artefice della vera comunione perchรฉ fa abitare Dio nel nostro cuore e noi nel cuore di Dio. La comunione ci รจ offerta come occasione per dare un senso pieno alla vita portando frutti di amore.

Tuttavia, prima delle opere di misericordia o delle beatitudini, cโ€™รจ lโ€™esperienza del ยซrimanere inยป, cioรจ del dimorare, abitare nel cuore di Dio, mediante la preghiera. La forza della preghiera permette di ยซrimanereยป e custodire la relazione con Dio nonostante le voci interiori che ci spingono a rinchiuderci in noi stessi o ad abbandonare la comunitร  perchรฉ delusi. La comunione si rafforza nella prova se essa รจ affrontata con la preghiera che assume le forme di linguaggio tante quante sono le emozioni provate nelle varie situazioni della vita.

๐Ÿ™ LEGGI LA PREGHIERA DEL GIORNO

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna