Con il Mercoledì delle Ceneri è iniziata la Quaresima, un tempo liturgico “forte”, un tempo propizio di rinnovamento spirituale durante il quale, come pellegrini di Speranza, percorriamo un «itinerario verso la luce pasquale sulle orme di Cristo, maestro e modello dell’umanità riconciliata nell’amore» (prefazio di Quaresima V).
Mediante l’elemosina, la preghiera e il digiuno, possiamo scendere nelle profondità del nostro cuore per verificare “come” viviamo le tante relazioni che intrecciamo nella vita quotidiana.
Nel Vangelo di Luca abbiamo ascoltato il racconto delle tentazioni di Gesù. Dopo il Battesimo al Giordano e prima del suo ministero pubblico, Gesù è guidato dallo Spirito nel deserto, che non è soltanto luogo dell’aridità ma anche luogo del fidanzamento con Dio.
Vengono enucleate le tre tentazioni di Gesù, che in realtà sono anche le prove di ogni discepolo: la tentazione delle cose (idolatria del consumo sfrenato), del potere (idolatria del guadagno facile) e dell’io (egolatria). Come ebbe a scrivere J. Ratzinger, «il nocciolo di ogni tentazione è rimuovere Dio che, di fronte a tutto ciò che nella nostra vita appare più urgente, sembra secondario».
La prova, che è un conflitto interiore, va affrontata e superata con la preghiera, la fiducia nella grazia di Dio e la frequentazione della Parola di Dio.
«In questa Quaresima, arricchita dalla grazia dell’Anno Giubilare» – ha scritto Papa Francesco nel suo Messaggio – vogliamo «camminare insieme nella speranza, e scoprire gli appelli alla conversione che la misericordia di Dio rivolge a tutti noi».
IN PREGHIERA
Nelle prove della vita, Signore ravviva la mia Speranza in Te!
DOMANDE PER NOI
- 1. Come affronto le “mie” prove?
- 2. Riconosco di essere sostenuto dalla mano di Dio?
Chi è don Nicola
Don Nicola Galante è un presbitero dell’arcidiocesi di Capua, parroco, cappellano volontario in alcuni luoghi di cura e direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute.
