Andate dunque

Consegne.

Lui torna al Padre, presenza differente, lui ci sarà sempre ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine. La prova della sua presenza sta nel come la comunità dei discepoli, gli “imparanti” (E. Ronchi), impronta nell’amare, nell’amarsi, la sua epifania. Consegnato il futuro alla storia.

L’ascensione, appuntamento su un monte indicato lontano dai luoghi dei ricordi e delle lacrime e delle sacralizzazioni, chiude il tempo della incredula sequela, essi però dubitarono, ed apre alla missione verso luoghi e tempi differenti, case e strade dell’uomo e vita attuale quotidiana degli uomini e delle donne, senza agende delle programmazioni e senza sistematizzazioni. Consegnata la fede che si fida di Dio e dell’uomo.

- Pubblicità -

Andate dunque verso l’umano e rendetelo umano, colui e colei che sapranno imparare la mai finita arte dell’amare saranno discepoli. L’unica metodologia è l’incontro. Guardando con lo sguardo di Dio i loro occhi. Ovunque nelle case e nelle strade, nelle albe e nelle notti, nei crocicchi e negli svincoli epocali lì, chi avrà osservato la divina legge dell’incontro, troverà il Risorto. Vedrà Dio. Consegnata la speranza.

A chi crede è data la forza dynamis dello Spirito e la testimonianza, martyria ed entrambe spalancano porte chiuse, demoliscono diaframmi di incomunicabilità, abbattono muri di separazione. Consegnata la carità.

Lo Spirito ricevuto sul monte apre allo stare adesso dentro all’umano di adesso. “L’eternità è ora”. (M. Luana Tagarelli)

- Pubblicità -

L’indefinito monte: il Sinai del roveto e della legge mosaica, il Nebo della visione delle promesse, quello galileano delle beatitudini e della moltiplicazione dei pani, il Tabor della trasfigurazione, il Garizim delle benedizioni, quello degli ulivi a Gerusalemme, il Sion della religiosità, il Golgota della crocifissione, insomma qualsiasi altrimenti della orografia terrena (bisogni e situazioni, ambiti e fasi) abitato dal divino.

Gioie e dolori, promesse e attese, fame e sazietà, luci ed ombre, discepolato ed incredulità, grazia e peccato, morte e resurrezione abiteranno il monte dell’incontro e delle consegne: battezzate, fate naufragare Dio nell’umanità. Immergete, fate naufragare Dio nell’uomo e l’umano imparerà l’amare. Consegnata la Chiesa.

La testimonianza è manifestare ciò che lo Spirito ha fatto in me. Mi ha perdonato e nel “nulla” (A. Savone) che ero e dal quale mi ha creato mi ha reso strumento di universalità. Consegnato il perdono.

Consegnato l’uomo all’umano. Risurrezione e missione.

Per sempre.

Tutti i giorni.

FONTE | Telegram
Foto di Steve Haselden da Pixabay